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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I dubbi non vengono da Chiara Ferragni, anzi splendida ragazza dotata di sincera spontaneità issatasi su vette impensabili scalate grazie alle enormi potenzialità dei social media. Quello che poco convince è piuttosto il documentario in sé: contiene esattamente quanto ci si poteva aspettare, senza mai azzardare un briciolo di novità nell'esposizione, nella trattazione di argomenti oggi fondamentali per la comprensione del mondo in cui viviamo. Quello che in CHIARA FERRAGNI UNPOSTED si dice è quello che già chiunque s'informi sui fenomeni legati all'attualità già sa. L'analisi dell'ascesa dei social nel quotidiano dei giovani viene spiegata da chi lavora nell'ambito della moda (e non solo) ripetendo...Leggi tutto ovvietà a cui per forza di cose non è evidentemente facile sottrarsi. Perché in fondo non c'è da stupirsi né troppo da scervellarsi, sull'idea vincente che sta dietro non tanto al successo della Ferragni (una delle naturali conseguenze del fenomeno) quanto di Facebook, Instagram, Twitter e altri marchi simbolo dell'oggi; toccherebbe altrimenti affrontare temi filosofici ed evolutivi che giustamente qui non potevano trovare spazio. La rivoluzione comunicativa degli ultimi anni viene seguita di pari passo con gli step di Chiara Ferragni riassunti frammentariamente da lei stessa, che spiega come nacque il suo blog “The Blonde salad”, come fu faticoso introdursi in un mondo che le persone come lei tendeva ad allontanare per principio. Influencer, fashion blogger... i termini moderni (e tutti inglesi) per definire un'occupazione ormai non più singolare come la sua si sprecano e ne identificano la funzione di unico vero tramite tra la gente comune e la realtà apparentemente inavvicinabile dell'alta moda. Chiara è in scena dall'inizio alla fine, i meravigliosi occhi azzurri che saettano timidi fin dalle numerose riprese di lei bambina ripresa dalla madre. Una dolce Barbie un po' bamboleggiante che si mette in testa di mettere in piazza il proprio privato ad uso e consumo di chi è felice di condividere poi con lei esperienze di vita, impressioni, sensazioni, il successo. Lasciando trasparire nel contempo la forza d'animo e la risolutezza di chi non è solo apparenza come può sembrare ma legittima incarnazione del proprio tempo. Un documentario che tuttavia poco aggiunge alle parole e ai pensieri di chi è quotidianamente abituato a renderli di pubblico dominio. Corretto, montato con cura, svelto ma a lungo andare mortalmente ripetitivo; e la richiesta di matrimonio di Fedez sul palco o le riprese di lui e lei col figlio non spostano l'asse di molto. Immagini patinate, una molteplicità di abiti e di look, di sovrapposizioni grafiche e di incontri con personaggi celebri (Paris Hilton, Diane von Fürstenberg...), le session fotografiche, fugacemente il rapporto con gli haters e i followers e le testimonianze di chi in Chiara vede l'obiettivo a cui tendere. Probabilmente non era lecito chiedere di più, ma l'impressione è quella del semplice prodotto dedicato ai fan, a cui può essere sufficiente vedere Chiara e sentirne magnificare le doti da chi con lei ha lavorato e lavora. Non c'è grande differenza tra il posted e l'unposted, a ben vedere, come non può essercene tra il virtualmente reale e il realismo virtuale; e anche questo era facilmente immaginabile, dopotutto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/11/19 DAL BENEMERITO LOU POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/11/19
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Lou 2/12/19 00:01 - 1121 commenti

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Autocelebrazione della Ferragni che poco aggiunge a ciò che già si conosce del suo personaggio e del suo incredibile successo mediatico. Una confessione autobiografica che utilizza i consueti toni di apparente spontaneità e è intervallato dalle testimonianze di familiari colleghi e amici, il più delle volte banali e ripetitivi. La parte più interessante è la descrizione degli inizi della carriera da influencer, che può essere di ispirazione ma anche di monito per chi vuole mettersi in gioco nel campo dei social media.

Carlitos 10/12/19 20:56 - 43 commenti

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Il “lungometraggio” (se così si può definire) dedicato a Chiara Ferragni non è altro che un rimescolamento di cose già sentite, falsi sorrisi e moralismi e soprattutto una gigantesca pubblicità per la giovane Barbie della Milano bene (nonostante le pubblicità ce lo presentino come un ritratto della "vera" Chiara Ferragni). Anche se non trash, da evitare senza rimorsi.
MEMORABILE: I filmati di Chiara da bambina.

Gabrius79 2/01/20 22:14 - 1427 commenti

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Documentario patinatissimo che racconta la vita della influencer Chiara Ferragni attraverso immagini e interviste. È una sorta di déjà vu in quanto tante delle informazioni contenute sono state già ampiamente scritte e riferite, in questi anni. Può risultare piacevole conoscere meglio il periodo matrimoniale con Fedez, ma per il resto è di una noia mortale. Tranquillamente evitabile.

Bubobubo 2/01/20 17:26 - 1847 commenti

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Vita, ascesa e miracoli di Santa Chiara da Cremona, protettrice dei blogger e simbolo vivente (anche estetico) della rampante imprenditoria digitale contemporanea. La nascita del personaggio Chiara Ferragni è un tema piuttosto interessante, anche in relazione a una serie di problematiche para-filosofiche sull'essere e l'apparire, sull'invadente narcisismo dell'era digital e l'eterna insoddisfazione dei nostri tempi: a uscirne è, invece, una lunga e patinata storia instagrammabile, quasi mai interessante e mai rivelatrice. Peccato.
MEMORABILE: Fedez spiega perché lui e sua moglie abbiano deciso di "instagrammare" da subito il piccolo figlio Leo.

Buiomega71 19/07/20 21:14 - 2910 commenti

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Al di là dell'utilità o meno dell'operazione la Ferragni è comunque bellissima e alcuni momenti sono notevoli (Chiara che si aggira vestita di bianco per gli stanzoni con sottofondo Lakmè di Delibes che sembra un microremake di Miriam si sveglia a mezzanotte), così come la visita alla tenuta di Paris Hilton e la preparazione al matrimonio con Fedez. A volte si intravede una certa sincerità tra lussi, glamour, preparazione di servizi fotografici e certa cattiveria del mondo dei blogger. Toccanti le immagini di Chiara bambina e commovente il finale. Meno peggio di quello che sembra.
MEMORABILE: Chiara si prova i sandaletti bianchi col tacco; La Barbie nell'insalata; La dichiarazione di matrimonio di Fedez al concerto; La commozione di Chiara.

Galbo 13/10/20 08:54 - 12392 commenti

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Definito da un celebre critico qualcosa di molto simile ad un documentario di propaganda nord coreano, il documentario sulla Ferragni avrebbe l'ambizione di mettere a nudo un personaggio che nel bene e nel male è una delle possibili rappresentazioni dell'Italia di oggi. Avrebbe perché quello che ne viene fuori è un documento patinato, realizzato in modo impeccabile dal punto di vista visivo ma palesemente falso e costruito esclusivamente nell'interesse della protagonista e lontano anni luce da come la Ferragni verosimilmente è. Finto.  

Reeves 17/07/21 09:58 - 2214 commenti

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Come tutti i documentari su commissione, anche questo non sfugge alla regola della beatificazione del suo personaggio principale e proprio per questo risulta irritante il fatto che fosse nella selezione veneziana. Però è altrettanto irritante scoprire che la critica era molto prevenuta perché il soggetto non risulta simpatico. In realtà si vede che è stato svolto un bel lavoro di documentazione e di ricerca di materiali. Nuoce, come si diceva, il senso di beatificazione...

Markus 14/11/21 09:53 - 3687 commenti

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Documentario? Inchiesta? Sicuramente è un film - a dir poco autocelebrativo - della "influencer" più famosa di tutte, colei che con i social e il suo intuito ha davvero cambiato la sua vita e quella di molte persone che goffamente tentano di imitarla. Un'opera sostanzialmente inutile, che tra piagnucolii e immagini volte quasi sempre a una stucchevole morale, racconta fatti poco interessanti o quantomeno che già si conoscono. I meno giovani rimpiangeranno, ancora una volta, il caro e vecchio 900.

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  • Discussione Markus • 13/12/19 08:06
    Scrivano - 4775 interventi
    Carlitos ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    @Carlitos, in riferimento alla frase di conclusione del tuo commento "Anche se non trash, da evitare senza rimorsi."

    Pensa che questo film lo avrei visto solamente se fosse stato trash! :)
    Il titolo aveva del "potenziale" trashistico/ridanciano che anche il tuo commento ha vanificato. Peccato, speravo davvero di riderci sopra! :)



    Ahahah mi dispiace Markus ma hai sbagliato film. Questa pellicola è proprio il genere di film che odio : un immensa pubblicità, zero dialoghi, zero empatia ,zero film insomma. Quando non trovo qualcosa di interessante ritorno sul mio cimelio trash più affezionato “LA TUA PRIMA VOLTA” di Arduino Sacco, così l’anima mi ritorna in pace,


    Che sciagura, un peccato davvero. Stavolta ho preso una bella cantonata. Pensare che in genere annuso il trash da lontano, quasi come un cane da tartufo. Riguardo La tua prima volta devo assolutamente colmare. Grazie, Carlitos. :-)
  • Discussione Galbo • 13/12/19 09:01
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Per chi non ne potesse fare a meno il film è disponibile su Amazon Prime Video
  • Discussione Didda23 • 13/12/19 09:06
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Comunque in quei pochi giorni che è stato al cinema ha avuto un incasso decisamente sopra le attese dei distributori.
    Del resto il fenomeno "Ferragni"andrebbe approfondito con serietà, sminuirlo significa non capire certe dinamiche legate alla comunicazione moderna.

    Questo a prescindere dalla qualità del film.
  • Discussione Daniela • 13/12/19 09:48
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    il fenomeno "Ferragni"andrebbe approfondito con serietà, sminuirlo significa non capire certe dinamiche legate alla comunicazione moderna.

    Questo a prescindere dalla qualità del film.


    Concordo con te Didda sulla necessità di prendere sul serio il fenomeno degli influencer come la Ferragni, ma per quanto ne so questo film non costituisce nessun approfondimento sul personaggio, sulle sue tecniche di comunicazione o sul pubblico che lo segue, essendo piuttosto simile ad un lungo filmato auto-promozionale.
    E non è neppure una trashiata tale da renderlo appetibile a chi gode del "So Bad So Good" - mi metto nel numero, insieme a Markus ;o)

    Per questo non mi passa neppure per l'anticamera del cervello di vederlo.
    Ultima modifica: 13/12/19 10:02 da Daniela
  • Discussione Didda23 • 13/12/19 10:10
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Suppongo che questo sia un documentario di stampo agiografico, il mio discorso si riferiva al fenomeno degli influencer in generale.
  • Discussione Markus • 13/12/19 12:18
    Scrivano - 4775 interventi
    Francamente volevo biecamente ghignarci sopra, non fare un approfondimento sul "personaggio" (che conosco, come un po' il "fenomeno" delle graziose influencer su Instagram). Speravo anche in parti recitate dalla Ferragni ma mi sono illuso. Sono famelico di brutto cinema per le mie note serate, tutto qua. :)
  • Discussione Raremirko • 31/12/20 22:54
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Comunque in quei pochi giorni che è stato al cinema ha avuto un incasso decisamente sopra le attese dei distributori.
    Del resto il fenomeno "Ferragni"andrebbe approfondito con serietà, sminuirlo significa non capire certe dinamiche legate alla comunicazione moderna.

    Questo a prescindere dalla qualità del film.
    Bravo Didda, uno dei punti salienti è questo; come del resto dice una delle persone nel film: Chiara è il mezzo, non il contenuto.

  • Discussione Raremirko • 31/12/20 23:01
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Comunque, tra tutti, do straragione a Buio; il film, sulla scia di The september issue o Valentino - The last emperor, mi ha emozionato molto, anche nei momenti delle "pellicole di ricordi", e spesso film e protagonisti son vittima di pregiudizi superficiali.

    Fanno parte di una società digitale che il coranavirus sta solo accelerando, i quali meccanismi meriterebbero migliaia di pagine di approfondimento/riflessioni.

    Comunque un film senza dubbio notevole sia dal punto di vista visivo, che da quello musicale; la Ferragni si è dimostrata grande imprenditrice digitale di sè stessa.

    Comunque curioso il fatto che nemmeno la Ferragni stessa sappia di preciso definire bene il proprio lavoro e quoto almeno in parte il fatto che il film abbia, volontariamente o meno, fini propagandistici/pubblicitari.
  • Discussione Raremirko • 31/12/20 23:04
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Mi ha colpito la definizione, relativamente alla Ferragni, di Manifesto pubblicitario vivente.
  • Discussione Klazin • 17/04/23 16:41
    Disoccupato - 2 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Comunque, tra tutti, do straragione a Buio; il film, sulla scia di The september issue o Valentino - The last emperor, mi ha emozionato molto, anche nei momenti delle "pellicole di ricordi", e spesso film e protagonisti son vittima di pregiudizi superficiali.

    Fanno parte di una società digitale che il coranavirus sta solo accelerando, i quali meccanismi meriterebbero migliaia di pagine di approfondimento/riflessioni.

    Comunque un film senza dubbio notevole sia dal punto di vista visivo, che da quello musicale; la Ferragni si è dimostrata grande imprenditrice digitale di sè stessa.
    Al giorno d'oggi è facile farsi prendere la mano dai social media. Io, per esempio, mi sono promosso su Facebook e ha funzionato benissimo se ho contattato https://followerius.com/comprare-visualizzazioni-facebook/  subito gli esperti senza indugi. Ho trovato Visualizzazioni Facebook qui e anche voi potete saperne di più. È più che mai importante trovare una soluzione e assicurarsi che vi aiutino se avete bisogno di promozione sui social media.
    Comunque curioso il fatto che nemmeno la Ferragni stessa sappia di preciso definire bene il proprio lavoro e quoto almeno in parte il fatto che il film abbia, volontariamente o meno, fini propagandistici/pubblicitari.

    Penso che sia un po' sdolcinato