Nevia - Film (2019)

L'arrivo di un circo nel quartiere disagiato di Napoli, Ponticelli, offre un'inaspettata opportunità a Nevia e sua sorella di poter cambiare vita. Prima opera della De Stefano, che convince discretamente e che rappresenta bene certe realtà italiane nelle quali il degrado e la corruzione la fanno da padroni. Buona l'interpretazione di Virginia Apicella. Consigliato.

Un racconto di formazione di valida fattura in cui un'adolescente, oramai donna, sbarca il lunario in tutti i modi leciti rifuggendo una becera famiglia. La tristezza alberga ma l'interpretazione della protagonista regala momenti anche ironici. La voglia di fuggire è meglio di tutto, nonostante la corruzione sia tristemente reale. Bravissima Virginia Apicella.

"Realismo magico" vicino a Garrone - nome legato qui alla produzione, oltre che alla biografia della regista - in questa storia di formazione femminile che vede come meta la fuga da un destino prevedibile di moglie "svenduta" o schiava occasionale, in un mondo altro dai connotati quasi fantastici (ottimo lavoro di fotografia). Regia discreta ma poco incisiva per un'opera prima sicuramente di bella presenza nel panorama del cinema d'autore nostrano, ma che poco sembra voler aggiungere in termini di visione artistica (vedere i Fratelli D'Innocenzo).

La famiglia dissolta, l'ambiente degradato, il dover pensare ai bisogni di chi è rimasto senza ricorrere a scorciatoie che ti si presentano sotto varie forme. Sulle spalle della diciassettenne Nevia ci sono tematiche che abbiamo visto tante volte per cui il rischio del film è di cadere nel banale. Bene, la De Stefano riesce a raccontare cose sì prevedibili ma con un tono e delle sfumature empatiche e di valore, giovandosi inoltre delll'intero cast femminile, dalla protagonista (Apicella) alle figure di contorno. Aiutano un montaggio equilibrato e la toccante musica di Michela Braga.