Emma. - Film (2020)

A differenza di altre eroine dei romanzi di Jane Austen, Emma non è solo graziosa ed intelligente ma anche molto ricca e quindi può permettersi il lusso di progettare i matrimoni altrui senza preoccuparsi del proprio, anche se l'uomo ideale si trova a portata di mano... Ritratto di una impicciona presuntuosa, salvata solo dalla propria ingenuità, a cui presta il delizioso volto Taylor-Koy affiancata da un cast in parte, compreso l'inossibaile Nighy. Film curato negli arredi, nei costumi e nelle ambientazioni, ma forse solo i fan della scrittrice potranno apprezzare tanto spirito old-british.

Più vivace nel primo tempo, ma tutta l'opera è allietata dalla presenza in scena della Taylor Joy (e di altri bravi attori), dalla meraviglia tecnica di fotografia e arredi, da una regia che, seppur non brilli per originalità, ricerca comunque l'eleganza e si pone al servizio della storia. Degno di nota anche il sonoro. Con aspettative alte o serie si può rimanere delusi; meglio considerarlo invece come la raffigurazione di un'Albione meno algida del solito e più incline al frivolo e al colorato.

Nuova trasposizione del romanzo di Jane Austen, uno dei più fortunati dell’autrice. La messa in scena è decisamente sfarzosa ed elegante, punteggiata da una colonna sonora deliziosa anche se a tratti un po’ invadente. Anche la scelta degli interpreti è vincente, con la Taylor Joy sempre più eclettica e una prova più che buona di tutti gli interpreti. In alcuni momenti prevale la leziositá sul contenuto ma nel complesso si tratta di una pellicola godibile. 

Bisognerebbe fare due distinzioni: da un lato il talento degli interpreti (in primis Taylor-Joy, perfetta nel ruolo così british) e l'estrema accuratezza (troppa, forse?) di ambientazioni, costumi e fotografia (impeccabili), dall'altro la sceneggiatura che, francamente, non ha molti guizzi e a tratti risulta persino soporifera. Un lavoro forbito, insomma, che rischia lo scivolone nel manierismo quasi maniacale per l'estrema ricercatezza dei particolari che, va detto, è certamente un godimento visivo ma odora di finzione. Del resto, senza, sarebbe risultato un film poco interessante.

Come spesso accade con prodotti di questo genere, ci troviamo davanti a una pellicola ben realizzata, ben interpretata e con buone intuizioni registiche; però, stringi stringi, non è che abbia molto da dire. Come vada a finire la faccenda è già chiaro dopo pochissimi minuti, ma il problema maggiore è che si riempiono più di 120' con accadimenti che non riescono a interessare. D'altro canto, bisogna dare atto che alcune situazioni sono svolte in maniera "leggera" e portano a sorridere, aiutando così ad arrivare fino a fine pellicola in modo indolore.