Ab-normal beauty - Film (2004)

Ab-normal beauty
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Sei mong se jun
Anno: 2004
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "Abnormal Beauty" o "Ab normal Beauty"

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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PAPIRO DAVINOTTICO INSERITO IL GIORNO 28/01/07
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Undying 11/07/07 22:12 - 3807 commenti

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Interessante regia (firmata Pang Bros prima del loro tracollo) che sfrutta due sorelle, icone popstar adolescenti, molto famose in patria (come le "2R") e le proietta in un mondo da incubo, dove la passione per la fotografia macabra (Carpe Diem: a seguito di un incidente automobilistico "immortalato") funge da profetico preambolo alla protagonista, destinata ad incontrarsi con un cultore della (vera) morte ritratta su pellicola . Vi sono tracce di Memento ed il film sembra tagliato in due parti (singolare la svolta snuff del secondo tempo).

Stampante 21/07/07 17:24 - 10 commenti

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Si tratta di un film diviso in due parti, in sostanza non correlate tra loro. Nella prima ora il film assume i connotati di dramma psicologico per poi improvvisamente trasformarsi in thriller violento. Soggetto a parte, qui ci sono molte cose che non ho gradito: la fotografia, in primis, che oscura l'ambientazione con continue inquadrature di primissimi piani dei personaggi; molte sequenze oniriche, girate con stile da spot pubblicitario; infine la deprecabile, frequente, presenza di fotogrammi completamente bui (pause).

Deepred89 16/08/07 12:26 - 3706 commenti

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Bel film. La storia è curiosa: parte come una pellicola drammatica ma, nel secondo tempo, si entra in un campo molto più orrorifico (si parla addirittura di snuff movie); nondimeno il finale fa apparire questa parte del film (che tra l'altro funziona benissimo) come una parentesi inutile. Comunque l'interpretazione delle due protagoniste (Race e Rosanne Wong, nella vita sorelle) è ottima e la confezione molto curata, con belle inquadrature, musiche azzeccate e buona fotografia. Consigliato.

Flazich 27/07/08 12:26 - 668 commenti

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Il film esplora il mondo morboso della morte e delle molteplici facce con le quali si manifesta: perversioni, paura, snuff-video. I fratelli Pang stavolta però mostrano troppo chiaramente le loro carte e la furberia del loro prodotto dalla magnifica fotografia e perfezione stilistica: in poche parole ben confezionato. Ma il film è vuoto, privo d'anima, è come se prendesse in prestito "pezzi" di altre pellicole (Memento mori in primis) e li masticasse senza però assimilarne nulla. Bruttino.

Greymouser 8/05/12 11:51 - 1458 commenti

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La regia è di uno dei sopravvalutatissimi Pang, e si vede: tanto accuratamente confezionata quanto inerte e pretenziosa. La sceneggiatura sembra un patchwork di situazioni sovrapposte in modo incoerente, in cui sembra di assistere a tanti spunti diversi che non portano da nessuna parte. La trovata finale di virare "ex abrupto" verso il torture-porn, tanto per vivacizzare l'ambiente e svegliare lo spettatore ormai in narcolessia, è francamente patetica e disonesta. La ditta Pang, più che premiata, si rivela ancora una volta fallimentare.

Daniela 15/07/16 01:08 - 12662 commenti

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Una studentessa d'arte tristanzuola sviluppa un'ossessione crashistica nei confronti delle immagini di morte, fino a quando interviene una sorta di terapista d'urto: un tizio mascherato la sequestra per menarla di brutto... il Pang Oxide dirige un mix non ben amalgamato fra psicologico e torture porn, puntando molto sullo stile, ma dando sempre l'impressione del fumo usato per nascondere la scarsità dell'arrosto. A tratti suggestivo sia dal punto visivo che acustico, ma non esente da momenti di umorismo involontario (l'innamoratino imbrattato e pungolato) e complessivamente poco interessante.
MEMORABILE: "Vorresti abusare di me, vero?" urla lei che l'ha immobilizzato a terra, costretto a spogliarsi e lo sta minacciando con un coltello

Pesten 4/06/17 12:23 - 790 commenti

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Prodotto proveniente dall'Asia che non riesce a convincermi. In primis per la scelta di usare due stili (thriller e horror) in maniera troppo separata, dividendo il film in due tronconi. La tipica lentezza dei film provenienti da queste lande inoltre non aiuta a migliorare la situazione. La prima parte potrebbe salvarsi nonostante le tipiche scene "vuote", ma passare poi a uno svolgimento al limite del torture horror (neanche tanto interessante) sembra indicare pesanti problemi a livello di regia e sceneggiatura.

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