Fearmakers - Film (2008)

Fearmakers
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Titolo originale: Fearmakers
Anno: 2008
Genere: horror (colore)
Regia: Timo Rose
Note: Aka "Supernatural Hunter", "Timo Rose's Fearmakers".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/04/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 27/04/20 01:13 - 2901 commenti

I gusti di Buiomega71

Improponibile accozaglia indigesta di ridicolissimi fantasmi vendicativi che usano pure i CD come frisbee spacca-carne stile Arma non convenzionale, immersa in una miserissima CG da Commodore 64 e dalla pesantezza tutta teutonica con qualche splatterata buttata a casaccio (amputazioni previo falcetto e facce spappolate). Difficile non provare tristezza nella scena del sale e della Rochon che mazzula un tipo che manco Cynthia Rothrock. Non manca pure una penosa coppia di "acchiappafantasmi" alla Gianni & Pinotto. Quintessenza della sciatteria nell'horror underground tedesco.
MEMORABILE: L'ispettore di polizia corotto: sembra il fratello più brutto di Putin; La Rochon sotto la doccia fa intravedere le sue grazie; In tv alla The ring.

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  • Discussione Buiomega71 • 27/04/20 11:09
    Consigliere - 25934 interventi
    Non capirò mai il senso di queste operazioni, e soprattutto come Timo Rose sia diventato di "culto" tra gli appassionati di questo (de)genere di filmacci senza avere un briciolo di talento.

    Dicono tanto della miseria dell'horror underground nostrano, ma pure la Germania non scherza, anzi, forse e anche peggio.

    Timo Rose, tra gli ultimi baluardi della "new wave" gore tedesca (insieme ai compagni di merende Olaf Ittenbach, Andreas Schnaas, Andreas Bethmann e Martin Walz) amatoriale e "extreme", ma che, dopo aver visto stà roba quì, decisamente cialtronesca.

    Una poveracciata senza capo nè coda, improponibile e misera storiella del solito fantasma femminile vendicativo (una specie di ridicolissima Samara) che uccide i suoi "aguzzini" con profusione di imbarazzante CG da Commodore 64 (il ragazzo strappato in due, le visioni pacchiane dell'aldilà) , qualche splatterata mal realizzata e buttata lì (amputazioni tramite falcetto, una faccia spappolata) e una penosa coppia di "acchiappafantasmi" (sì, ci sono pure quelli, uno impersonato dallo stesso Timo Rose) alla Gianni & Pinotto che fanno i simpatici, ma ottengono solamente l'effetto contrario, infastidendo vieppiù la visione, già di per sè raccapricciante.

    Scellarato stupro a tutto il J-HORROR e al "ghost movie" in generale, da far gridar vendetta.

    Tra i momenti deliranti e assurdi da puro horrorcomico, non si può non provare tristezza quando la Samara tamocca (e farlocca) tenta di uscire dalla schermo come quella vera, oppure usa dei CD (probabilmente ha visto Arma non convenzionale o Hellraiser III) per decapitare lo sfigato di turno, stendendo , poi, un velo pietoso sulla scena del sale (da vederla per crederci) e sulla Rochon (che è comunque sempre una gran gnocca e che fa intravedere le sue grazie sotto la doccia) che prende a cazzotti un tipo manco fosse Cynthia Rothrock.

    Taccio , poi, sui titoli di coda con un inascoltabile pezzo di rap crucco.

    Se questo Timo Rose è la "rinascita" dell'horror tedesco siamo a posto per un bel pò.

    In mezzo a tanta sciatteria e squallore come non ne vedevo da tempo (Martin Walz a confronto è Rob Zombie, e robetta come Death Factory sembra diretta da John Carpenter) si salvano solo (in corner) , oltre che il belvedere della Rochon, la brava Sabrina Brencher e il commissario corrotto di Thomas Kercmar, che sembra il fratello più brutto di Putin.

    Tutto il resto è semplicemente ignobile e terrificante, sotto ogni punto di vista.
    Ultima modifica: 27/04/20 14:42 da Buiomega71