Operazione Desert Storm - Film (1994)

Farsa militaresca made in USA che vede protagonista una coppia di giovani smidollati licenziati di fresco dal negozio di elettronica dove lavoravano. Dei due il dominante è Bones Conway (Shore), con il timido Andy Dick (Kaufman) nel ruolo dello sfigato cogli occhiali che segue l'amico senza mai riuscire a convincerlo di nulla. E' infatti Bones a decidere anche per lui di farsi ingaggiare come riservisti dell'esercito americano: un sacco di soldi per non fare nulla, sembrerebbe. Ovviamente non è così e i tre soggettisti, insieme ai cinque sceneggiatori (!), si preparano alla suddivisione classica: prima parte dedicata all'addestramento e seconda in missione a protezione del Ciad, minacciato di invasione...Leggi tutto dalla Libia di Gheddafi. Una guerra in realtà chiusa da sette anni (ancor meno c'entra l'operazione Desert Storm scelta per il titolo italiano), ma poco importa agli autori cui serve solo un pretesto per portare i nostri sul campo di battaglia e fargli passare qualche avventura nel deserto africano in attesa del finale che non potrà che essere consolatorio e di gloria per i due “eroi”. Nulla di nuovo sotto il sole (cocente), con gag perlopiù scialbe e un protagonista (Kaufman fa chiaramente da spalla) meno insopportabile senza i folti ricci delle prime scene ma ugualmente inefficace per il ruolo richiesto. Durante l'addestramento finisce vittima del solito istruttore “di ferro” - in questo caso una bella donna di colore (Whitfield) che gli fa abbassare le ali e lo punisce a colpi di flessioni senza sosta - quindi parte per il Ciad senza riuscire a consumare in tempo con la sua fidanzata (l'avvenente Fabiana Udenio). La specializzazione dei nostri due amici è quella di purificare l'acqua (vengono volgarmente definiti acquaioli), scelta inizialmente perché ritenuta in grado di garantirge loro tranquillità e nessuno spostamento, ma se la guerra è in Africa... Lì i due finiscono preda di nonnismo da parte dei “regolari” guidati dal sergente Stern (Morales) e vittime del pragmatismo feroce del maggiore Williams (LaFleur). Ma intanto fanno comunella con altri due soldati, destinati ad accompagnarli nell'avventura desertica: sono il maschiaccio Christine (Petty) e il panofobico Fred (Grier), spaventato da qualsiasi cosa e – parrebbe – lontanissimo dal carattere del fiero soldato americano. Conway invece è un tenero sbruffone, il prototipo del bravo ragazzo senza gran voglia di far bene ma sufficientemente intraprendente da cavarsela quando serve, un personaggio che in commedie così è assai comune e poco aggiunge al divertimento. Come ci si può immaginare dopo la prima mezz'ora tutto scorre, infatti, tra gag il più delle volte deprimenti (del tipo Fred che urla gridando “Ho uno scorpione sulla schiena!”, Bones che lo calma dicendogli di smetterla d'inventarsi le cose e lui che girandosi soddisfatto e felice ne fa cadere uno), i soliti miraggi, i serpenti e una guerra all'acqua di rose senza una sola vittima, con sparatorie inoffensive e il finale eroico. Una spruzzata di buon rock qua e là (ZZ Top, Live, Thorogood...), dialoghi elementari, una timida love story con Lori Petty, imbarazzo nell'uso delle armi (il bazooka imbracciato al contrario) e persino un sequel all'orizzonte...

Chiudi