Space milkshake - Film (2012)

Bisognerà pensare anche ai detriti che incrociano l'orbita della Terra, nel futuro, e navi spaziali saranno spedite lassù esclusivamente per la "ripulitura". E' il caso della Regina, che ospita il capitano Anton (Boyd), Tilda (Kreuk, spesso in tutine aderenti da urlo), Valentina (la più stagionata Tapping) e il nuovo arrivato Jimmy (Dunne), non un vero astronauta ma un semplice riparatore di computer di bordo. Già, perché Wendi, l'Hal 9000 della situazione, fa le bizze e in breve tempo non sarà l'unico problema che lo sparuto equipaggio dovrà fronteggiare. Durante una routinaria operazione di pulizia spaziale, il loro modulo...Leggi tutto recupera tra i detriti anche uno strano oggetto che incidentalmente innescato libera una fortissima luce azzurra. Che succede? E' l'incontro con un mondo parallelo: subito una sosia robotica di Tilda si materializza nell'astronave sostituendo quella originale (accoppata senza tanti complimenti), poco dopo una paperella di gomma da bagno che galleggia nello spazio impatta contro il mezzo. Introdottala a bordo, l'equipaggio nota che la paperella è una perfetta replica di quella che Valentina si porta in vasca e la cosa sulle prime non desta grande preoccupazione. Poi, però, dalla gomma spuntano tentacoli e una mutazione da perfetto Alien libera una creatura stile Jabba che ricorda le peggiori produzioni fantahorror degli Anni Ottanta. Scopriremo che è Gary, un ex collega di Valentina con cui la donna aveva forse avuto una storia e che il capitano Anton aveva già individuato come l'ostacolo che gli impediva di avere con lei la buona relazione che li aveva portati ad andare a letto fino a poco prima. Ma Gary era solo un ricordo nella memoria di Valentina, chi immaginava di poterselo ritrovare davanti mutato? Ambientato quasi interamente all'interno dell'astronave Regina, allestita nemmeno così male, il film di Armen Evrensel è una divertita (ma non sguaiata) presa in giro del filone ALIEN che guarda senza nasconderlo al DARK STAR di Carpenter. L'extraterrestre era lì un pallone con le zampe e non una paperella ma poco cambia. Simile il tipo di missione “sanitaria” dell'astronave, identico il numero dei componenti l'equipaggio; anche il tipo di umorismo, che guarda alla quotidianità, ai rapporti tra i protagonisti è lo stesso, ma mancando il genio garantito dalla coppia Carpenter/O'Bannon i risultati sono purtroppo assai diversi. Non disdicevoli, ad ogni modo. L'odioso capitano Anton, ossessionato dalla fine della relazione intima con Valentina, non si dà pace, è nervoso, se la prende col nuovo arrivato Jimmy che non sa proprio dove metter le mani per far ripartire il computer di bordo (il quale quando riprende a funzionare ha la voce di un uomo, con la conseguenza che il capitano pretende di cambiargli nome in Walter!). La paperella che si anima, spara fuori i tentacoli e sbatte gli occhi fa sorridere, qualche simpatica trovata non manca; purtroppo nel complesso l'operazione mostra seri limiti nel soggetto (si ricalca troppo negli sviluppi il modello di Scott), i personaggi si rivelano meno brillanti di quanto non sembri all'inizio (la sexy Tilda passa metà film in silenzio, essendo una sorta di replicante) e la parte più legata alla fantascienza è buttata là lasciando capire quanto conti poco o niente. Per fortuna la situazione ha qualche lato buffo che permette di non annoiarsi troppo. Senza voler cercare la battuta a ogni costo si sfrutta la situazione bizzarramente paradossale soffermandosi su piccolezze e futilità che nel complesso riescono a rendere simpatica l'operazione. Effetti speciali discreti e ricostruzioni delle astronavi in computergrafica che a tratti sembran proprio dei cartoon.

Chiudi