Il progetto della strega fasulla (o Bla Witch Project) - Film (2000)

Il progetto della strega fasulla (o Bla Witch Project)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Bogus Witch Project
Anno: 2000
Genere: comico (colore)
Regia: Vari
Note: Registi: Victor Kargan, Steve Agee ("The Griffith Witch Segment"), Kelly Aluise ("The Griffith Witch Project"), Susan Johnson ("The Willie Witch Project"), Alex Mebane ("The Blair Underwood Project"), Mark Mower ("The Bel Air Witch Project"), Sammy Primero ("The Griffith Witch Project"), Alec Tuckman ("The Watts Bitch Project").

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Caotica produzione che mescola, unendoli in un film della durata di 1h25', diversi cortometraggi che fanno il verso a THE BLAIR WITCH PROJECT, successo che si presta, per la forte presenza di scene e intuizioni divenute celebri, all'operazione. Intervallati da riprese che si tuffano tra l'erba muovendosi velocemente in soggettiva accompagnate da una musica dance ritmata, i filmati si alternano a brevi break finto-pubblicitari, a incontri inaspettati nel bosco che le suddette riprese ci riservano come tappe di uno strampalato gioco dell'oca, come se ogni “casella” durante il percorso fosse rappresentata...Leggi tutto da un contributo video. L'idea viene da classici come RIDERE PER RIDERE (non mancano false pubblicità, trailer di trasmissioni tv inesistenti eccetera), ma nel bosco si incontrano anche assurdi personaggi, rapper in azione, gente vestita con maschere di carnevale, zombi e quant'altro. La “ciccia” però è rappresentata dai sei o sette cortometraggi, che spesso giocano già dal titolo con il modello di riferimento e a volte in quello si esauriscono (si veda ad esempio THE BLAIR UNDERWOOD PROJECT, nel quale la ricerca si limita al celebre attore statunitense). THE WATTS BITCH PROJECT comincia nel modo peggiore e più confuso, anche se già si capiscono le direttive comuni un po' a tutti i corti: c'è sempre un filmato recuperato che apparteneva a qualcuno che s'è perso nel bosco, proprio come capitava nel modello, e un gruppo di ragazzi (quasi sempre a corto di cervello) che parla in macchina nel buio col capellino in testa e la torcia puntata sul viso. Si recuperano insomma idee (il ragazzo faccia al muro del finale è quasi sempre uno che fa pipì), icone e gadget (i rametti incrociati a croce simbolo del film) e li si usa per distruggerli a colpi di gag che in massima parte vanno a vuoto. In THE GRIFFITH WITCH PARK PROJECT ad esempio si immagina che in un parco in città ci fosse una strega che faceva i suoi sabba al centro d'un pentagramma. Si mescola quindi un po' di tutto senza gran senso riprendendo sempre in prima persona e in bassa qualità (di tanto in tanto in bianco e nero). Nella seconda parte sono compresi i segmenti più lunghi: uno è THE BEL AIR WITCH PROJECT (anche qui il titolo è con ogni probabilità nato prima del resto), in cui si cerca senza troppa fantasia la strega di Bel Air tra le ville dei celebri personaggi che abitano nel lussuoso quartiere di Los Angeles mescolando il tutto con le solite riprese amatoriali in soggettiva; l'altro è THE WILLIE WITCH PROJECT, versione blaxploitation della solita storia, con tre ragazzi di colore che zaini in spalla se ne vanno nel bosco appendendo sugli alberi che oltrepassano un segnale con la direzione che stanno seguendo (unica idea valida). Diverte quel che accadrà, ma per il resto si punta sulla simpatia e il prendersi in giro del cast senza ottenere granché. In definitiva un'operazione che poteva anche essere simpatica e (almeno all'epoca) sfiziosa viene ahinoi condotta con troppa superficialità e svogliatamente, riunendo in un patchwork rumoroso e grezzo un po' di corti integrati da siparietti molto spesso di dubbio gusto. Il livello è basso, il divertimento quasi nullo, anche se - come sempre capita in questi casi – qualche singola trovata funziona.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/12/19 DAL DAVINOTTI
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Anthonyvm 12/10/20 15:21 - 5637 commenti

I gusti di Anthonyvm

Antologia parodistica con alcuni corti ispirati al Blair witch dell'anno prima, inframmezzati da brevi sketch a tema orrorifico (come qualità delle gag siamo dalle parti del coevo Shriek). Di sei episodi solo due si salvano: il primo ("The Watts Bitch") conta un paio di trovate divertenti e vaghi spunti di humour mockumentaristico à la This is Spinal Tap (il proiettore scambiato per una cinepresa), il sesto ("The Willie Witch"), con cast all-black, presenta un trio di simpatici caratteristi. Gli altri vanno dal dimenticabile ("The Bel Air Witch") all'atroce ("The Griffith Witch").
MEMORABILE: La terapia di gruppo degli zombi; Lo scherzo della mano nell'acido solforico; Il cameo della maschera di Ghostface di Scream; Il bigfoot nel finale.

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  • Homevideo Anthonyvm • 12/10/20 15:26
    Scrivano - 804 interventi
    Uscito nel 2005 in DVD per la Red spot.
    Formato: 1.33:1
    Audio: Italiano e Inglese (DD 2.0)
    Sottotitoli: Italiano per non udenti
    Niente extra.