Marie-Antoinette - Film (2006)

Marie-Antoinette
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Titolo originale: Marie Antoinette
Anno: 2006
Genere: biografico (colore)
Note: ispirato alla vita di Maria Antonietta
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/01/07 DAL BENEMERITO ATTIS78
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Attis78 20/01/07 10:46 - 22 commenti

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Terzo film della Coppola, e di evidente conclusione di un ciclo. Va ricordato che, su ammissione della stessa regista, NON ha pretese di essere storico questo ritratto "pop" che ci viene dato, ma soltanto quello di raccontare una storia. Musica folgorante, come sempre (Aphex Twin a Versailles ne è un esempio). Il finale, assolutamente di stile, chiude lasciando la bocca secca, e giustamente. Il XVIII secolo assume toni da teenage telefilm americano, ricordandoci così come la natura umana, in fondo, non cambia.

Galbo 1/05/07 16:32 - 12399 commenti

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Togliendo di torno l'equivoco che si tratti di un film storico (non lo è!) il terzo film della Coppola è un riuscito ritratto della fine dell'adolescenza di una ragazza in un gioco più grande di lei. Al di là della sfarzosità del contesto quella che viene racconata è una storia di solitudine amara (e non solo nel finale) incorniciata in un contesto pop e splendidamente intepretata sia dalla Dunst che dai coprotagonisti.

Dusso 29/05/07 17:14 - 1566 commenti

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Fantastici Scenari (Versailles!), bella colonna sonora, costumi e scenografie da sogno (Oscar per i costumi strameritato), stupenda Kirsten Dunst... Però tutto questo è fine a se stesso: bellissimo fin quanto si vuole, il film colpisce fino ad un certo punto e non di più.

Quanah 31/05/07 23:59 - 15 commenti

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Il problema di questo film è che è davvero brutto e noioso. I pochissimi dialoghi sono terribili, la trama non c'è, i personaggi sembrano fatti per un film per adolescenti (che forse voleva essere) ed è pure recitato molto male da lei, che ha un'unica espressione (da ebete). E' solo una pallosissima successione di vestiti, scarpette e dolci. Quel patinato barocco dopo 20 minuti ti ha già ammazzato; i costumi sono curati ma dopo un po' non ne può neanche la famosa adolescente e pure le belle musiche in quel mix con il classico ti annientano.
MEMORABILE: " Sono una pianta? "

G.Godardi 22/06/07 17:30 - 950 commenti

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Film dal gusto Pop-New Dada decontestualizzante che mescola molti stili e ispirazioni. Incastonato in una cornice figurativa estetizzante figlia del Barry Lyndon di Kubrick (senza però raggiungerne le vette da "cinema dipinto") parte da un avvio solare e scintillante fino alla cupa decadenza finale, passando per suggestioni neorealiste-fattuali (la descrizione dei riti formali) fino ad inserti bucolici-sensuali alla Rohmer. Di grande importanza la componente musicale di chiara ispirazione strutturale punk-new wave(notare i loghi dei titoli). Raffinato.
MEMORABILE: "Tutto questo è ridicolo!" "Tutto questo, Madame, è Versailles!"

Supervigno 4/09/07 12:51 - 229 commenti

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Zucchero candito, marzapane, confetti. Colori pastello, pizzi, parrucche, scarpine. Capricci, noia, sogni e delusioni, sconcerto e coraggio. Finalmente un film che mostra la coppia di delfini, poi prematuramente diventati sovrani, per quello che, con ogni probabilità, realmente erano: due adolescenti, con tutti i difetti e i pregi della loro età ed inesperienza. Kirsten Dunst è perfetta nel ruolo della protagonista, la colonna sonora, volutamente dissonante, dà il senso della tragedia incombente. Delizioso.
MEMORABILE: l'addio a Versailles, e il passaggio della protagonista tra Austria e Francia nella tenda posta proprio sul confine.

Il Gobbo 4/09/07 08:26 - 3015 commenti

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Cimento retrò-pop della Coppola, di grande sfarzo produttivo. I fans di costumini, scarpine e crinoline hanno di che sguazzare, ma per il resto l'illustre Figlia d'arte fa un po' come la sua eroina: al popolo che chiede cinema dispensa brioches. Il film è talmente levigato da risultare bidimensionale, il cast (dalla monocorde Dunst alla Argento che praticamente si limita a grugnire) lascia a desiderare, il didascalismo di alcune inquadrature è puerile, il giochino della colonna sonora non sfonda. Sostanzialmente inutile

Homesick 8/01/08 17:41 - 5737 commenti

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Tolto il fasto dei costumi e dell’ambientazione e l’ottima colonna sonora che ripropone il meglio della new wave, ci troviamo di fronte ad un inutile film di maniera, vuoto, asettico, dove non si mette in risalto né la ricostruzione storico-politica né la personalità dei personaggi. Gli attori non hanno carisma e la Maria Antonietta della Dunst sembra prelevata da una commedia adolescenziale dei nostri giorni. Terza regia della Coppola, terza delusione.
MEMORABILE: Il ballo in maschera sulle note di "Hong Kong Garden" di Siouxsie & The Banshees.

LEX 30/01/08 18:00 - 49 commenti

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Un'orgia visiva di colori, costumi, pizzi, parrucche, scarpe, champagne... si respira l'aria impomatata di Versailles! La cura estrema nella scelta dei vestiti e la scrupolosa fotografia degli ambienti reggono l'intero film, monco di una sceneggiatura decente e privo di spessore nella caratterizzazione dei personaggi. Un vero peccato perché, con le Vergini suicide, la Coppola mi aveva appassionato. Originale la scelta della colonna sonora: splendida la discesa della scalinata con i Cure ad accompagnare Re e Regina. Grazie.

Soga 22/12/08 23:50 - 125 commenti

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Una buona Kirsten Dunst impersona la regina più affascinante e controversa della storia di Francia: oppressa da una corte decadente e ingessata in mille protocolli, Maria Antonietta si rivela una ragazza sola e triste e non la dissoluta arrogante che è passata alla storia. Ottime scenografie e costumi, ma il ritmo è troppo lento e non mi trovo d’accordo con la scelta della colonna sonora: cosa vorrebbe significare?
MEMORABILE: Tutta la parte conclusiva.

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Brainiac 11/06/10 16:41 - 1083 commenti

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Disprezzo il film in costume, amo Maria Antonietta. Il perchè è semplice, la Coppola non bara. Dirige film sulla sua infanzia, non negandosi d'essere stata una rampolla annoiata. Come la sua Marie, come nelle traduzioni nipponiche, come ne I cinque cappi al collo per cinque sorelle. Filma quello che l'ha ferita (le feste ampollose, i cerimoniali morenti dell'high-society), filma quello che ama (la new-wave, le Converse). Io ci vedo sincerità nel non far man bassa di lirismo come Kubrick, nello scostare i merletti d'un Frears. Per la prima volta m'immedesimo in un regnante. Abbasso la rivoluzione.

Saintgifts 3/07/10 00:04 - 4098 commenti

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Sontuoso nei costumi (Oscar 2007) e nella scenografia, ottima fotografia e colonna sonora accattivante. Sofia Coppola dirige bene questo film tratto dalla biografia di Maria Antonietta di Antonia Fraser, rimanendo, fino alla fine, sempre all'interno della corte del re di Francia, dove le lamentele di un popolo affamato arrivavano ovattate o non arrivavano per niente. Questo rende bene come i reali e il loro seguito vivessero fuori dalla realtà in un mondo tutto loro in una etichetta e in uno sfarzo ben rappresentati. Brava Kirsten Dunst.

Rebis 20/10/10 19:03 - 2339 commenti

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Quel profluvio di autobiografismo onanista che abbiamo scoperto essere il cinema di Sofia Coppola, alla ricerca di un riconoscimento autoriale dettato dall'universalità dei suoi assunti, ha trovato nel personaggio di Maria Antonietta il ricettacolo e la sua risoluzione: l'adolescenza sprofondata nel lusso di una sontuosa inedia. Trasfigurando il fasto in alienazione, l'alterigia in riservatezza e la dissoluzione in languore, la regista centra il personaggio storico fuori da certa storiografica asfittica, mitologica e muta. E così, d'incanto, l'alchimia funziona. Gradevole.

Mdmaster 23/10/10 16:27 - 802 commenti

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Una confezione assolutamente impeccabile, sia dal punto di vista visivo che sonoro, nasconde una vicenda che, per quanto storica non sia, comunica davvero poco. Se davvero l'intento era quello autobiografico, la Coppola avrebbe fatto meglio a ricorrere ad altri mezzi. Alla fine, molti l'hanno visto solamente per la colonna sonora (e come resistere a Siouxsie e ai Cure?) e pochi sono riusciti ad apprezzarlo come pellicola. La Dunst poi, non offre proprio una prova d'attrice straordinaria e, inevitabilmente, il resto del cast può far poco.
MEMORABILE: Il ballo con "Hong Kong Garden".

Myvincent 1/11/10 21:12 - 3744 commenti

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La tragica storia dell'ultima regina di Francia, figlia della grande Maria Teresa d'Austria, descritta con piglio vivace e colorato sotto la carica graffiante e drammatica del rock contemporaneo. Il ritratto di una donna impreparata, dolce, scanzonata, madre affettuosa e moglie devota, tanto millantata quanto calunniata dal popolo francese. Sofia Coppola intelligente talento.

Vstringer 8/01/11 18:53 - 349 commenti

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Maria Antonietta come le sorelle Lisbon e la sposina Charlotte, una ragazza vittima della solitudine in un film raffinato e un po' lento: in mancanza di Bill Murray e di tendenze suicide, la delfina e regina di Francia fugge l'oppressività di corte e si isola nel suo debordante microcosmo pop (con assortimento di squisite musiche postpunk) fin quando possibile, ovvero finché non è la realtà a fare irruzione in modo violento. Sofia Coppola parte sempre dallo stesso soggetto, ma riesce a non ripetersi: la aiuta poco un cast appena sufficiente.
MEMORABILE: Gli eccessi della Delfina al ritmo delle percussioni dei Bow Wow Wow di "I want candy"; il finale.

Belfagor 4/02/11 21:17 - 2690 commenti

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Non è un asettico film "dipinto" come Barry Lyndon, né un baccanale storiografico come Amadeus: semplicemente, è Sofia Coppola che rilegge la storia di Maria Antonietta evidenziando a tinte pastello il lato più adolescenziale. Fra musiche pop volutamente anacronistiche e inquietudini giovanili si costruisce un dorato isolamento dai connotati fortamente autobiografici. Ma, proprio come nei due film precedenti, la bolla di malinconia è destinata a scoppiare, questa volta nell'amaro realismo della storia. Buona la prova da protagonista della Dunst.
MEMORABILE: La sequenza sulle note di "I want candy"; "Tutto questo è ridicolo!" "Tutto questo, Madame, è Versailles".

Greymouser 6/02/11 14:21 - 1458 commenti

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Abbastanza attendibile sul piano delle vicende storiche, è però soprattutto un film energico e suggestivo, con una Kirsten dunst che offre un'interpretazione molto più credibile di quanto si potesse pensare. Mi sembra corretta l'idea di una parziale riabilitazione della famigerata regina, le cui responsabilità negli avvenimenti della Rivoluzione francese furono molto enfatizzate ed esagerate, mettendo l'accento sulla sua fragilità (ma anche sulla sua dignità) in un gioco molto più grande di lei.

Disorder 12/05/11 10:34 - 1416 commenti

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Spiazzante e libera rivisitazione di uno dei personaggi (forse a torto) più bistrattati dalla storia, la Maria Antonietta simbolo dell'Ancien Règime e del più cieco assolutismo. A sorpresa la Coppola rimette a posto le cose, collocando la regina come semplice pedina in un gioco più grande di lei, riuscendo perfino a farcela amare. Davvero ottimo l'uso delle musiche: dove ti aspetti sfarzosi brani classici trovi i Cure o i New Order. Un buon film sicuramente...
MEMORABILE: L'incoronazione sulle note di Plainsong, un autentico trionfo di musica e immagini.

Ishiwara 14/05/11 11:25 - 214 commenti

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Maria Antonietta trasformata in una teenager di inizio terzo millenio, circondata dal lusso, da una schiera di cortigiani che le tolgono ogni momento d'intimità senza salvarla dalla solitudine interiore, da una madre lontana che vuole organizzarle la vita e da un marito infantile e distaccato. Non è un film storico né una favola in costume, ma la trasposizione in un passato simil-vero di una storia attuale. Ricco di contrasti che paradossalmente creano un'armonia, visivamente affascinante. Ottima la fotografia. Senz'altro originale e piacevole.
MEMORABILE: Il passaggio del confine; la scoperta del cerimoniale di corte; il parto; il ballo in maschera; tutta la colonna sonora.

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124c 21/10/11 17:05 - 2920 commenti

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Film in costume di Sofia Coppola dedicato alla famosa regina di Francia. Non è la vera storia di Maria Antonietta, né tantomeno un rifacimento dal vivo di Lady Oscar (ovviamente senza la famosa spadaccina dell'anime). È un film che lascia il tempo che trova, con una Kirsten Dunst che indossa con non curanza abiti e parrucche in attesa di riprendere il suo ruolo di fidanzatina dell'Uomo Ragno, nell'ultimo spider-movie di Sam Raimi. Inutile Jason Schwartzmann nel ruolo di Luigi XVI. Discrete le musiche, anche se un po' troppo fuori luogo.

Jandileida 20/10/11 10:44 - 1567 commenti

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Avevo undici anni, vidi Intervista con il vampiro e mi innamorai perdutamente della Dunst: amore, ahimè non corrisposto, che perdura tutt'ora. La versione ultrapop dell'ultima regina pre-rivoluzionaria propostaci dalla Coppola funziona: la ricostruzione è magnificente (non so se storicamente corretta, ma non sono un esperto del XVIII secolo) e la descrizione della languida vita di un'austriaca alla corte di Versailles è coinvolgente e ben illustrata dallo stile etereo (belle le scene in giardino) della regista. Bel cast; la Argento ha tre battute e un rutto.

Rullo 30/12/11 15:39 - 388 commenti

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La vita di Maria Anotnietta vista con l'occhio di Sofia Coppola. Tanta trasgressione a Versailles, mentre il popolo affronta i propri problemi. Esperimento abbastanza interessante perché ben si adatta ai tempi moderni pur essendo un film in costume. Interpretazioni così così con una Dunst sì ispirata ma non pienamente convincente.

Nancy 20/03/12 23:33 - 774 commenti

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L'ancien régime rivisitato in chiave pop: interessante esperimento della Coppola, che oltre a vedere all'azione due protagonisti "nuovi" e indubbiamente eccellenti (Dunst e Schwartzmann), dà il meglio di sé nei costumi (Oscar all'italiana Canonero, meritato!), nella fotografia color pastello sempre cangiante in rosa che rende bambinesco e piacevolmente favolistico il film; nella scelta di alcune inquadrature; nell'anacronistica colonna sonora. Insomma: come film non dice niente di nuovo, ma è il come lo dice, è il dettaglio che riesce a incantare.
MEMORABILE: La sequenza del lusso sfrenato di Versailles con sotto "I want candy".

Giùan 18/04/12 15:27 - 4562 commenti

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Sofia Coppola continua ad esorcizzare, attraverso il suo cinema, la propria ovattata adolescenza, col dubbio però che da essa non abbia alcuna voglia di uscire. Le va dato atto di essersi sottratta a certo minimalismo estetizzante trovando nella Regina del pan brioche (Dunst scintillante nei costumi della Canonero) un soggetto particolarmente aderente questa vena autobiografica e di averne dato una lettura pop non originale ma certo calzante. Il guaio (come nel caso di Luhrmann) è cosa lascia nel cuore il rutilante spettacolo per gli occhi ammannitoci.

Modo 20/09/12 22:18 - 949 commenti

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Bel tuffo storico per Sofia Coppola. Maria Antonietta particolarmente vivace, tenace e sensuale ricopre un ruolo fondamentale alla corte dello spento Luigi XV. Girato bene, Kirsten Dunst recita sorniona. Si vede la sintonia con la regista dopo il debutto. Il taglio è volutamente new wave, contemporaneo. Bella la scenografia, come suggestive sono ambientazioni e costumi. Nel complesso il film risulta gradevole, anche se molto romanzato.

Mutaforme 17/10/12 18:08 - 417 commenti

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Film piuttosto inutile che racconta la vita della regina di Francia. A dire il vero poteva essere il film di una qualsiasi donna di corte o poco più: la vera Maria Antonietta, almeno quella che conosciamo dai libri di storia, è appena accennata. Finale davvero mediocre, considerando i tanti spunti che potevano essere tratti dalla vicenda reale.

Mickes2 1/01/13 13:56 - 1670 commenti

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Ritratto glamour e all’acqua di rose di Maria Antonietta, la regina bambina insofferente alle regole. Fondamentalmente un divertissment che ricalca una fase della crescita che vuole trascendere le epoche. C’è una dicotomia particolare in questo film, un anticonformismo che, se da un lato mostra la corda sul piano narrativo finendo per non graffiare a sufficienza per svariati minuti, dall’altro dona stile e discreto impatto (anche grazie allo score musicale) in netto contrasto alla messinscena storica della vicenda. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: La strabordante femminilità di Kristen Dunst.

Cotola 5/05/13 21:15 - 9052 commenti

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Troppo ed ingiustamente bistrattata questa colorata, divertente e veloce biografia pop-rock ispirantesi alla regina di Francia e non poi così lontana dalla realtà come molti credono. La chiave di volta, a mio avviso riuscita, è quella di puntare sulla giovane età di Maria Antonietta ritratta come una qualsiasi teen: ciò serve a far capire come certi suoi errori furono dovuti almeno in parte alla giovane età e quindi alla scarsa consapevolezza di ciò che le succedeva intorno. Confezione perfetta (con costumi e scenografie sugli scudi) e colonna sonora trascinante.

Buiomega71 19/12/14 00:55 - 2912 commenti

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E Sofia si (ri)conferma narratrice originale e travolgente, donando grazia femminea e sapori confetto alla "sua" regina di Francia (con un ben poco larvato fil rouge autobiografico). Feste, baccanali, rituali e scarpine, frizzi e lazzi che ricoprono come glassa maleodorante una solitudine di fondo, intercalata da momenti bucolici quasi poetici (il rifugio privato) e amori perduti (il conte Fersen). Sofia regala schegge dalle sue vergini suicide (la Dunst che si sdraia sorridente sull'erba i cieli tersi, il picnic) e chiude con un finale dal sentor di apocalisse. Scintillante.
MEMORABILE: Sulle note di "I want candy" Sofia carrella sulle bizzarre e kitschissime calzature delle regina e fanno capolino un paio di Converse; Il gioco al gazebo.

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Gugly 20/05/15 10:36 - 1188 commenti

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Com'è dura la vita da teenager reale nel XVIII secolo; questo è in sostanza il punto centrale della pellicola di Sofia Coppola e allora vai con tanto colore, tante scarpe, tanta musica, divertimento senza omettere i riferimenti biografici precisi (il rapporto complesso col marito e la corte, la relazione con Fersen, i figli, ecc.). La pellicola è pirotecnica nella prima parte mentre in fondo si sgonfia e viene letteralmente "decapitata" (la Coppola sceglie di fermarsi poco prima della tragedia finale). Pirotecnico a metà.
MEMORABILE: Il visetto stupito/ingenuo della Delfina e poi regina.

Lou 29/10/16 19:14 - 1121 commenti

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La Coppola mette in scena un ritratto fuori dagli schemi della principessa Maria Antonietta, che ancora ragazzina viene data in sposa al futuro re di Francia Luigi XVI per suggellare l'alleanza franco-austriaca. La regista propone un racconto in chiave moderna, con tanto di soundtrack rock-pop, concentrandosi sulle reazioni intime della ragazza, che deve ambientarsi nella sfarzosa corte di Versailles. Kirsten Dunst è brava nell'esprimere con infantile naturalezza l'assuefazione al suo destino per ragion di stato.

Paulaster 20/03/19 10:40 - 4425 commenti

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Rivisitazione della vita a palazzo della Regina di Francia. Parte iniziale ingessata in cui la Dunst sembra già troppo matura rispetto alla sua età reale, seconda in cui la spensieratezza si allinea agli eventi persi nel lusso. Confezione, costumi e location di pregio per un'opera che punta a distinguersi col taglio pop: una contaminazione che non dispiace e svecchia lo stile formale. Parte del cast non rende (il protagonista, la Argento) e distoglie dall'attenzione storica.
MEMORABILE: La prima notte; Le scarpe Converse in mezzo alle altre; La parruccona per la festa; La festa in maschera.

Enzus79 19/08/19 09:20 - 2901 commenti

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Tralasciando alcuni errori di carattere storico, questo film dedicato alla regina Maria Antonietta in versione pop è deludente. Da Sofia Coppola ci si aspetta di più (non solo per il cognome). Ottima, però l'interpretazione di Kirsten Dunst, che nonostante il "contorno" dà il meglio di sé. Bruttine le canzoni, che coinvolgono poco. Film da vedere una volta e non di più.

Fedeerra 20/12/19 03:13 - 770 commenti

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Il film di Sofia Coppola è un giocattolone vivace, sovrabbondante ma meravigliosamente equilibrato. Ed è, anzi, una delle rappresentazioni più suggestive legate alle interpretazioni del reale presente in un contesto storico del passato. Maria Antonietta è affidata a Kirsten Dunst, che regala sguardi lacera(n)ti impregnati di pessimismo e malinconia veri. Fotografia e colonna sonora gustose. Splendido.

Giufox 9/05/21 10:24 - 324 commenti

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Momento più delicato dell'opera di Sofia, encomiabile sul piano dell'impegno e della capacità tecniche (figlie di un infanzia vissuta sui set), ma purtroppo strozzate da una totale mancanza di tematiche concrete che qui sembra sposarsi con la vacuità/immobilità aristocratica del personaggio (storicamente non confermata). Stona la continua ricerca di un fascino visuale estetizzante e volutamente frivolo, agente di una sorta di riduzione del mito alla fragilità dell'uomo comune, ma che si traduce in un insistente tentativo di voler rendere glamour le sfumature: barocco o hipster?
MEMORABILE: I costumi e le scenografie; I contrappunti musicali; La grazia della Dunst mentre mangia o balla.

Thedude94 11/04/24 00:26 - 1097 commenti

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Tolta una prima parte che va fin troppo per le lunghe e che si ripete molto negli avvenimenti, questo film della Coppola è da considerare comunque tutto sommato non male, anche grazie a una seconda parte più avvincente e alle ottime interpretazioni dei protagonisti. Dal punto di vista fotografico non si discute e anche la scelta delle musiche moderne inserite in una colonna sonora classica hanno il loro perché rappresentando quella aggiunta in più che da un film del genere non ti aspetti. Insomma, una reinterpretazione degli stilemi classici dei film in costume da vedere.
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  • Curiosità Gugly • 21/07/09 16:53
    Portaborse - 4710 interventi
    Premetto che di questo film ho visto solo la prima mezz'ora (non l'ho registrato, mannaggia), e tuttavia, avendo in casa ben due biografie della sfortunata regina, mi sento di dire che almeno i primi anni a Versailles sono resi con verosimiglianza, se si eccettua la Du Barry che non era proprio come Asia Argento, dato che era bionda con gli occhi azzurri.
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/14 10:32
    Consigliere - 26011 interventi
    (Ri)confermo l'originalità frizzante della figlia del grande Francis

    Fin dalle Vergini suicide (mio cultissimo) si vedeva a piene mani il talento non comune della rampolla di casa Coppola

    Marie-Antoinette lo riconferma in assoluto, che ammaglia in scintillanti scenografie, costumi, baccanali, vestiti sfarzosi e scarpine kitshissime (Sofia carrella sulle deliziose calzature ultrafetish della sovrana di Francia, dove, anacronisticamente, fanno capolino un paio di Converse), pettegolezzi di corte, rituali assurdi che sconfinano nel demenziale (da antologia la vestizione di Marie-Antoinette, che deve passare nelle mani di varie dame, mentre lei-nuda-gela dal freddo), frizzi, lazzi, dolciumi e dolcetti, champagne a fiumi, vacuità, superficialità da adolecente, giochi di bimba (bellissime le scene del Gazebo, per poi giocare a rincorrersi tra le stanze del palazzo), giardini privati, amanti focosi e amori spezzati (il conte Fersen)

    Pur raccontando il nulla (in pratica la noia abissale di una ragazzina chiusa in una gabbia d'orata), con rituali che se visti così possono andare al di là dello sfinimento (la coppia regale che non riesce a generare un figlio, la sera a letto manco fossero fratello e sorella,la buona notte, la colazione, i ricevimenti, il bighellonare tra balli in maschera e abiti e calzature che manco Zalando, gli stupidi pettegolezzi di corte), Sofia riesce a tenere desta sempre l'attenzione, con attimi da commedia teen, fluendo il suo narrato tra meraviglie (l'alba, i cieli tersi, gli sfarzi, i costumi) e una colonna sonora che spazia dal classico al rock che mette l'euforia addosso (la sopracitata sequenza della panoramica delle scarpine, dei dolci, delle quisquilie femminili color confetto sulle travolgenti note di "I want candy", sono pura Sofia)

    Così come sono molteplici i rimandi visivi alle Vergini suicide (la Dunst che sorridente si sdraia sull'erba, i picnic baciati dal sole, i cieli nuvolosi, il suo vagabondare tra prati e giardini) e cosa è Marie-Antoinette se non una delle amiche scampate al suicidio (per ritrovare ancora la noia che la afflige) del bellissimo esordio di Sofia?

    A Sofia riesce quello che a Kubrick con Barry Lyndon non e riuscito (se vedo l'opera kubrickiana vedo solo un bel quadro che non mi trasmette nessuna emozione, se vedo lo scoppiettante "biopic" di Sofia vedo un quadro a effetto "lenticolare" che affascina e ammaglia, rapisce e regala sussulti)

    Una ragazzina di oggi, presa dallo shopping compulsivo, dai giochi di seduzione, dalla superficialità delle cazzatine come se fosse un Sex and the City ambientato nel 1700

    Sofia, poi, chiude il tutto con un finale dal vago sentore di apocalisse

    Bellissimo l'incipt della svestizione di tutto quello che è austriaco e degna di nota la prostituta di Asia Argento, che rutta, miagola e si trastulla con il Re. Nonchè da antologia l'apertura del film, con Marie-Antoniette svaccata sul divano che si gingilla con una megatorta da 3000 calorie, la servetta che le sistema le scarpine, e lei che, alzando la testa, guarda in macchina

    C'è pure dell'autobiografico (anche Sofia a dovuto fare i conti con "gabbie d'orate", feste e party, sfarzi e l'incombenza di un cognome tra i più potenti di Hollywood)

    Al suo secondo film che vedo, posso affermare che Sofia ha una personalità e uno stile di grandissimo carisma e di impronta autoriale davvero notevole

    E se e riuscita a farmi compiacere questo tipo di film (che di solito sfango) un motivo plausibile ci sarà.
    Ultima modifica: 19/12/14 11:09 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 19/12/14 11:02
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Che parte fa l'Argento che proprio non ricordo?
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/14 11:08
    Consigliere - 26011 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Che parte fa l'Argento che proprio non ricordo?

    E la volgarissima (rutti e sconvenevoli a tavola) Contessa Du Barry (ex prostituta e amante fissa del Re, che le ha comprato il titolo nobiliare per averla a corte)
    Ultima modifica: 19/12/14 11:10 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 19/12/14 11:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Che parte fa l'Argento che proprio non ricordo?

    E la volgarissima (rutti e sconvenevoli a tavola) Contessa Du Barry (ex prostituta e amante fissa del Re, che le ha comprato il titolo nobiliare per averla a corte)




    Si, forse qualcosa ricordo, ma l'avevo totalmente rimossa
  • Curiosità Buiomega71 • 19/12/14 11:19
    Consigliere - 26011 interventi
    Quando Sofia Coppola ha chiesto al gruppo musicale The Radio Dept. di poter utilizzare tre delle loro canzoni per la colonna sonora del film si è sentita rispondere che gliele avrebbero concesse a condizione che lei rivelasse loro quale frase Bill Murray sussurra all'orecchio di Scarlett Johansson nell'ultima scena del film Lost in Translation.

    Fonte : Wikipedia
  • Discussione Rebis • 19/12/14 13:03
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Buio, penso tu debba vedere Lost in Translation e Somewhere per farti un'idea più precisa della Coppola...
  • Discussione Buiomega71 • 19/12/14 13:11
    Consigliere - 26011 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Buio, penso tu debba vedere Lost in Translation e Somewhere per farti un'idea più precisa della Coppola...

    E anche Bling Ring. Per il momento ne ho visti due (Le Vergini Suicide rimane un capolavoro, anche se avesse fatto solo quello)

    Mi baso (certamente) su quello che ho visto fin'ora di lei, e anche questo sfavillante biopic color confetto, poppissimo e kitshissimo mi ha dato parecchie soddisfazioni (e si badi bene che non amo molto questo tipo di film) , vuol dire che di emozioni, durante la visione, la Sofia, me ne ha date parecchie

    Mi par di aver visto (fin'ora) giusto sul suo innegabile talento (qui, a differenza delle Vergini, sembra racconti il nulla tra vacuità, frivolezze e sollazzi di rara superficialità tutta femminile, ma riesce , per incanto, a farti restare incollato allo schermo, rendendoti partecipe su quello che accade nella lussuosa reggia di Versailles-anche se alla fine, per metà film e oltre, il nulla accade- ed è quì che scatta la magia e il carisma di Sofia-e credo non sia poco, almeno per me)

    Giusto per far capire le emozioni che mi ha trasmesso Sofia cito le due sequenze del teatro (nella prima, Marie-Antoinette applaude sola, poi il pubblico la segue con trasporto e euforia. Nella seconda idem, si alza e applaude sola, ma verso il declino, il pubblico rimane freddo e indifferente, mostrando il suo volto pieno di disagio e amarezza)

    Per ora posso solo dire che la rampolla coppoliana mi prende bene come autrice, degli altri suoi tre film, quando li vedrò, farò sapere.
    Ultima modifica: 19/12/14 13:39 da Buiomega71