One nite in Mongkok - Film (2004)

Mongkok è la parte di mondo più popolosa e tra i suoi vicoli, hotel e moltitudine di individui, si snoda la vicenda narrata da Derek Yee. Il film all'inizio è un susseguirsi di scene e la trama risulta di difficile comprensione; assumerà una direzione precisa solo quando la narrazione si sposterà a Mongkok. il cast è notevole e le riprese danno l'idea di come sia veramente affollato l'agglomerato. Bella la fotografia. Il finale sorprende perchè inaspettato.

Quando il figlio muore per le conseguenze di una rissa fra bande, un boss della malavita locale fa assoldare un sicario per uccidere il capo del clan rivale, ma il giovane è mosso da altre motivazioni... l'azione si concentra quasi tutta l'arco di una notte, in ambienti ristretti, affollati all'inverosimile, in cui dominano violenza e sopraffazione, i margini fra bene e male sono molto sfumati e l'"eroe" è un killer analfabeta venuto dalla campagna, romanticamente destinato a perdersi fra le vie della città. Finale sanguinoso, che colpisce.

Due storie che scorrono parallele durante una lunga vigilia di Natale per poi incontrarsi nel sanguinoso finale: un killer venuto dalla madrepatria tradito dal suo reclutatore (un Lam Suet perfetto, viscido e cialtrone) e una squadra di poliziotti messi sotto pressione per evitare che l'assassinio abbia luogo. Un noir coinvolgente che punta molto sulla tensione drammatica e sul ribaltamento della prospettiva buoni/cattivi (molto efficace il prefinale in tal senso), lasciando all'azione il compito di ravvivare di tanto in tanto la vicenda.

È la crudeltà del destino a muovere i personaggi dentro la metropoli cacciatrice in questo noir metropolitano che riprende la nuova e vecchia scuola di John Woo, Johnnie To ed Andrew Lau per contrappore due contesti della Cina odierna. Ottimo senso degli spazi per Yee che squadra gli ambienti claustrofobici facendo emergere l’indagine, ma soprattutto il lato umano dei suoi personaggi tra sopraffazione e violenza, altruismo e romanticismo, spettri e paure. A Mongkok il tempo scorre veloce come le vite dei personaggi, non c’è pace, tutti devono inseguire: per Yee nessuno fa sempre del bene e nessuno fa sempre del male: tutti detentori di più facce della stessa medaglia. Splendido finale.