Aldo, Giovanni & Giacomo: Tel chi el telùn - Spettacolo teatrale (1999)

Visto dal vivo nel tendone del No Limits Hall a Milano. Se da un lato la simpatia del trio e di Marina Massironi è decisamente innegabile, lo spettacolo soffre di una certa lungaggine verso la fine, nei dialoghi insistiti dei tre con la loro spalla storica. Detto questo, la scena degli animali al parco è la migliore e i filmati iniziali "live" risultano più interessanti (anche perché la sorpresa di vederli uscire dallo schermo è stata grande). Ah e non dimentichiamo Pdor: il tormentone è stato ripetuto per mesi...

Trasposizione filmata di uno spettacolo (di grande successo) del celebre trio, Tel chi el telùn è indubbiamente gradevole a causa dell'innata simpatia dei tre attori e della Massironi loro storica "spalla". Bisogna tuttavia ammettere che rispetto ai primi storici spettacoli (e alle prime opere cinematografiche) di Aldo Giovanni e Giacomo è innegabile un certo calo di ispirazione, verificabile attraverso situazioni non più originali e in alcune lungaggini di troppo. Non memorabile ma gradevole.

Non male. Anche se episodi come quello dei dottori sono forse un po' troppo lunghi, lo spettacolo è come al solito un calderone pieno di comicità. Oltre al famosissimo Pdor figlio di Kemer, da citare senza dubbio l'ottimo episodio del viaggio in auto a Pizzo Calabro disseminato di curve, incidenti e animali uccisi per la strada da Giovanni! Del finale esistono due versioni: una in dvd e l'altra televisiva. Ottimo il cast.

Non è sempre vero che nel più ci sta il meno: a volte la distanza breve è quella vincente, e d'altronde il racconto, se non addirittura l'aforisma, non sono forme d'arte? I numeri degli indubbiamente dotati AG&G, irresistibili nel compatto formato televisisvo, diventano pallosissimi nell'esibizione "teatrale", cui mancano ritmo, omogeneità, freschezza. Nuoce anche l'inflazione galoppante del trio. Evitabile senza rimorsi.

Molto divertente. Ci sono momenti di noia, qualche sketch è gia visto, ma nel complesso si ride eccome. Memorabili le gag con Pdor (figlio di Kmer), il viaggio in auto e soprattutto i poliziotti (Busto Garolfo Cops!). Il meno riuscito è forse quello dei dottori. Va detto che il Trio ha fatto di meglio, ma anche questo non è male: unico neo, l'inflazione subita per i continui passaggi televisivi.

Magari non la migliore opera del trio, ma comunque un discreto spettacolo. I pregi e i difetti loro appartenenti ci son tutti: poca volgarità ma un po' di ripetitività. Alcuni sketch sono entrati a buon diritto nell'immaginario italico (Ptdor, la bellissima scenetta con Giovanni che sta al volante di un auto immaginaria) e buono è anche l'intervento di Paolo Hendel. Qualche risata, molto divertimento, per un'altra riuscita opera di un bravo gruppo di comici. Aspetto tecnico nella media.

Spettacolo teatrale di Aldo, Giovanni e Giacomo che vive di alti e bassi: l'episodio del viaggio è meraviglioso, 20 minuti di comicità allo stato puro; i due sketch dei "Busto Garolfo cops" sono un grande esempio di comicità; per il resto qualche trovata ripetitiva (vedi l'episodio del controllore poi ripreso in Tre uomini e una gamba) e poco altro. Chiaro, in uno spettacolo così prolisso non può far ridere tutto...

I tre comici tornano al cinema portando in scena un loro spettacolo teatrale. Scelta azzeccatissima perché è proprio li (tranne il grande esordio di Tre uomini e una gamba) che il trio dà il meglio. Tutti i siparietti sono divertentissimi a partire dal mitico Pdor fino ad arrivare ai poliziotti di Busto Garolfo. Bravissima la Massironi a sostenere il trio mettendoci un tocco di comicità femminile che non guasta mai. E' sempre un piacere rivederlo in televisione.

Per chi è affezionato al trio, è un classico da non perdere. Le battute a volte pagano una certa autoreferenzialità, ma le risate davvero non mancano. Gli sketch di Pdor, del corso di lingue e del viaggio in macchina sono fenomenali. Non male anche i poliziotti (lo stemma fa sbellicare!), mentre quello meno riuscito è forse quello dei medici, complice anche la lunghezza. Il pregio dello spettacolo è che tutti e tre riescono a essere protagonisti in egual misura, dividendosi bene i ruoli. Ottimi anche la Massironi e i vari ospiti. Imperdibile!

La seconda visione in tv conferma i ricordi: complessivamente notevole con punte da primato nel "pallinaggio". I momenti storti ci sono ma sono pochi e io preferisco ricordare quelli che fanno ridere per davvero come il viaggio in auto dopo la peperonata, con parentesi cattive (gli investimenti), ma il loro umorismo non è sempre "buonista"; e poi i "dottori" al lavoro, con la mitica battuta "Eh.. vengono già qui con la diagnosi"; o i guerrieri al cospetto della "divinità", con l'enfasi dei nomi che fa sbellicare. Uno spettacolo da vedere e conservare.

Alcuni dei migliori sketch del trio si trovano qui: i poliziotti e i medici (riproposti anche nel "The Best" del 2016) ma soprattutto il viaggio in auto con la Subaru Baracca. È il loro momento di massimo splendore, che culminerà con Chiedimi se sono felice, dopodiché sarà un lento, inesorabile declino. Qui invece si ride ancora di gusto, anche quando le soluzioni sono semplici (le ombre cinesi) o le gag un po' prolisse (Pdor figlio di Kmer). Brava la Massironi, che chiude lo show parodiando tediose poesie (la rimpiangeremo non poco).