A bluebird in my heart - Film (2018)

Posto agli arresti domiciliari, un ex detenuto intreccia una relazione con la proprietaria del model dove alloggia e sviluppa un senso di protezione nei confronti della figlia della donna, una ragazza introversa che frequenta un pusher della zona... I pregi di questo film franco-belga non vanno cercati nella trama, il cui canovaccio è stato tante volte riproposto con esiti più o meno validi, ma e nell'interpretazione ruvida di Moller e nel pudore reticente con cui è raccontata la storia, che schiva le tentazioni spettacolari a favore di un spoglio realismo. Poco originale ma interessante.

Storia già masticata e rimasticata di un ex detenuto in semi libertà che vorrebbe rigar dritto, ma le circostanze e il carattere irruento decideranno altrimenti. Piuttosto scontato il cambio di registro in cui il protagonista passa dal periodo di buona condotta e impegno (molto idealizzato e ripetitivo) all'improvviso scatto di violenza (il pestaggio del pusher in auto), sia pure soggettivamente giustificato da un eccesso di protezione, per rendere plausibile un epilogo accomodato e dai toni troppo sentimentalistici. Niente di memorabile.