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MMJ Davinotti jr
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Le prime scene, con lo scafo della grande nave fantasma ripreso dal basso mentre fende le onde, sembra subito centrare il clima giusto. Lo stacco all'interno di un affollato transatlantico che naviga nei pressi marca le differenze e ci riporta alla vita da crociera, con gli ospiti e il comandante (George Kennedy) intenti a spassarsela tra balli in maschera e cene di lusso. Quando avviene l'impatto tra le due navi (anche se la prima viaggia di giorno e l'altra di notte) i due mondi contrapposti si fondono e i sei-sette superstiti del transatlantico saliranno a bordo della nave deserta convinti di essere in salvo. Mal gliene incoglie, perché a bardo non trovano nessuno e tutto ciò...Leggi tutto che è conservato nelle cabina fa pensare che si tratti di un'imbarcazione nazista abbandonata da tempo. Chi è allora che ha fatto scendere la scaletta, che fa partire i vecchi grammofoni e gracchia in tedesco dagli altoparlanti? Fosse solo questo, poi. Il vero problema è che il comandante del transatlantico pare posseduto e che alcune trappole si rivelano mortali. Il regista Alvin Rakoff viene dalla televisione, e anche in questo DEATH SHIP infatti sembra di stare in un poco pregnante tv-movie scandito da ritmi non esattamente trascinanti. L'idea della nave nazista stregata affascina indubbiamente, e l'atmosfera poteva pure essere quella giusta. Pur tuttavia, anche a causa di un cast modesto (l'altra "star" oltre a Kennedy è Richard Crenna), I'insieme stenta a decollare lasciando il film nel limbo delle promesse non mantenute, con alcune buone trovate mescolate in una sceneggiatura troppo piatta. Finale delirante in netto crescendo.
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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- Grande esempio di cinema:
Buiomega71 - Davvero notevole!:
Rebis - Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro, Rambo90, Claudius, Noodles - Non male, dopotutto:
Tomastich, Lupoprezzo, Galbo, Herrkinski, Pumpkh75, Gabigol, Anthonyvm - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Homesick, Aal, Myvincent, Magerehein, Cerveza - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying, Rufus68, Rigoletto
Buon horror Anni Ottanta ambientato nella claustrofobica nave fantasma nazista, che fa in modo di provocare naufragi per potersi cibare dei superstiti. George Kennedy protagonista è molto bravo, cast di caratteristi (cito la compianta Kate Reid); l'atmosfera claustrofobica funziona benissimo, si crea un'aria inquietante. Da vedere.
Riparato su una nave spuntata dalla nebbia, un gruppo di naufraghi si rende conto che la stessa è deserta; dopo un iniziale rasserenamento la comitiva si rende conto d'essere finita su un vascello (nazista) fantasma. La storia alla base del film (Spider Baby, di Jack Hill) non è affatto malvagia, ma lo sviluppo cinematografico soffre di una sceneggiatura banale e di una realizzazione penosa. Nonostante gli attori ce la mettano tutta, e nonostante le "morti accidentali" si susseguano con cadenza progressivamente spericolata, la visione -costantemente- è pervasa da un senso di noia sfiancante...
Inizia come un normale catastrofico e finisce per essere una piacevole sorpresa: crudo nei momenti d'azione (la doccia sanguinosa, la fossa con gli scheletri), più piatto nello svolgimento vero e proprio. George Kennedy, dopo averlo visto a far sempre il buono negli Airport, non si riesce a prenderlo sul serio. Arbeit...
Terrificante e angosciante horror marinaro. La putrida imbarcazione nazista che sperona transatlantici è un coacervo di mostruosità andata in necrosi, tra vasche ricolme di scheletri, camere di tortura con cadaveri decomposti e denti estirpati, disturbanti filmati di campi di concentramento, corpi di soldati in celle frigorifere, la voce del führer che rimbomba tra le cabine marcescenti e melmose, docce che sprizzano sangue, possessioni e una costante puzza di marciume. Nick Mancuso che cade in una vasca ricolma di scheletri anticipa Poltergeist e Phenomena e resta negli incubi.
MEMORABILE: "Su questa nave devono essere successe delle cose mostruose"; La scaletta di salvataggio che invita a salire; Gli oblò incrostati che "spiano".
Alvin Rakoff dirige in maniera raffazzonata e sconcertante e la prima parte del film oltre che noiosa è anche inguardabile. Ma quando la terribile nave diviene l'assoluta protagonista (con i suoi corridoi tetri, la sala macchine, i rumori), la pellicola guadagna una certa corposità e le morti si susseguono in maniera soddisfacente, con scene degne di nota (il cinema con le ossessive immagini naziste, la doccia di sangue, la cella frigorifera, la stanza delle torture). Insipido e mal diretto il cast (con un George Kennedy decisamente alla frutta).
Tutto sommato un discreto b-movie prodotto all'alba degli anni '80. L'idea di partenza della nave-mostro è abbastanza originale anche se non totalmente inedita. Il regista è piuttosto abile e costruire la tensione ed ha una certa capacità "visionaria". Il cast è composto da discreti mestieranti e qualche buona professionalità come George Kennedy.
L'idea della nave fantasma è vecchia come il mondo, ma questa reinterpretazione, nonostante una prima parte che gira un po' a vuoto, ha un suo perché. L'atmosfera sulfurea e funerea della nave è di sicura presa; il cast lavora bene, su tutti un Kennedy misantropo e spiritato; ma a travolgere è l'ultima parte, con 10 minuti di follia addirittura memorabili, che da soli valgono la visione del film. Si poteva lavorare meglio sul ritmo, ma la maggior parte dei B-movies anni '70/inizio '80 erano così; chi vi è abituato, lo troverà un horror godibile.
MEMORABILE: "Ma lei, cosa vuole ottenere?!" "L'eternità Marshall. L'eternità"; Il delirio tra filmini nazisti, cadaveri putrefatti e fosse piene di scheletri.
Intrigante horror anni '80: l'ambientazione è bella quanto inquietante, fra cabine deserte e cadaveri in decomposizione. Buono il cast in cui spicca il duello fra i grandi George Kennedy e Richard Crenna. Un po' lento all'inizio, ma quando ingrana crea una tensione che non dispiacerà ai fan del genere. Da vedere.
A metà tra Fog e L'occhio nel triangolo, naviga a vista con la sua cupissima nave, imponente e inquietante nel suo immobile incedere. Gli spazi sono tutti desolanti, angusti e gli attori si muovono dentro come in un labirinto d’oblio. Da ricordare il villain George Kennedy, malvagio e sadicamente amaro come il fiele. Restano alcuni passaggi a vuoto e alcune soluzioni di sceneggiatura poco convincenti, ma a me è piaciuto non poco.
Rivisto dopo anni questo horror claustrofobico mantiene intatta la sua carica. Per essere un b-movie contiene diverse idee riuscite (una per tutte la nave nazista) anche se l'idea di base mi ha ricordato Ballata macabra, va comunque detto che il film di Rakoff (autore anche del sottovalutato Città in fiamme) riesce bene nel suo intento (quello di far paura) Buono il cast, soprattutto Crenna e la Reid.
MEMORABILE: La doccia e il finale aperte.
Alvin Rakoff HA DIRETTO ANCHE...
Il vecchio mito del vascello fantasma si rinnova attingendo al repertorio di case stregate e possessioni (fantasmi nazisti, non meno pericolosi dei classici demoni) e di motori letali dotati di vita propria; un intreccio quindi prevedibile, che si eleva dalla piattezza con qualche buona scena ad effetto, ma più che altro affidandosi alla nave stessa e all'aura misteriosa, minacciosa e malefica che la circonda. Kennedy e Crenna ai loro minimi storici: soprattutto il secondo, reso pressoché indistinguibile da un mestierante televisivo qualsiasi.
MEMORABILE: Il proiettore che continua a mostrare immagini anche dopo essere stato distrutto.
Sarà per la presenza di George Kennedy (ormai groggy), ma alcune marachelle della nave fantasma nazista mi hanno ricordato gag de La pallottola spuntata. Film televisivo piatto come una sogliola, con dialoghi loffi e tensione sotto i tacchi. A parte Crenna, tutti gli attori si acconciano al tedio generale. Mocciosi insopportabili. Qualcosina da salvare: il tema portante di Ivor Slaney e i deliziosi inserti da Everything is rhythm, film di Goulding del 1936.
Se dopo 5 minuti ci si può rendere conto che sono stati risuscitati fantasmi nazisti, allora qualcosa non torna... o torna troppo alla svelta. Così, se il lato "morale" è salvo, il resto - tolto il senso di claustrofobia, davvero azzeccato - è praticamente da buttare (a cominciare dal duo Kennedy-Crenna, che mi aveva spinto alla visione e che, a conti fatti, si rivela più che deludente). Pessima la sceneggiatura, con voragini tali da far pensare che il regista abbia tagliuzzato qua e là per poi ricucire senza una vera logica. Affondato.
Film che vive di intriganti premesse e promesse mancate: gli angusti interni della nave non perdono il confronto con la presenza scenica della stessa che salpa minacciosa sull'oceano, ma il motore trainante della storia - simpatico parallelismo con alcune sequenze - andava approfondito con soluzioni di sceneggiatura meno scolastiche; anche perché la mancanza di guizzi impedisce al film di mascherare qualche sbracamento di troppo nel finale. Forse, con il materiale a disposizione, si poteva fare di più.
Buon horror che vive di qualche ottimo momento genuinamente orrorifico, visto l'anno di uscita del film. Riuscita la rappresentazione della nave, oscura e minacciosa, un sepolcro di ruggine galleggiante. Recitazione abbastanza latitante, con un George Kennedy più legnoso di quanto il ruolo non richiedesse e in definitiva pessima scelta. Trama esile che stiracchia un soggetto francamente un po' ridicolo, cioè quello della nave nazista posseduta dallo spirito di un fu capitano del Terzo Reich. Tutto sommato ancora vedibile e con buone atmosfere.
Una nave fantasma vive di vita autonoma, ferma nel suo passato prossimo pieno di orrori di una guerra fa e a farne le spese sono i malcapitati di turno che ci incappano. Modesto horror ship-movie che raduna due vecchie glorie del cinema che fu non riuscendo però ad andare oltre la suspense di qualche minuto, sommando qua e là qualche scena riuscita. La nave solca sovrana dentro a un mare di noia e prevedibilità.
Horror marittimo che sopravvive nella memoria dello spettatore grazie a una manciata di elementi di innegabile valenza terrifica (la doccia di sangue, la stanza delle torture, il bagno insieme ai cadaveri ante-Phenomena). La stessa nave nazista, lugubre controparte galleggiante dell'Overlook Hotel (specie per come possiede George Kennedy), rugginosa e coperta di ragnatele, è una "villain" ben congegnata. Peccato che il film sia lentissimo e mai inquietante quanto vorrebbe (complici anche le musiche troppo irruente). Impacchettato come fright film televisivo poteva funzionare meglio.
MEMORABILE: Il proiettore è rotto ma il filmino di Hitler non si ferma; Le "urla" dei cadaveri mummificati; Schiacciamento fra ingranaggi (ripreso in Ghost ship).
Mantiene poco di quel che promette. Le premesse per far bene c'erano tutte; una feroce nave fantasma nazista, dei sopravvissuti che vi cercano riparo ignari del pericolo... Eppure, forse anche per ragioni di budget, piuttosto che approfondire l'aspetto "diabolico-meccanico" della nave (comunque poco coerente; perché ostacolare l'accesso a bordo di potenziali prede?) si preferisce un raffazzonato ripiego à la Shining, senza ovviamente eguagliarne i risultati. Tanti momenti di stanca, qualche sequenza poco comprensibile (la caramella)... insomma, una delusione.
MEMORABILE: Il telegrafo di macchina, in tedesco ma tradotto alla lettera dall'inglese (quindi con diversi errori); Il proiettore inarrestabile.
Sembrava all'inizio peggio, invece il buon Alvin Rakoff realizza un horror onestissimo e soprattutto originale, in cui a seminare terrore è una nave nazista. Il regista sparge per tutto il film diversi momenti inquietanti dosandoli in maniera sapiente, senza indugiare su particolari che potevano far scadere il tutto verso il ridicolo. Non mancano i momenti di stanca e non sempre la tensione è presente. Cast non eccezionale, con un fiacco George Kennedy. Eppure è un film che avrebbe molto da insegnare a certi horror moderni. Da riscoprire.
Solca gli oceani per speronare navi da crociera. Non un bastimento infestato, ma un intero campo di sterminio galleggiante, su cui l'orrore nazista non ha mai avuto fine. Rakoff riesce a dare vita e credibilità a questo incubo semovente di proporzioni titaniche senza ricorrere a modellini: prima lavora di dettagli e atmosfere spettrali - pistoni implacabili, oblò arrugginiti, corridoi deserti - per poi sprofondarci senza reticenza in un maelstrom allucinante e marcescente che lascia sbigottiti. Gran lavoro di stuntman, ma chi ci mette la faccia prende la cosa molto sul serio.
MEMORABILE: Lo schermo squarciato su cui scorrono ininterrotti i filmati del Terzo Reich; La doccia di sangue; Gran pesca di cadaveri dal fondo della nave.
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Film di propaganda anti-nazista fuori tempo massimo inscenata su una nave da tortura assetata di sangue condita da tutto l'immaginario associabile al III Reich. Visto il periodo storico si poteva osare una più contestuale nave russa (da sempre altra grande ossessione dei "buoni"), ma probabilmente i sovietici erano ancora troppo vivi per essere credibili come spettri; meglio andare sull’usato sicuro estraendo un filone fantasmatico dal nazismo. Film povero di idee che tenta spaventare agitando fittizi babau plasmati caricaturando ogni tipo di cliché riferito ai cattivoni tedeschi.
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- Ghost ship e Death ship....
I due film, a parte una locandina fotocopia e il comune titolo italiano, non hanno molto da spartire.
- La nave fantasma è stato ispirato da una storia di Jack Hill: Spider Baby.
- Per fortuna che c'è Buio o dovevano inventarlo
Mi approprio di queste parole per affermare, a sostegno delle medesime, che, con tutto il rispetto (e senza offesa) per ogni altro amico della congrega davinottiana, Buio è una delle mie luci splendenti all'interno di questo meraviglioso sito!
E, a tal proposito, chiedo proprio a Buio quando abbia visto l'ultima volta questo film, se per caso in televisione o in altre media-allocazioni... - Ti ringrazio delle tue belle parole amico mio! Non credo mi meritare tanto, ci sono davinottici molto più "esperti" e in gamba di me (la mia è viscerale passione, e queste cose mi vengono, diciamo, naturali).
Di quello di Beck ho la vhs Warner, ma so che tu intendi quello di Rakoff, che non solo ho visto 16 volte e resta uno dei miei cult (ancor oggi mi resta difficile sopportare Mancuso che casca in una vasca con acque nere e marciscenti zeppe di scheletri, la cabina delle torture con denti umani e corpi devastati e le immagini dei Lager proiettati a tutto schermo, mentre la voce del Fuhrer rimboba per le marce cabine maleodoranti di morte), ho una vecchia registrazione (anno 1988) da Telecity Italia 7. In tv non passa più da secoli.
Resta uno dei film davvero terrificanti e angoscianti che abbia mai visto in vita mia (in alcune scene ho avvertito vero disagio e anche un pò di malessere)
Purtroppo , questo gioiello, non uscì mai in vhs da noi, e si attende ancora un edizione in dvd.Ultima modifica: 16/05/14 21:56 da Buiomega71 - Buiomega71 ebbe a dire:
Ti ringrazio delle tue belle parole amico mio! Non credo mi meritare tanto, ci sono davinottici molto più "esperti" e in gamba di me (la mia è viscerale passione, e queste cose mi vengono, diciamo, naturali).
Di quello di Beck ho la vhs Warner, ma so che tu intendi quello di Rakoff, che non solo ho visto 16 volte e resta uno dei miei cult (ancor oggi mi resta difficile sopportare Mancuso che casca in una vasca con acque nere e marciscenti zeppe di scheletri, la cabina delle torture con denti umani e corpi devastati e le immagini dei Lager proiettati a tutto schermo, mentre la voce del Fuhrer rimboba per le marce cabine maleodoranti di morte), ho una vecchia registrazione (anno 1988) da Telecity Italia 7. In tv non passa più da secoli.
Purtroppo , questo gioiello, non uscì mai in vhs da noi, e si attende ancora un edizione in dvd.
Eh già, anch'io ricordo quel passaggio tv...
Grazie mille per la risposta e, credimi, per me i complimenti li vali e li varrai sempre tutti!
Ciaoooo - Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (domenica 15 luglio 1984) di La nave fantasma:
- Il vecchio film che i naufraghi possono gustare sulla nave fantasma è Everything is rhythm, di Alfred J. Goulding (1936).
I deliziosi spezzoni mostrano una performance di Harry Roy and His Band sulle note di Make some music, con ballerini e girls in miniatura.
- QUALCHE ERRORE DI TRADUZIONE:
In questo particolare del telegrafo di macchina della nave fantasma tratto dal film, le scritte in tedesco sono parzialmente errate (qui è possibile vedere un autentico telegrafo di macchina tedesco):
* "Achteraus" (=a poppa) dovrebbe essere "Zurück" (indietro);
* I comandi "Bleiben bei" e "Beendet mit maschinen" sono tradotti alla lettera dagli anglosassoni "Stand by" e "Ended with machines"; le diciture corrette avrebbero dovuto essere "Ganz langsam" (=massima lentezza) oppure "Achtung" (attenzione), e "Maschinen klar" (macchine spente);
* Il comando "Essen" (=mangiare) e le tre voci sottostanti (davanti-fermo-a poppa) generalmente non esistono, in questo tipo di apparecchiature.
[img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/naffa.jpg[/img] - Undying qui sopra e nel suo commento scrive che il film di Rakoff sarebbe ispirato ad una storia di Jack Hill: Spider Baby (senza citare la fonte). Francamente, avendoli visti entrambi, non trovo nulla che accomuni i due titoli. Jack Hill è invece uno degli sceneggiatori di La nave fantasma.Ultima modifica: 22/08/23 08:00 da Zender
