Alessandro Bergonzoni: Le balene restino sedute - Spettacolo teatrale (1990)

Alessandro Bergonzoni: Le balene restino sedute
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1990
Genere: teatro (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

LE BALENE RESTINO SEDUTE segna una tappa importante, nella storia di Alessandro Bergonzoni. Perché, per la prima volta, dallo spettacolo viene tratto un libro (omonimo) importante anche per la storia dell’editoria italiana: i libri comici (siamo nel 1990) rinascono e da qui in poi rappresenteranno una parte importante del mercato dell'editoria. Lo show (registrato nel 1990 al Teatro Consorziale di Budrio) vede un Bergonzoni che improvvisa meno e che, seduto davanti a un leggio particolare (il quale, verso la fine, si romperà) apre il suo quaderno e legge (interpretando, naturalmente). La qualità dei caratteristici calembour è alta, talvolta altissima e le risate (anche da parte del pubblico in...Leggi tutto platea) si sprecano. La celebre battuta sugli spaghetti (scambiati per “una versione completa dello shangai”) viene da qui, ma le trovate che han fatto epoca sono in buona quantità. Pur con qualche evitabile incartamento (il Belgio e l'Australia, Plinio “la fava”) lo show, iniziato forse non nel migliore dei modi, prosegue sempre meglio arrivando a toccare nella seconda parte vette sublimi. Trovando appiglio nella parola scritta, Bergonzoni non è costretto a curarsi di non perdere troppo il filo e divide lo spettacolo in diversi brevi racconti (con il loro bravo titolo e sottotitolo) divagando qua e là come d’abitudine. Si abbonda con le smorfie (eccessive, talvolta) ma mai con le parole a caso. Si chiude a luci basse e, a sorpresa, senza bis (presenti invece nelle rappresentazioni teatrali dello spettacolo).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/01/07 DAL DAVINOTTI
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Lythops 16/07/15 08:30 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Un giovane promettente (ma già abbondantemente promesso) Bergonzoni riesce a dare vita a uno spettacolo a tratti irresistibile, per il resto di gran livello, solo lievemente penalizzato da smorfie o posture che contrastano con la profonda intelligenza del testo che non ha mai bisogno di sottolineature. Un grande spettacolo in cui ci si chiede come faccia l'autore, nello scrivere, a fare le associazioni tra idee e concetti opposti a tal punto da fonderli fino a condurre a un inimmaginabile oltre. L'italiano andrebbe insegnato (anche) così.

Paulaster 23/10/18 10:05 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

Spettacolo teatrale stile one man show come da sempre propone Bergonzoni, tra racconti e divagazioni. Pregevole la destrutturazione dei testi, applicando le frasi fatte al concreto e proponendo giochi di parole a profusione. Mimica accentuata che alla lunga perde efficacia, ricorda con le dovute distanze le movenze di Dario Fo. Sagace anche nell’improvvisazione durante la rottura del leggìo. Se ne ricavò anche un libro omonimo.
MEMORABILE: Inciampa il maiale; Le formiche di nome Ciccillo; Gli spaghetti come lo shanghai; Il topo orbo; Il mostro di Murano; Gli Assiri senza Babilonesi.

Pessoa 25/06/20 22:17 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Bergonzoni sin dall'incipit "aggredisce" gli spettatori con il consueto fuoco di fila di battute, giochi di parole, calembour e altre amenità con l'evidente proposito di destrutturare la lingua italiana, ormai divenuto per lui una specie di marchio di fabbrica. Nonostante l'incontestabile bravura attoriale e battute dalla comicità devastante, bisogna riconoscere che alla lunga le elucubrazioni del protagonista tendono a stancare, in mancanza di una linea narrativa unitaria e di un qualche intento satirico, limitandosi a un esercizio di ars gratia artis che si dimentica in fretta.
MEMORABILE: "Pensava che l'anticristo fosse una speciale suola antiscivolo"; Il leggio che si rompe e Bergonzoni che continua a improvvisare sullo stesso.

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  • Discussione Schramm • 12/09/18 19:05
    Scrivano - 7694 interventi
    Nel suo papiro, Marcel ebbe a chiosare:

    Si abbonda con le smorfie (eccessive, talvolta)

    vorrei chiedergli se davvero gli è sfuggito l'omaggio mimico a jerry lewis

    Si chiude, a sorpresa, senza bis.

    solo nelle riprese televisive. a teatro ve ne erano ben tre. fu in quest'occasione che nacque il tormentone del non sapere come mandar via il pubblico dalla sala (se ne ode un brevissimo stralcio durante i titoli di coda).
    Ultima modifica: 12/09/18 19:06 da Schramm
  • Discussione Zender • 13/09/18 07:59
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Lo vidi anch'io questo e lo ricordo bene. "Davvero" in che senso? Non è che il fatto che sia un omaggio a Jerry Lewis le renda meno eccessive.

    >>>Si chiude, a sorpresa, senza bis.
    >>>solo nelle riprese televisive. a teatro ve ne erano ben tre. fu in quest'occasione che nacque il tormentone del non sapere come mandar via il pubblico dalla sala (se ne ode un brevissimo stralcio durante i titoli di coda).

    In effetti non li ho mai visti nemmeno io. Nella ripresa televisiva mancavano del tutto. Lo aggiungo al finale del papiro, grazie.
    Ultima modifica: 13/09/18 08:00 da Zender
  • Discussione Schramm • 13/09/18 15:21
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Lo vidi anch'io questo e lo ricordo bene. "Davvero" in che senso? Non è che il fatto che sia un omaggio a Jerry Lewis le renda meno eccessive.

    nel qual caso si dovrebbe allora stroncare lewis in toto o quasi dato che gran parte della sua comicità faceva leva sul tutto una smorfia. a me comunque non hanno mai infastidito, anzi senza non riuscirei a vedere col medesimo occhio il lavoro della prima fase (anghingò in tal senso è ancor più carico), che vive -in ogni aspetto- di spinte eccessive (ma a ben vedere tutte calibrate al cronometro). se mai il vero fastidio mi viene da ben altri aspetti sempre più preponderanti degli/negli ultimi lavori, ma in merito mi sono già espresso.

    >>>Si chiude, a sorpresa, senza bis.
    >>>solo nelle riprese televisive. a teatro ve ne erano ben tre. fu in quest'occasione che nacque il tormentone del non sapere come mandar via il pubblico dalla sala (se ne ode un brevissimo stralcio durante i titoli di coda).

    Nella ripresa televisiva mancavano del tutto. Lo aggiungo al finale del papiro, grazie.

    se ne odono due tre battute durante i titoli di coda, se vai a rivedere. posso aggiungere che sono i medesimi poi ripresi, con qualche variazione, in anghingò.
  • Discussione Zender • 13/09/18 15:44
    Capo scrivano - 47786 interventi
    No, figurati, io non ce l'ho più, lo v idi al tempo e fine.

    Lewis fa il suo personaggio da sempre, non vedo perché dovrebbe essere la stessa cosa uno che lo riprende così a lungo, non essendo l'originale.