Silenzio... si spara! - Film (1955)

Di fasulla ambientazione africana (Mozambico, per la precisione), un noir tipicamente fifties che vede protagonista assoluto il “duro” Eddie Constantine qui nei panni di di Johnny Jordan, avventuriero in cerca di lavoro. Lo trova la sera in cui salva un ricco armatore (Saget) da un'aggressione. L'uomo, entusiasta della forza e delle capacità di Johnny, lo assume per scoprire chi ha rubato le armi che erano state imbarcate su una delle sue navi. Un lavoro da detective che Constantine svolge seguendo quelle che erano allora le regole del genere, comprese di un gran numero di calci, pugni, ribaltamenti, sparatorie, inseguimenti... e la femme fatale di turno naturalmente (anzi, più di una, perché...Leggi tutto c'è anche Lyla Rocco che fa la cuoca per l'armatore ma che l'aria di una che sta ai fornelli proprio non ce l'ha): si tratta di Gina (Britt), una ex di Johnny dal vitino di vespa e molto elegante, sposatasi con un gangster locale (Danet) ma pronta a riflirtare col protagonista non appena si presenta l'occasione elargendo sguardi ammalianti. Le location sono ben sfruttate e anche se la Puerto Negro dove i nostri dicono di essere è spostata nella realtà in Francia poco importa. Non si segnala nulla di particolare nel film, a dire il vero, uguale a mille altri se non fosse per qualche tocco ironico non disprezzabile che permette a Constantine di acquistare qualche punto in simpatia e per un finale quasi spettacolare al faro di vaga impronta hitchcockiana (anche se ciò che salta subito in mente è il posteriore LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE). Roger Saget, ripreso anche in vasca mentre fa emergere il pancione, è l'unico altro personaggio con qualche caratteristica riconducibile alla commedia, mentre i vari tirapiedi sono sostanzialmente intercambiabili, volti e corpi anonimi dotati di pistola o coltello pronti ad essere usati. Molto peggio va quando devono ricorrere ai pugni, dal momento che questi talvolta colpiscono ridicolmente a 10/15 cm dal volto lasciando l'impressione di una realizzazione assai modesta. La sequenza che si stacca dall'insieme, appositamente prolungata per suggerirne un'eventuale dimensione “cult”, è quella sul divano dove Constantine è intento ad amoreggiare con la Rocco: tra un bacio e una carezza una mano di lei scivola nascostamente sul pavimento nel tentativo di appropriarsi della pistola appoggiata lì da Johnny, ma la mano di lui si diverte a spostare l'arma più e più volte in un tacito e divertente gioco gestuale consumato baciandosi. Il finale è a sorpresa con un colpo di scena piuttosto scontato, per chi è riuscito a seguire una storia oltremodo complicata e appesantita pure nel finale da lotte e zuffe insignificanti.

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