The dark - Film (2005)

The dark

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Horror manierato che cerca maldestramente di recuperare un po' di folklore celtico partendo dal romanzo "Sheep" di Simon Maginn (sceneggiato da Stephen Massicotte) e ambientando la storia tra la brughiera e le alte scogliere gallesi (per le riprese si è ricorso all’Isola di Man). In realtà, eliminato il coté celtico, spogliato il film dell'ottima fotografia, ci resta una storiella debole debole di una madre in ambasce (Maria Bello) per la figlia scomparsa in mare. Il marito (Sean Bean) la consola come può, ma lei crede che la figlia sia viva e ritrova, in uno scantinato, una bimbetta nuova nuova che dovrebbe essere morta già da tempo, stando...Leggi tutto alle cronache. C'è di mezzo una strana setta di suicidi gettatisi sempre dalla stessa scogliera (e d'altronde il film da lì non se ne stacca mai) e qualche tortura operata sugli innocenti. Se consideriamo che Maria Bello non fa altro che gridare incessantemente "Sarah, Sarah" cercando indizi nella cantina della casetta in cui vive il marito, che Sean Bean la coccola e la rimprovera dandogli apertamente della mezza pazza, che le situazioni si ripetono e il ritmo è blando, avremo l'idea di ciò che ci si deve aspettare: un horror fiacco, debole, che non ha un solo guizzo capace di spaventare. Nell'indagine (e nella protagonista) può ricordare THE RING, ma qui c'è molta più staticità e molta meno passione. Ed è un peccato, perché poi il regista John Fawcett (quello del sopravvalutato GINGER SNAPS) dimostra di saper gestire bene le location e di maneggiare abilmente la cinepresa. Almeno fin quando non si fa troppo prendere la mano come nell'ultima mezz'ora: montaggio isterico, stacchi, colori virati....

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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Undying 16/04/07 23:12 - 3807 commenti

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C'è qualcosa di malinconico, di decadente e triste nell'ambientazione sull'isola dove lo sterminio delle pecore viene eseguito con un modus operandi che tiene legato al passato un fantasma alla ricerca della giustizia. L'atmosfera macabra, accentuata dal sibilare del vento e dal rumore dell'acqua, si riflette negli occhi di una bravissima Maria Bello e nello sconforto dell'altrettanto valido Sean Bean. Raffinata ghost story d'altri tempi, che è piombata sugli schermi (forzatamente oltraggiata dall'inserimento di scene splatter) anacronisticamente.

Magnetti 23/07/07 10:16 - 1103 commenti

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E' un horror che fa poca paura The dark ma lo salvo per le strepitose location e per il fascino della leggenda celtica evocata (sebbene non proprio originale, si vedano Pet Sematary e Zeder in merito al ritorno dal mondo dei morti). E' colto in pieno e con maestria il fascino uggioso e potente delle lande e delle scogliere britanniche. Ho trovato molto inquietante la scena in cui le pecore si buttano dalla scogliera come spinte da una forza malefica. Finale confuso (forse per mancanza di idee) ma a suo modo coinvolgente. Non male, dopotutto.

Puppigallo 7/02/08 15:22 - 5279 commenti

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Titolo indubbiamente azzeccato, visto che di buio ce n’è in quantità; e non solo per la mancanza di luce: anche se questo è più un buio dell’anima, della mente, più nero e profondo (i sogni premonitori della madre). L’ambientazione è giusta, tensione e angoscia, seppur a sprazzi, sono presenti, gli attori sono piuttosto convincenti e la sceneggiatura, nonostante qualche scricchiolio, regge fino alla fine. Il risultato quindi non è male, anche se la ragazzina ricorda la Samara di The Ring e, le stesse pecore, riportano ai cavalli del famoso horror.
MEMORABILE: La protagonista: “Scusi, lei parla il gallese?”. E l’anziana: “Solo per dar fastidio agli inglesi”. Occhio all’uso che fa il pastore del raschietto.

Homesick 15/02/08 09:57 - 5737 commenti

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Horror confuso, illogico e incoerente, che si fonda sul complesso di Elettra e sul riciclaggio di immagini e situazioni prelevate da altri noti film, in primis la bambina maledetta e la “catena di S. Antonio” soprannaturale di The Ring. Il peggior difetto, oltre al deficit di tensione e alle scarse capacità di attori statici e fuori parte, è non aver saputo sfruttare al meglio il fascino del villaggio gallese, risollevando così le sorti di un film modesto e noioso.

Mascherato 27/05/08 00:53 - 583 commenti

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Dopo aver visto "The Dark", probabilmente non riuscirete a dormire. Se così fosse, non provate a contare le pecore. Non hanno mai fatto così paura. Chi ha avuto modo di vedere il precedente lavoro cinematografico di John Fawcett, Ginger Snaps, sa che preferisce fare sul serio. Nel senso che non segue la moda della rilettura ironica dell'horror. "The Dark" sfrutta il paesaggio, vanta delle sequenze decisamente perturbanti (il suicidio del gregge) ed un unhappy end che lascia il segno.

Brainiac 13/01/09 19:32 - 1083 commenti

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Ripetitivo e mesto horror; anzi, chiamarlo così è un complimento. Certo, le ambientazioni sono suggestive, ma come qualsiasi documentario ritragga questi splendidi luoghi. Il tema centrale, la figlia scomparsa, la ricerca della suddetta ragazzina, le apparizioni fantasmatiche della medesima, sono quanto di più risaputo nelle ghost stories. E in più, il tutto è raccontato senza una sola disattesa delle dinamiche del genere. Inutile.
MEMORABILE: Le inquietanti pecore (?!)

Aal 9/10/09 16:29 - 321 commenti

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Bel gotico moderno ricco di atmosfera e magnifici scenari. Per una volta il ritmo non è forsennato, la trama è mediamente elaborata ed avvincente, gli attori girano tutti per il verso giusto. Si pesca a piene mani dalla vasta cinematografia di argomento simile ma il tutto è condotto con mano sicura e attenta: non si può chiedere molto di più ad un film di genere. Il finale è pesantemente debitore di The Others mentre l'intera vicenda ha punti di contatto con la parte "isolana" di The Ring.

Gestarsh99 13/08/10 13:01 - 1395 commenti

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Paurosamente simile in più punti al Silent Hill di Gans. Elementi in comune: anno di uscita, il precipizio, la bambina scomparsa, la mamma che va alla sua ricerca con l'aiuto del padre, la coesistenza di due realtà parallele, la ragazzina demoniaca che scappa senza mai farsi prendere, la maledizione dal passato, il finale beffardamente disperato. Il problema è stabilire chi ha plagiato chi (?). Un film inutilmente contorto e sconclusionato, con pallosi rimandi a Nakata e Shyamalan. Le location suggestive alla Wicker Man meritavano molto di più.

Myvincent 22/01/11 22:14 - 3743 commenti

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Ottima iterpretazione di Maria Bello per questo film che è un viaggio verso il raccapricciante mondo degli inferi, supportato da un'angosciante storia di suicidio collettivo e varie formule per far tornare in vita i morti. La trama è un po' complessa, ma le scene aggiungono qualità ad un prodotto di una certa levatura, dove i sussulti improvvisi non mancano e sino all'ultimo. Tenete desta l'attenzione...

Max92 5/01/12 10:48 - 104 commenti

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Uno degli horror visivamente e stilisticamente più raffinati degli ultimi anni, diretto da un John Fawcett in ottima forma, che compie un significativo balzo in avanti rispetto al precedente, sopravvalutato Ginger snaps. Le location mozzafiato dell'isola di Man, esaltate anche dalla splendida fotografia di Christian Sebaldt, sono meravigliose, anche se il film risente di due grandi difetti: gli attori che, anche se bravini, sono di un'antipatia inusitata (soprattutto Maria Bello e Sophie Stuckey) e l'assurdo finale, incomprensibile e patetico.
MEMORABILE: I titoli di testa, inquietanti e bellissimi allo stesso tempo.

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Rebis 23/10/13 19:13 - 2339 commenti

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Horror vecchia scuola che tesorizza un'ambientazione di grande suggestione e centralizza le implicazioni psicologiche generate dal senso di colpa materno: non è una ghost story in senso stretto (c'è qualcosa di genuinamente fulciano) e il concetto di liminarità che lo sostanzia può lasciare interdetto lo spettatore estemporaneo. L'aspetto emotivo rischia di occupare più spazio di quanto sia richiesto a un film di genere: in questo senso la sterzata finale riporta le cose in regola. Fawcett è accurato ma eccede con gli "zoom acustici"; molto, comunque, è dato dalla credibilità degli interpreti.

Rambo90 11/11/14 03:09 - 7701 commenti

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Horror tutto giocato sull'angoscia e la paura, senza molto sangue né troppe sequenze a effetto. Peccato che la trama, di per sè abbastanza interessante, si perda poco a poco in un insieme di scene troppo confuse e alla lunga noiose. L'estenuante ricerca della protagonista, convinta di poter far tornare la figlia dal mondo dei morti, finisce inoltre nel più prevedibile dei modi, con una lunga sequenza onirica finale girata piuttosto male. Brava la Bello, adeguato Bean. Peccato perché l'atmosfera c'era, ma non appassiona.

Minitina80 14/07/15 10:03 - 2984 commenti

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Un horror privo di cadute di stile o grossi vuoti narrativi, ma al contempo sprovvisto del guizzo capace di fargli compiere il salto definitivo. Resta tutto troppo sommesso e legato al canonico e non ha nulla per sorprendere o cogliere di sorpresa lo spettatore, se non qualche richiamo alla mitologia gallese. Anche gli attori non hanno grosso mordente e non trasmettono alcun pathos. Da vedere, ma senza grosse aspettative.
MEMORABILE: Il suicidio delle pecore.

Rufus68 10/07/17 21:45 - 3844 commenti

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L'idea di partenza non è male, ma affoga (è il caso di dirlo) in una regia e in una sceneggiatura davvero poco perspicue. E la confusione in un film horror, purtroppo, se non è accompagnata almeno da eccentricità o da sangue a ettolitri genera l'irrefrenabile nemico di ogni apprezzamento: lo sbadiglio. Consueti effettacci sonori. Sempre graziosa Maria Bello, anonimo il resto del cast. Colpevolmente ignorato il fascino delle location.

Il ferrini 15/09/19 08:45 - 2360 commenti

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Frullatore di genere che deve molto a Samara ma anche anche al cimitero di King. Niente di nuovo dunque, comprese le proverbiali pecore che si gettano dal burrone (qui letteralmente) e una trama che a un certo punto è talmente astrusa che vale tutto. Ciò detto è sicuramente apprezzabile l'intensa prova della Bello così come le location. Bean invece, pur con tutta la buona volontà, ha un personaggio insalvabile. Peccato perché le premesse erano intriganti.

Lupus73 26/04/20 15:00 - 1496 commenti

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Una madre accompagna la figlia da suo padre (Bean) in Galles. Scogliere a picco sul mare e verdissimi pascoli tipici dei luogo, con un sinistro cottage all'inglese. Entra in gioco la mitologia gaelica (Annwn: l'aldilà), un predicatore col suo gregge fatto suicidare in massa. Confezione tra '90 e 2000, sceneggiatura che rimane nella media fino agli ultimi 15 minuti, che sono da brivido, con un montaggio delirante; pellicola scura e verdognola (per le scene da limbo), colpi di scena da ghost-story con ambiguità tra vivi e fantasmi. Molta atmosfera.

Siska80 3/09/20 16:54 - 3804 commenti

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Bel film con un cast convincente e suggestive location gallesi che preferisce la suspense alle scene splatter. The orphanage, uscito nelle sale due anni dopo, gli deve molto, a partire dall'intreccio (un figlio svanisce apparentemente nel nulla e la madre è disposta a scendere a qualsiasi compromesso pur di ritrovarlo), ma il finale spiazzante opera un completo ribaltamento di prospettiva, lasciando lo spettatore con l'amaro in bocca.
MEMORABILE: Le pecore suicide.
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  • Curiosità Undying • 11/10/09 05:49
    Risorse umane - 7574 interventi
    Similitudini dettate da coincidenze?

    The Dark, peraltro un bel film, sembra presentare punti di contatto, con il film di Baino, che vanno oltre al semplice manifesto del film.

  • Discussione Magnetti • 17/12/09 12:06
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Undying ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
    Similitudini dettate da coincidenze?

    The Dark, peraltro un bel film, sembra presentare punti di contatto, con il film di Baino, che vanno oltre al semplice manifesto del film.


    Interessante e arguta segnalazione per un film che, rivisto ieri, sto pensando se e come "su-pallinare".
    Ultima modifica: 18/12/09 07:59 da Zender
  • Discussione Undying • 18/12/09 02:40
    Risorse umane - 7574 interventi
    Magnetti ebbe a dire:
    Interessante e arguta segnalazione per un film che, rivisto ieri, sto pensando se e come "su-pallinare".

    Grazie: in effetti non è tra i peggiori horror del periodo.
    Mi fa piacere sapere che hai rivisto il tuo parere...
    Ultima modifica: 18/12/09 08:00 da Zender
  • Discussione Zender • 18/12/09 08:02
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Non tradire la prima impressione Magnetti: è quella che conta. Calma Undying, ha detto SE e come su-pallinare :) Non è ancora detto che Magnetti consumi l'affronto :)
  • Discussione Magnetti • 18/12/09 10:16
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Si parla di mezzo pallino Zender... Mi riservo comunque il "su-pallinamento" dopo averlo rivisto integralmente (in effetti ieri lo ho rivisto a spezzoni).
    Ultima modifica: 18/12/09 10:17 da Magnetti
  • Discussione Zender • 18/12/09 12:47
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Sì, poi bisogna distinguere tra supallinemanto e sufreccia: il supallino non comporta necessariamente la sufreccia. Se cioè il tuo voto fosse 2, diciamo, il supallino ti terrebbe nell'ambito dell'uguale. Se invece il tuo voto di partenza fosse un 2 e mezzo, il supallinamento a 3 porterebbe come conseguenza la temibile sufreccia :)
  • Discussione Gestarsh99 • 4/09/20 21:13
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    @ Siska80

    Ciao. Ho visto che hai commentato a ruota The dark e Silent Hill: è una pura coincidenza o anche tu hai notato alcuni elementi similari che accomunano le due pellicole?

    SPOILER SPOILER SPOILER

    E non sono pochi, sempre che me li ricordi tutti:

    * la bambina scomparsa nel nulla,
    * la presenza del precipizio,
    * la mamma che inizia la disperata ricerca con l'aiuto del padre,
    * le due dimensioni parallele su cui scorrono le rispettive trame,
    * l'oscura ragazzina demoniaca che non si fa mai acchiappare,
    * la maledizione che ricollega a eventi del passato,
    * l'epilogo disperato,
    * Sean Bean che interpreta il padre (naturale o adottivo) della bambina in entrambi i film (e questa è pesante come prova, eheh).

    SPOILER SPOILER SPOILER 


    P.S. Le due opere risultano essere uscite in Italia ambedue nell'estate 2006, a distanza di due settimane l'una dall'altra; ma a livello internazionale The dark risale in realtà al 2005, quindi l'"imputato a processo" resterebbe Silent Hill.
    Sempre che non si voglia parlare del videogioco del '99 da cui è tratto quest'ultimo, il che genererebbe un loop della serie "è nato prima l'uovo o la gallina?"...
    Ultima modifica: 4/09/20 21:21 da Gestarsh99
  • Discussione Siska80 • 5/09/20 11:44
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    @ Siska80

    Ciao. Ho visto che hai commentato a ruota The dark e Silent Hill: è una pura coincidenza o anche tu hai notato alcuni elementi similari che accomunano le due pellicole?

    SPOILER SPOILER SPOILER

    E non sono pochi, sempre che me li ricordi tutti:

    * la bambina scomparsa nel nulla,
    * la presenza del precipizio,
    * la mamma che inizia la disperata ricerca con l'aiuto del padre,
    * le due dimensioni parallele su cui scorrono le rispettive trame,
    * l'oscura ragazzina demoniaca che non si fa mai acchiappare,
    * la maledizione che ricollega a eventi del passato,
    * l'epilogo disperato,
    * Sean Bean che interpreta il padre (naturale o adottivo) della bambina in entrambi i film (e questa è pesante come prova, eheh).

    SPOILER SPOILER SPOILER 


    P.S. Le due opere risultano essere uscite in Italia ambedue nell'estate 2006, a distanza di due settimane l'una dall'altra; ma a livello internazionale The dark risale in realtà al 2005, quindi l'"imputato a processo" resterebbe Silent Hill.
    Sempre che non si voglia parlare del videogioco del '99 da cui è tratto quest'ultimo, il che genererebbe un loop della serie "è nato prima l'uovo o la gallina?"...
    No, non è una coincidenza però, leggendo tutte analogie che giustamente hai postato, mi sono chiesta se entrambi i film (nel caso di Silent Hill dovremmo risalire al videogioco) non si ispirino al romanzo The sheep di Simon Marginn del 1994.

  • Discussione Gestarsh99 • 5/09/20 20:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Siska80 ebbe a dire:
    No, non è una coincidenza però, leggendo tutte analogie che giustamente hai postato, mi sono chiesta se entrambi i film (nel caso di Silent Hill dovremmo risalire al videogioco) non si ispirino al romanzo The sheep di Simon Marginn del 1994.


    Probabilissimo.
    The dark prende proprio spunto da quel romanzo, e visti gli elementi ricorrenti, è lecito supporre che anche il progetto Silent Hill (videogame + film) ci abbia messo le mani dentro pescando elementi di ispirazione (assieme ad altri spunti tratti dal romanzo kinghiano La nebbia, del 1980, e dall'horror psicologico di Brad Anderson Session 9, del 2001, tanto per citarne alcuni).

    Ultima modifica: 5/09/20 20:28 da Gestarsh99