Con la rabbia agli occhi - Film (1976)

Con la rabbia agli occhi

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Cotola 12/07/08 12:54 - 9043 commenti

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Deludente film "margheritiano" d'azione che a parte la ben sfruttata ambientazione napoletana non ha molte altre frecce al suo arco. La regia, infatti, non è malvagia mentre la sceneggiatura è risaputa e priva di sorprese. Yul Brinner non si sa come ci sia finito, Massimo Ranieri sicario è credibile quanto un asino che vola.

Enricottta 13/05/09 17:10 - 506 commenti

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Il film comincia con un omaggio all'arte di arrangiarsi napoletana (la corsa truccata all'ippodromo di Agnano) che vede protagonista Massimo Ranieri (non entra mai nel ruolo). La vera sorpresa è data dall'interpretazione di Yul Brynner, molto convincente e professionale. La trama è vista e rivista, ma la pellicola ha un buon ritmo. Bellissima, anche se seconda me mal montata, la scena della "prova del fuoco" che l'allievo Massimo Ranieri dovrà affrontare per diventare un killer professionista. Napoli non fa da sfondo ma è protagonista!
MEMORABILE: C'è un inseguimento di macchine tra le strade di Napoli, condito da un sequela di parolacce "contestualizzate", da ascoltare in beatitudine.

Renato 21/05/10 11:45 - 1648 commenti

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Uno di quei film che si salva per la confezione; la regìa di Margheriti dona un ritmo importante, inoltre ci sono le musiche dei fratelli De Angelis che spaccano davvero. Purtroppo la storia non è invece un granché, piatta e coi suoi stereotipi pazzeschi (solo a Napoli puoi sfuggire ad un agguato perché in mezzo alla strada passa improvvisamente una banda di pulcinella) riscattati comunque da alcune sequenze molto belle (l'inseguimento all'interno del cimitero, su tutte).

Homesick 8/08/10 09:21 - 5737 commenti

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Maestro della fantascienza e del gotico italiani, l’eclettico Margheriti si cimenta in un noir partenopeo dall’esito piuttosto scialbo per la storia eccessivamente scheletrita e per il taglio approssimativo che sagoma i vari personaggi, portati in vita da attori ora adeguati (Brynner), ora non appieno sfruttati (Bouchet, Balsam, Sbragia). Il mestiere del regista è comunque fuori discussione: Napoli e il suo folklore in primissimo piano, ritmo sempre sostenuto e scene d’azione ben coreografate grazie anche al contributo di stuntmen e caratteristi esperti come Borgese, Galimberti, Bazzocchi.
MEMORABILE: L’omicidio al concerto rock; Brynner che dà lezioni di “killing” al neofita Ranieri.

Rambo90 21/01/10 16:50 - 7697 commenti

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Action all'italiana diretto da Margheriti con poco brio. La storia è molto banale e in vari punti si rischia la noia, le sequenze d'azione non sono degne dei migliori lavori del regista e il cast è scelto malissimo (Massimo Ranieri è imbarazzante). Si salvano le musiche dei De Angelis e Yul Brynner in una delle sue ultime apparizioni.
MEMORABILE: "A Capodanno, le cose inutili si gettano dalla finestra".

Daidae 22/05/10 15:42 - 3179 commenti

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Bistrattato da molti cultori del cinema di genere, ma a me è piaciuto. Magari Ranieri tutto può sembrare fuorchè un killer, ma non sempre ci vuole il physique du rôle. Ottima la prova di Yul Brynner e del nostro Giancarlo Sbragia, belli i flashback continui del killer, totalmente fuori posto invece la storiella d'amore con tanto di lacrime. Scoppiettante finale, divertente colonna sonora dei De angelis.
MEMORABILE: "Non mi ha visto nessuno" "Nessuno ti ha visto entrare... e nessuno ti vedrà uscire!"

Matalo! 11/04/10 23:59 - 1378 commenti

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Indubbio mestiere e mano scaltrita per Margheriti ma quello che dovrebbe scoccare (la simpatia per un assassino, l'andare verso la morte, l'amore troncato, il passaggio del testimone) non scocca. Colpa di un eccessiva tepidezza dell'insieme; eppure la materia, ancorchè già vista, c'era tutta. Sbragia è un fantasma, Brynner se la cava ma è così abbronzato che avrà accettato per prendere il sole di Napoli, peraltro città ben in vista quasi quanto Napoli Violenta. Gli effetti del flashback son ingombranti, la Bouchet (splendida) invece si voleva vederla di più.

Enzus79 5/07/10 18:48 - 2896 commenti

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Anche se questo genere di film diretto da un Lenzi o da un Castellari avrebbe avuto esito più positivo, questa pellicola di Margheriti non mi ha deluso totalmente. Gli inseguimenti e le scazzottate per Napoli sono girate ottimamente e gli attori sono tutti bravi. I De Angelis non si smentiscono.

Stefania 24/10/10 03:25 - 1599 commenti

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Ombra nera che vede ombre rosse, Yul Brynner è un effetto speciale! Tratti esotici (e sarebbe un italo americano?), sguardo minaccioso, look total-black, aderisce talmente all'iconografia del killer che, come mette piede a Napoli, tutti lo sgamano. E tutti gli stanno addosso: rivali, polizia, un aspirante allievo, una ballerina che si innamora di lui... ciascuno avrà la sua soddisfazione! Ottime le sequenze d'azione (la sparatoria al concerto rock, quella nella metro), bella la scena degli specchi del balletto nel night. Napoli fa chiasso e colore, protagonisti monodimensionali ma calzanti.
MEMORABILE: L'agguato notturno nella villa di Gargiulo. I flash back in rosso.

Il Dandi 24/01/11 12:30 - 1917 commenti

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Non certo inguardabile, ma nemmeno memorabile. Inutilmente prolisso e complicato (cfr. il prologo da guinnes dei primati, che vede arrivare i titoli di testa solo dopo quasi un quarto d'ora), compiaciuto nei continui flashback, non riesce a stupire né ad avvincere limitandosi a intrattenere (il che non è poco). Balsam si ripete con la consueta efficacia (ma è il suo personaggio ad avere poco mordente), Ranieri non sarà il massimo ma fa folk, mentre Yul Brynner è proprio catatonico (il migliore del mazzo, manco a dirlo, è Sbragia).
MEMORABILE: L'omicidio durante il concerto rock; le gambe a forbice di Barbara Bouchet nel suo balletto al night.

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Dusso 23/03/11 19:22 - 1566 commenti

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Ci mette almeno mezz'ora ad ingranare, questo film di Margheriti comunque diretto molto bene. Yul Brynner sorride davvero un po'troppo, c'è qualche assurdità qua e là... Giacomo Furia di cognome fa Cannavale. Un film gradevole ma nel genere c'è di meglio.

Nicola81 14/06/11 15:24 - 2857 commenti

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Nonostante la sceneggiatura rimanga ben presto a corto di idee, Margheriti, alla sua unica incursione nel genere, supera complessivamente la prova, dirigendo con mano sicura un piacevole poliziesco dal ritmo sostenuto e dalle buone sequenze action e di inseguimento, condendo il tutto con un tocco di folklore partenopeo e con una love-story un po' fuori registro. Ranieri non molto in parte ma ottimi Brynner e Balsam, divina la Bouchet, Sbragia ha un ruolo troppo scarno. Bella fotografia di Sergio D'Offizi e discrete musiche dei De Angelis. ***
MEMORABILE: I flashback in rosso; l'inseguimento che ha il suo epilogo al cimitero; lo spogliarello della Bouchet.

Herrkinski 13/03/12 00:14 - 8112 commenti

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Non male questo excursus del buon Margheriti nel territorio di confine tra poliziottesco e noir; una storia che pare un po' strizzare l'occhio al Professione assassino di Winner, che guarda caso aveva anche alcune scene ambientate in Campania, la cui capitale è qui vera protagonista della vicenda (nonostante qualche ripresa a NY). Proprio Napoli e i suoi scorci danno un tocco particolare al film, che comunque è ben girato e interpretato, con un granitico Brinner e i giovani Bouchet e Ranieri. Svariate sequenze degne di nota per un buon lavoro.

B. Legnani 22/03/12 01:56 - 5532 commenti

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Assai deludente (*½). Al di là di una sceneggiatura non soddisfacente, con snodi di incredibile inverosimiglianza, è anche poco curato: basti pensare nel lungo incipit all'ippodromo di Agnano, ove la sigaretta di Ranieri continua ad allungarsi... Il napoletano è stritolato da un cast (Brynner, Balsam, Sbragia, Bouchet) di professionisti, che s'impegnano solo quanto basta, ma ciò basta a massacrarlo. In più, ogni volta che Ranieri cerca di fare il disinvolto, appare ancor più impacciato, e ogni volta che s'atteggia a simpatico diviene urticante.

Fauno 12/05/12 11:19 - 2212 commenti

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Non è male, anche perché gli ammazzamenti sono spietati al punto giusto e l'avere trapiantato nel cast un'icona come Yul Brinner a casa nostra e a fianco di un Ranieri giovane, ma tutt'altro che spaesato, si rivela un esperimento riuscito. Trama che lascia un po' a desiderare, ma gli inseguimenti sono di discreto livello in una Napoli con tutto il suo folklore e le sue consuetudini, in primis quella di dare l'allarme strillando sui balconi e di lanciar giù dalla finestra ciò che non serve la notte di Capodanno. Significativo che lo spieghi la Bouchet...
MEMORABILE: La prima scena è straordinaria, ma anche l'ultima non è male.

Trivex 2/07/12 13:29 - 1744 commenti

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Nero e d'azione, anche se personalmente l'ho visto più noir (in particolare per il finale). Se ci focalizziamo sulla storia, troviamo uno spunto interessante nella figura dello "scugnizzu cresciutello", interpretata dal Ranieri. Il killer a riposo è un po' stereotipato, ma quando finisce di pescare pesci e si mette a caccia di uomini fa il suo effetto. C'è pure un siparietto poliziottesco, fatto anche abbastanza bene, mentre le musiche dei De Angelis sono, come sempre, adeguatissime al film. Margheriti dimostra di saperci fare nella tecnica e merita ***.
MEMORABILE: Il destino finale, al funerale.

Giùan 18/05/13 07:33 - 4559 commenti

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Anomalo gangster movie dalla bruciante partenza sincopata (l’ippodromo, il concerto, la presentazione del killer Marciani sul molo di Brooklyn), a cui paga poi pegno un intreccio dagli sviluppi abbastanza scontati (per quanto condotti con una certa implacabilità). Margheriti cuce col suo grande mestiere una pellicola dall’adrenalinico impianto visivo (nell’ottima scelta delle location son da registrare anche il mercato ittico e la metro), mentre poco coinvolgente appaiono la caratterizzazione dei personaggi e le dinamiche tra loro intercorrenti.
MEMORABILE: L’inseguimento e gli omicidi in metrò; I flashback di Brynner; Lo strip della Bouchet.

Motorship 2/04/14 17:32 - 585 commenti

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Non male questo gangster movie diretto con mano sicura e brio dal buon Margheriti. Un film piuttosto vivace (anche se inizialmente non può sembrare tale), ricco di azione, con un ritmo abbastanza sostenuto e tante scene di inseguimento nelle vie partenopee girate con maestria. Solo la sceneggiatura presenta qualche ingenuità di troppo. Yul Brinner, seppur con qualche limite, è adatto alla parte, mentre sorprende la credibilità di un giovane Massimo Ranieri nella parte del killer. Ottimo anche Balsam e stupenda la Bouchet. Molto gradevole.
MEMORABILE: Lo strip della Bouchet; I flashback di Brinner; L'omicidio al concerto rock.

Saintgifts 10/04/14 16:36 - 4098 commenti

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Yul Brynner, Martin Balsam, Barbara Bouchet e un quasi imberbe Massimo Ranieri: solo questo crea un certo interesse; se poi lo si pone in una riconoscibilissima Napoli, allora la visione diventa d'obbligo. Il giudizio alla fine non è troppo positivo e la parte migliore sembra proprio quella spettacolare, degli inseguimenti e di tutto il lavoro degli stuntman. Il resto è piuttosto piatto con caratteristiche risapute e convenzionali, ancorchè per niente approfondite; i personaggi si limitano a una stanca sufficienza e la regia non si impone.

Rigoletto 11/04/14 11:47 - 1786 commenti

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Film interessante, non brutto ma nemmeno completamente riuscito. Tutto sommato, comunque, del tempo speso bene, se non altro per vedere Brynner nel contesto criminale nostrano. Circondato da caratteristi di sicuro valore e dalla bellezza della Bouchet, l'ex-Ramesse se la cava bene; gli si riconosce il piglio del leader, che pure non è gridato e vederlo tirare su il giovane Ranieri (l'unico, forse, un tantino fuori posto) ispira simpatia. Finale un po' gettato alle ortiche.

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Myvincent 11/09/14 22:23 - 3741 commenti

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Strana coppia questa: uno scugnizzo come Massimo Ranieri e una star hollywoodiana come Yul Brynner, alle prese con una storia di mafia che unisce tangenzialmente Napoli con New York. La regia è diligentemente curata nei dettagli, sostenuta dall'innegabile esperienza di Margheriti che però in questo genere "malavitoso" non sembra disegnare con la usuale incisività a cui eravamo abituati. Piatto in alcuni punti, si lascia comunque guardare senza tante difficoltà.

Jdelarge 25/02/15 18:17 - 1000 commenti

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Il poliziesco non è certamente genere in cui sia facile far emergere doti visive particolari e per questo Margheriti, noto per la sue grandi qualità di visionario, ne esce con le "ossa rotte". Il risultato finale è scarso, proprio perché la povera trama non è sorretta da picchi registici rilevanti. In alcune sequenze, però, Margheriti prova a uscire dagli schemi, anche se in maniera troppo timida. Buono il cast in generale, magnifica Barbara Bouchet.

Faggi 25/05/18 12:41 - 1549 commenti

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Margheriti alle prese con il genere criminale: risultati non eccezionali. Inverosimiglianze e schematismi sono sparsi qua e là, tra sceneggiatura, personaggi e passaggi chiave (finale compreso, purtroppo). L'insieme incuriosisce frammentariamente, ovvero per singoli segmenti (dove emergono il mestiere registico e l'appropriata atmosfera di genere). Yul Brynner convince il giusto, Massimo Ranieri non convince affatto, Barbara Bouchet si applica quanto basta (bella la sequenza del suo spogliarello). Buona e ben usata la musica dei De Angelis.

Rufus68 15/12/18 22:46 - 3842 commenti

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Non malaccio, nonostante un ottimo caratterista un po' emarginato (Balsam) e un giovane attore fuori parte (Ranieri, inadatto a dar corpo al giovane allievo che poi diviene giustiziere). Con la Bouchet che ripete stancamente sé stessa, solo Brynner, pur incredibile come mafioso, incide nel ruolo; a decidere per la vedibilità è, però, il puro accumulo di luoghi comuni (inseguimenti, sparatorie...) che confortano gradevolmente lo spettatore.

Alex75 2/01/20 19:14 - 880 commenti

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Incursione di Margheriti nel noir, più interessante dal punto di vista tecnico - soprattutto per l’artificio dei flashback in rosso e per le riprese degli inseguimenti nel caotico traffico napoletano - che da quello della trama, piuttosto convenzionale e non del tutto convincente. Cast di respiro internazionale, con un autorevole Brynner e un energico Balsam che sovrastano un Ranieri volenteroso ma in un ruolo a lui poco adatto. Ottima colonna sonora.
MEMORABILE: I morti nella metro; I nudi della Bouchet; I tre fondamentali: la preparazione, lo sparo e la fuga; L’inseguimento con conclusione al cimitero.

Pinhead80 27/10/20 20:27 - 4760 commenti

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Uno spietato serial killer viene ingaggiato per uccidere un grosso esponente della camorra che in passato gli ha ucciso il fratello. Viaggerà da New York sino a Napoli per mettere in atto la sua vendetta. In mezzo a un cast di tutto rispetto troviamo a sorpresa Massimo Ranieri, che fa del suo meglio ma che non riesce a convincere a sufficienza. La bellissima Napoli fa da sfondo a una storia molto semplice e telefonata che si dimentica subito facilmente. Margheriti si conferma regista solido e porta a casa il film senza fare troppa fatica. Bella la colonna sonora dei De Angelis.

Keyser3 23/04/21 22:58 - 444 commenti

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Incursione noir per Margheriti, a metà strada fra Michael Winner e il Di Leo minore. Tutto sommato un prodotto senza acuti ma dignitoso, con un cast di tutto rispetto nel quale spiccano professionisti quali il freddo Yul Brynner e Martin Balsam, commissario come per Damiani. Certi snodi sono un po' forzati (l'amore improvviso fra Brynner e la Bouchet) e Ranieri, seppur giochi in casa, non è esattamente del mestiere, ma la vicenda è sufficientemente coinvolgente. Ambientazione napoletana pittoresca, ma senza calcare troppo la mano.
MEMORABILE: L'attacco nel bar a Brynner sventato... dalla tarantella! (momento involontariamente comico).

Caesars 24/10/22 14:48 - 3790 commenti

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Il lavoro di Margheriti delude assai, anche se il regista riesce a confezionarlo con la consueta professionalità. La sceneggiatura non convince e presenta numerose inverosimiglianze. Ad aggravare le cose ci pensa un Massimo Ranieri completamente fuori parte, risultando il meno credibile dei killer della mala, e letteralmente scomparendo di fianco agli attori che lo contornano. Film vedibile, per gli amanti di un certo tipo di cinema nostrano, ma che non convince.

Yari 20/02/23 19:55 - 49 commenti

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Peter Marciani (Brynner) è un killer che si trasferisce da New York a Napoli per cercare colui che organizzò l'attentato a lui e suo fratello. Peter si era salvato riportando una ferita agli occhi (e avrà gravi problemi alla vista), il fratello era rimasto ucciso. Antonio Margheriti ci regala un thriller ottimo, con risvolti poliziotteschi considerate le innumerevoli scene d'inseguimenti di automobili. Non mancano scontri a fuoco tra poliziotti, gangster, cecchini, avvocati killer e commissari determinati (un bravo Balsam). Solita parte da delinquente per Sal Borgese.
MEMORABILE: Lo spogliarello della Bouchet.

Manfrin 2/09/23 14:59 - 392 commenti

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Robusto poliziesco di buona fattura che vede coinvolto un Brynner qui meno glaciale del solito, in cerca di vendetta, e un Ranieri scugnizzo tuttofare nonché suo giovane allievo. Presenti le consuete sparatorie e i morti ammazzati così come gli oggi improbabiili inseguimenti in auto nel centro di Napoli. La Bouchet è in buona evidenza ma non solo perché risulta essere l'unico personaggio femminile. Solida interpretazione del sempre bravo Balsam.

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  • Discussione Fauno • 14/05/12 22:50
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Se non è chiaro neanche adesso allora vuol dire che nel secondo post ho parlato Burundi o dialetto Maori, e questo non mi garba, perchè allora è inutile neanche che risponda.

    Se l'ho fatto è perchè avevo finito le 550 battute e non potevo cancellare alcuna componente del mio commento,in quanto imprescindibile proprio per dare un commento chiaro ed esauriente.

    Se il mio intervento non è stato gradito non so che fare: non è censurabile, nessuno è obbligato a leggerlo, come non sono obbligato io a leggere i commenti altrui, soprattutto prima di stendere il mio. In più anche ultimamente ho riferito ad uno degli utenti più rappresentativi del sito che sono sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento, ma aggiungo che la stessa disponibilità vale anche per TUTTI GLI ALTRI.

    Non aggiungo altro. Alla prossima pecca.

    FAUNO
  • Discussione Zender • 15/05/12 09:02
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Allora, cominciamo col dire che non è che solo perché altri possono fare a meno di leggere si può scrivere ogni cosa, mi pare sia ovvio... Non è che qui ognuno scrive per sè e basta e può scrivere tutto quel che vuole solo utilizzando il principio del se uno non vuole non legge.

    Altrimenti ognuno qui si mette a scrivere cose del tutto insensate fregandosene tanto poi semmai spiegherà nel forum: avremmo un bell'insieme di commenti inutili che non voglion dir nulla con rimandi impliciti a un forum che nessuno legge... Bel risultato.

    Io non ho mai detto che il tuo intervento non è stato gradito, ho solo detto che le cose vanno spiegate nel punto in cui se ne parla. Non si può scrivere una cosa pensando che uno vada a leggersi un altro pezzo della stessa cosa (senza la quale l'altra è incomprensibile) in un'altra parte del sito. Non funziona così. Siccome non costa nulla spiegare a cosa ci si riferisce quando si parla, lo si faccia. Grazie.

    Quanto all'essere disponibile per ogni chiarimento va benissimo, ma certo non si può pretendere di avere lo stesso atteggiamento dagli altri. Proprio per questo è bene scrivere quanto più chiaro possibile e senza riferimenti "esterni" al commento.
  • Discussione Fauno • 15/05/12 12:28
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Per la terza volta lo ripeto, e qui dovrò proprio cambiar lingua: non avevo più spazi nel commento per spiegare che la Bouchet proprio in quel periodo si era sposata con un napoletano e quindi anche nella vita reale probabilmente sapeva che esisteva la tradizione di lanciare dalla finestra ciò che non serviva l'ultimo dell'anno. Quindi significativo che lo dica lei. Punto.

    Se il primo post non era molto chiaro il secondo lo era. E quello che ho fatto non era una cosa insensata nè un peccato capitale. L'unica cosa che non era chiara era solo "...quella frase" nel primo post. Se succederà ancora allora potrai dire che la mia è un'abitudine.

    Io ho sempre considerato la discussione anche un supplemento per poter ampliare quel che non si riesce a dire in 550 battute.
    Per di più se c'è una cosa per la quale credo di non aver mai peccato è proprio la chiarezza, e per quel che riguarda gli altri, non ho mai preteso nè chiarezza nè disponibilità, pur riconoscendola in chi l'ha data. Starò attento che la cosa non si ripeta, ma stavolta non ho proprio nessuna colpa...E per me è chiusa lì.
    Cordialmente. FAUNO.
  • Discussione Zender • 15/05/12 13:33
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ma guarda che l'ho capito, Fauno, è inutile ripeterlo: non ci stavi coi caratteri, ok. Di norma, se uno non ci sta a spiegare cambia frase e sceglie di scrivere altro, ma non è questo il punto. Il mio appunto era riferito al tuo PRIMO post qui sopra, che cominciava con "...significativo che quella frase l'abbia spiegata la Bouchet".

    Bastava scrivere in cima al post: "in riferimento alla mia ultima frase nel commento, e cioè Significativo che lo spieghi la Bouchet... e qui cominciavi a scrivere quello che hai scritto. Non avrei avuto nulla da dire.
    Quello che non va bene è il non scrivere nulla all'inizio del post dando per scontato che ci si riferisca al tuo commento (che peraltro doveva ancora uscire). Solo questo. Tutto il resto andava bene e anzi trovo giusto ampliare nella generale il proprio commento.
    A volte io approfitto di certe stuazioni per dare indicazioni generali, visto che non sei l'unico che comincia i post dando per scontato cose che chi legge non sa, ed è brutto trovarsi a leggere frasi che mancano di una prima parte. Non mi pare davvero di aver fatto niente di strano...
  • Homevideo Xtron • 8/07/12 11:29
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd Cinekult ha una durata di 1h31m25s

    Ultima modifica: 8/07/12 11:49 da Zender
  • Curiosità Zender • 1/09/13 18:07
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Neapolis • 29/10/15 17:07
    Call center Davinotti - 3080 interventi
    Segnalo una incongruenza nella sceneggiatura di questo film. Nella parte iniziale del film viene descritto un summit che si tiene nella villa di Gennaro Gallo. Successivamente Yul Brynner, dopo aver ricevuto a New york l'incarico da parte della mafia di uccidere Gallo, appena arrivato a Napoli va invece stranamente a eseguire degli scatti fotografici alla villa che poi si rivelerà essere quella di Gargiulo.(cfr. post in verificate dal 14 al 16 ottobre 2015). Ora che Gennaro Gallo si nascondesse nella villa di Gargiulo, proprio per scappare a lui, viene rivelato a Yul da uno dei banditi nella scena del cimitero che avviene nella parte centrale del film (cfr. post in verificate del 20 ottobre 2015) . Come faceva allora Yul all'inizio del film a prevedere che Gallo si sarebbe nascosto proprio nella villa di Gargiulo dove in effetti nel finale lo ammazzerà? Ho pensato a un errore di montaggio del film in quanto molto verosimilmente la scena degli scatti fotografici andava inserita dopo la scena del cimitero.
    Ultima modifica: 11/11/15 22:05 da Neapolis
  • Curiosità Neapolis • 11/11/15 18:23
    Call center Davinotti - 3080 interventi
    La partita del Napoli che il commissario (Martin Balsam) guarda alla televisione è, come ha precisato Fedemelis dopo che avevo trovato un range di 5 partite possibili, la partita Napoli-L.R.Vicenza 2-0 del 20-10-1974, 3° giornata del campionato '74/'75. Gol di Massa in sforbiciata su colpo di testa di Braglia. Tra gli altri giocatori si riconosce Juliano e tra i protagonisti dell'incontro vengono nominati dalla voce di Nando Martellini i giocatori La Palma e Savoldi. Ecco la descrizione che ne dava al tempo il quotidiano "La Stampa":

    Al 16° segna in acrobazia, al limite del gioco pericoloso, Massa. Clerici, sulla sinistra, evita Berni e centra; la palla attraversa tutta l'area di porta, altissima e giunge a Braglia, appostato sul lato opposto. L'ala azzurra tocca di testa per Massa, che si aggiusta il pallone con il petto e poi, con un'acrobatica girata, manda alle spalle di Bardin.


    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images55/collar4.jpg[/img]
  • Musiche Alex75 • 8/01/20 18:59
    Call center Davinotti - 709 interventi
    "The shadow of the killer", tema principale del film (G. & M. De Angelis).

    https://www.youtube.com/watch?v=dV5cFlzLp1Q
  • Homevideo Buiomega71 • 11/09/20 20:50
    Consigliere - 25999 interventi
    In blu ray per la tedesca Film Art, con audio italiano, dal 23/10/2020

    ?http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/28027-Blu-Ray-Con-la-rabbia-agli-occhi-Limited-Edition-1000-pcs-23-10-Con-la-rabbia-agli-occhi?__lang=it-IT???