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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si parte (o quasi) dal rinvenimento di un cadavere in una bella villa di Gergeotown, quartiere di Washington, e dalle accuse della polizia al principale sospettato, ma non è l'intreccio giallo ciò intorno a cui ruota il film. La vittima è una ex giornalista novantunenne (Redgrave), mentre a dover subito rispondere alla legge è Ulrich Mott (Waltz), il suo ben più giovane marito, il cui unico alibi per l'ora della morte è quello di sostenere d'essere uscito di casa per una passeggiata (dalle undici alle due di notte!). Una strana coppia, ma dei due il più buffo è sicuramente lui, eccentrico personaggio la cui storia ripercorreremo attraverso...Leggi tutto lunghi flashback che spezzettano le fasi successive a quello che lui per primo definisce un delitto! L'autore? Non lo dice, dovrebbe tirare in ballo personalità troppo importanti. Perché è sul suo fumoso mestiere che si costruisce il film, abile a dire e non dire mantenendo una cappa di ambiguità che opprime buona parte del racconto.

Dopo un periodo trascorso da stagista alla Casa Bianca, Ulrich capisce che per vivere più agiatamente conviene trovare una strada più facile. Così, da perfetto gigolo, abborda la ricca Elsa Breht e, approfittando della morte del marito, la convince a risposarsi con lui, facendole di fatto da maggiordomo per il primo periodo di convivenza. Fino a quando lei non lo spinge a trovarsi un lavoro mettendogli a disposizione la propria rete di conoscenze. Ulrich, al quale il savoir-faire non difetta, comincia a inventarsi un mestiere tra il consulente e il diplomatico millantando trascorsi nella Legione Straniera e condendoli con menzogne d'ogni tipo. Riesce nel suo intento? Non è inizialmente affatto chiaro, ma intanto ci si possono gustare i consueti ammicamenti alla Waltz, quel gigionismo di classe che Tarantino aveva saputo scovare e portare alla luce con grande intelligenza. Alle prese con un personaggio sfaccettato, enigmatico, massimamente eccentrico e allo stesso tempo ai confini della follia, fa sorridere per l'atteggiamento strafottente, per le risposte spiazzanti, per quel saper nascondere la realtà dietro una coltre di frasi tutte da interpretare e valutare. Ha davvero ucciso lui la moglie? La storia dalla quale il film è liberamente tratto è vera, ma poco importa.

L'idea e la struttura che fanno da fondamenta al film sono originali e potenzialmente spassose, tuttavia la regia poco esperta di Waltz stesso (alla sua prima volta, su grande schermo) non riesce a rendere il racconto coinvolgente. Resta distaccato, troppo divagatorio, incapace di azzeccare i momenti in cui piazzare la scena in grado di dare potenza al messaggio. Si resta troppo in superficie, come in una piatta successione di eventi costruiti con qualche indulgenza eccessiva nei confronti di una ricercatezza stilistica fuori luogo. Per quanto parzialmente criptiche per scelta, le macchinazioni di Ulrich potevano essere approfondite con maggiore attenzione. La figlia (Bening) di Elsa è l'unica altra figura a guadagnarsi uno spazio rilevante (se non consideriamo l'avvocato della difesa, ma ha funzione quasi solo da macchietta) e incide ben poco: si rifugia nello stereotipo della donna che malvede (com'è ovvio) il nuovo marito della madre ed è convinta della sua colpevolezza. Nemmeno la Redgrave comunque, a onor del vero, ruba mai la scena allo straripante Waltz, che si lancia in un one man show curioso ma non così arguto come vorrebbe.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/05/20 DAL BENEMERITO BUBOBUBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/07/23
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Bubobubo 19/05/20 21:20 - 1847 commenti

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Contemporaneo barone di Münchausen spuntato fuori dal nulla fa della propria esistenza una scala Ponzi per accedere a conoscenze, privilegi e incarichi sempre più ambiziosi, dimostrando mirabili capacità di mimesi che cominciano a vacillare non appena la situazione sfugge di mano e ci scappa il morto... All'esordio registico Waltz firma una tragicommedia dai perforanti lampi umoristici con al centro una faccia da schiaffi più unica che rara (la sua, adattissima). La spalla Redgrave, anche se non sempre in ruolo, si rivela una buona scelta.
MEMORABILE: Inizio della "missione" in incognito in Iraq.

Daniela 26/05/20 23:58 - 12662 commenti

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Chi è Ulrich Mott, sospettato per avere ucciso la ricca moglie molto più anziana di lui? Un volgare truffatore che si serve della proprie capacità affabulatorie per ingannare quanti lo circondano oppure un bugiardo patologico incapace di distinguere la realtà dai suoi sogni di gloria? Con la sua recitazione trattenuta sul filo dell'isteria, il regista/attore non fornisce una risposta, come dimostra l'ultima sequenza prima della didascalia finale che informa sull'esito della vicenda giudiziaria. Film Waltz-centrico con i limiti che ciò comporta ma curioso, interessante.

Galbo 26/05/20 05:29 - 12392 commenti

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Abile millantatore, capace di scalare posizioni in società grazie a un sistema di conoscenze e a un ottimo matrimonio, Ulrich Mott è il protagonista del (quasi) debutto da regista di Christoph Waltz. Il film è godibile grazie alla gustosa caratterizzazione del personaggio principale e all’ottima interpretazione dello stesso Waltz (meno incisivo come regista) che si affianca alla grande Vanessa Redgrave e ad Annette Bening. Buona la ricostruzione ambientale della Washington degli intrighi politici ed economici.

Lou 24/09/20 18:26 - 1121 commenti

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Christoph Waltz si autodirige per descrivere la parabola di un millantatore disposto a tutto per scalare i vertici dell'intelligence americana. Tra il tragico e il comico, l'incredibile personaggio di Ulrich Mott trova nel volto e nell'eloquio di Waltz un'efficace rappresentazione. Il montaggio serrato e la non banale struttura narrativa rendono avvincente la visione; la parte finale però delude le aspettative.

Ira72 18/09/20 12:03 - 1313 commenti

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Davvero bizzarro questo Mott, abile affabulatore, che millanta incredibili imprese e riesce a sposare una distinta e ricca giornalista che potrebbe esserne la mamma, facendosi così introdurre nell'upper class americana. Ispirata a un fatto realmente accaduto, la pellicola scorre amabilmente grazie, certamente, alla storia curiosa tinta di giallo con note grottesche, ma anche per merito delle buone interpretazioni. Redgrave una garanzia, Waltz talentuoso, anche nei panni del regista. Notevole il suo doppiaggio, che rende il tutto più efficace.
MEMORABILE: "La diplomazia, ha detto una volta Churchill, è l'arte di dire alle persone di andare all'inferno in modo tale che chiedano indicazioni." (Mott).

Capannelle 27/09/20 20:13 - 4411 commenti

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Una storia decisamente incredibile, quella che sta alla base del film. E che permette di sviluppare un critica non da poco alla società dell'apparenza e delle pubbliche relazioni, società che permette a personaggi come quello di Ulrich Mott di trovarci posto e vendere fumo. Waltz interpreta con stile ma forse non è proprio indovinato o lui stesso non rende al massimo quando non c'è Tarantino dietro le quinte. Seconda parte con esiti non tutti convincenti, come poco limpide rimangono alcune peculiarità della consorte vittima del raggiro.

Enzus79 1/10/20 16:56 - 2896 commenti

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Basato su un articolo del New York Times. Esordio alla regia di uno dei migliori attori in circolazione oggi, ovvero Christoph Waltz. Il film non ruota attorno a lui solo perché ne interpreta il protagonista, ma anche per come riesce a coinvolgere con un'interpretazione a dir poco straordinaria. Il film inoltre sembra una spy story degna del miglior Alfred Hitchcock.

Nando 2/10/20 15:26 - 3814 commenti

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Ispirata a una vicenda realmente accaduta, la pellicola vive dell'isterica quanto efficace interpretazione di Waltz, che regala momenti di pura goliardia frammista a rabbia, nei suoi atteggiamenti. Un millantatore che sposa un'anziana e autorevole giornalista per poter effettuare una scalata memorabile nel mondo finanziario e politico americano. Notevole il confronto finale tra i due protagonisti, da sottolineare la presenza della Bening. Sempre autorevole la Redgrave.

Kinodrop 23/03/21 19:25 - 2950 commenti

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Un personaggio borderline, non si sa se in buona o cattiva fede, cerca di crearsi a danno degli altri una posizione e una reputazione senza fondamento che finiranno per travolgerlo, arrivando per questo fine a corteggiare e sposare un'anzianissima signora dell'alta società che lo asseconderà entro certi limiti, ma a caro prezzo. Tutto concentrato sulle follie megalomani certamente ben rese da Waltz, ha il difetto di lasciare troppe cose all'immaginazione e di reiterare e dilungare ciò che si intuisce dalle prime battute, senza apportare nulla di significativo per suscitare interesse.

Giùan 9/07/21 09:13 - 4559 commenti

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Esordio alla regia per Waltz con un film la cui ispirazione è tanto verace e benintenzionatamente sentita quanto angusti i limiti della sua realizzazione, un attrito tra teoria e messa in scena che in definitiva condanna e relega l'opera a un eccentrico ma effimero tentativo. In effetti la stessa scansione ritmica del racconto, piuttosto mal gestita, fa presto scemare la tensione sulla reale "natura" del protagonista, col "sospetto" hitchcockiano che si rivela più luminoso di una lampadina in un bicchiere di latte bianco, Bravi, ma è un'ovvietà, il Christoph attore e la Redgrave.

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Reeves 20/07/23 00:05 - 2214 commenti

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Un bel thriller che si regge soprattutto sulla magistrale interpretazione di lui (Walz) e di lei (Redgrave), nonché di Annette Bening figlia piuttosto delusa dalla madre. La storia va avanti e indietro nel tempo, le sorprese non mancano, i balletti nel mondo dei lobbisti dell'alta diplomazia sono molto credibili. Un giallo sorprendente, quasi hitchcockiano per come mescola suspense e commedia.

Puppigallo 30/07/23 21:52 - 5274 commenti

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Poteva essere ma non è stato. È la sensazione che si ha dopo aver visionato il film, tratto da un fatto reale. È fuori dubbio che il personaggio interpretato da Waltz, pur calcando un po' la mano recitativa, sia l'unico e vero motivo di interesse della vicenda, seguito dall'attempata moglie, in parte conscia ma felice di vivere un'illusione, almeno finché... (in albergo). E anche il protagonista finisce per rifugiarsi in una sua di illusione, che va però al di là. Purtroppo, i continui salti avanti e indietro, seppur esplicativi, ne minano il ritmo. Comunque, nel complesso non male.
MEMORABILE: L'anziana moglie: "Tu puzzi di alcol". Risposta di Waltz: "E tu puzzi di cimitero"; Come il protagonista tratta gli avvocati; La versione maggiordomo.
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  • Discussione Daniela • 24/05/20 22:37
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    x Bubobubo

    Anch'io pensavo si trattasse dell'esordio registico per Waltz, ma ho scoperto in IMDB che ha già diretto nel 2000 un film tv del genere commedia: Wenn man sich traut. Introvabile, come può ben immaginare.
  • Discussione Daniela • 24/05/20 22:41
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il film si spira ad un fatto di cronaca descritto in un articolo apparso nel luglio 2012 sul New York Times Magazine dal titolo "The Worst Marriage in Georgetown".

    Ecco il testo dell'articolo scritto da Franklin Foer:
    https://www.nytimes.com/2012/07/08/magazine/albrecht-muth-and-viola-drath-georgetowns-worst-marriage.html
  • Discussione Bubobubo • 24/05/20 22:56
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Bubobubo

    Anch'io pensavo si trattasse dell'esordio registico per Waltz, ma ho scoperto in IMDB che ha già diretto nel 2000 un film tv del genere commedia: Wenn man sich traut. Introvabile, come può ben immaginare.


    Ammetto candidamente che non ne sapevo nulla. Grazie Daniela!
  • Discussione Daniela • 24/05/20 23:13
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Io non sapevo neppure dell'esistenza di questo Georgetown, è stato proprio il tuo commento che me l'ha fatto scoprire, mettendomi la curiosità di vedere il film :o)
  • Discussione Bubobubo • 25/05/20 01:02
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Io non sapevo neppure dell'esistenza di questo Georgetown, è stato proprio il tuo commento che me l'ha fatto scoprire, mettendomi la curiosità di vedere il film :o)

    È un buon film, secondo me, con Waltz solita adorabile faccia da schiaffi. Sono curioso di sapere cosa ne pensi, se lo guarderai!
  • Discussione Didda23 • 25/05/20 08:11
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Dal 19 maggio si può vedere, a pagamento, su varie piattaforme. Nel seguente articolo alcuni dettagli:

    https://www.cinematografo.it/news/georgetown-on-demand/
    Ultima modifica: 25/05/20 08:15 da Didda23
  • Discussione Daniela • 25/05/20 11:28
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Dal 19 maggio si può vedere, a pagamento, su varie piattaforme. Nel seguente articolo alcuni dettagli:

    https://www.cinematografo.it/news/georgetown-on-demand/


    Anche nell'articolo si parla di "esordio alla regia". Il film del 2000 non se lo fila proprio nessuno...

    x Bubobubo: visione prossima, commento a breve.
    Anche io adoro la faccia da schiaffi di Waltz, però talvolta ha la tendenza a strafare, come in Big Eyes di Tim Burton dove era perennemente sopra le righe con l'effetto di risultare fastidioso, a tratti anche ridicolo.
    Spero che qui sia stato un buon regista di se stesso :o)
    Ultima modifica: 25/05/20 11:34 da Daniela