Una banda di scapestrati effettua una rapina, recuperando la bellezza di 1.000.000€ (in un college, figurarsi). Dato che c'è scappato il morto, per rintanarsi il gruppo, con il supporto del montanaro Charlie, ha la bella pensata di chiudersi in un rifugio sotterraneo, adibito ad alloggio per minatori. Qua uno ad uno iniziano a perire. Ce ne vuole del coraggio per spacciare in DVD 'sta roba: con stacchi di ripresa repentini, recitazione e doppiaggio incredibili e dialoghi al limite del tollerabile. Un po' di sangue, e un twist-end da giallo, non riesce a risollevare le sorti d'un film disastro.
Sorvolando sugli echi tarantiniani e dei Coen, balza agli occhi che interpretazioni dilettantesche e un doppiaggio di medesimo livello affossano in modo inesorabile dialoghi e snodi della trama, già di per sé decisamente improbabili. L'idea di partenza e le ambientazioni non sono, invece, malvagie, ma purtroppo affondano nella neve farinosa delle gravi deficienze prima citate. Che ci sia voglia di regìa, da parte di Perrella (ha un cameo: il padre della protagonista), è indiscutibile.
MEMORABILE: Risale per la prima volta il montacarichi.
Difficile valutare un film in cui gli attori - non aiutati dal doppiaggio - sono piuttosto inadatti e non sempre ben diretti dal regista; eppure Perrella parte da un buon soggetto di partenza e, di riffa o di raffa, qualche momento con buona tensione lo porta anche a casa. Certo, la sceneggiatura risulta quantomeno improbabile nel momento in cui i tasselli che costituiscono il mosaico vanno al loro posto; e poi va considerato che la locandina vuol vendere un film che solo vagamente sfiora il genere horror (siamo più dalle parti del thriller).
MEMORABILE: Ogni scena con soggetto il montacarichi; La "nuova" prospettiva della scena con Charlie al lavoro sulla macchina; I racconti delle dinamiche.
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Distribuito dalla Minerva, in collaborazione con la 01 Distribution e RaroVideo: manco si trattasse dell' ottava meraviglia del Mondo...
Dvd ridotto ai minimi termini, con il film (della durata di 89 minuti, pressoché impossibili da tollerare) proposto in formato anamorfico 1.85:1 ed audio in dolby digital 5.1.
Sulla qualità del prodotto (ovvero del girato) meglio non infierire, sarebbe come sparare "sulla croce rossa"...
Il regista, già attore diplomato CSC e come tale in piccoli ruoli in molti film dei primi Anni Settanta, ha diretto molti film hard, con il trasparente pseudonimo di Alex Perry.