Il segreto di Budda - Film (1962)

Un giornalista francese a Hong Kong si trova invischiato in una vicenda di spionaggio con un banda locale interessata a un microfilm nelle sue mani. Storia di belle donne, spie e gente malintenzionata per un classico eurospy di serie B. Il nostro agente 007 dei poveri Klausjürgen Wussow, noto ai più come futuro (1985) professor Brinkmann de La clinica della Foresta Nera, pare a proprio agio nel ruolo. Il film scorre veloce e la location hongkonghese vintage assume un valore aggiunto, se vista con gli occhi di oggi. Pellicola di vecchio stampo.

Spy story italo-tedesca dall'ambientazione orientale la cui trama si svolge attorno al solito microfilm che passa di mano in mano lasciandosi dietro una scia di cadaveri. Siamo di fronte al classico film di genere estremamente derivativo che non presenta grossi motivi di interesse a parte le splendide e suggestive location di una Hong Kong che non c'è più. Buono l'apporto del cast internazionale, in cui le donne fanno una figura migliore dei maschietti. Nonostante tutto mantiene un ritmo piuttosto vivace che potrebbe rendere la visione non dispiacevole agli appassionati del genere.

Il solito microfilm segretissimo divide i buoni dai cattivi senza cuore, ma per fortuna c'è un giornalista inglese in trasferta ad Hong Kong a rimettere le carte in ordine. Spy-story di serie B, si avvale della presenza di tre donne (tutte simili tra di loro) e alcuni scorci marini e desertici cinesi da cartolina. Il forzuto Brad Harris, sempre in pantaloncini e calzettoni, entra in azione solo sul finire e saranno scintille. Peccato per alcuni passaggi scenici, così statici e assurdi da sembrare paradossali.