Ritorna il terzo uomo - Film (1952)

Ritorna il terzo uomo
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/11/19 DAL BENEMERITO FAUNO
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Fauno 20/11/19 14:26 - 2208 commenti

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La visione è piacevole e Welles nel ruolo di miliardario presunto suicida, con venature di un romanticismo dimenticato, è ancora più magnetico del solito, ed è un peccato che lo si veda solo nel finale. Pure Wilding nel ruolo dell'ispettore-artista Trent non demorde a indagare senza essere pedante, tanto che la sorpresa finale è credibile e tutt'altro che banale. Infine McCallum, che come connotati sembra esser servito sul piatto d'oro per fungere da colpevole, è un'altra bella trovata del regista, ma non uguaglia quella del Welles più folle che mai.
MEMORABILE: Il cordiale servito in anticipo; L'allacciatura delle scarpe; La nona buca del golf.

Myvincent 9/08/20 08:54 - 3726 commenti

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Ritorna anche la forza espressiva di Quarto potere in questo giallo all'inglese nel quale si indaga sulla morte di un ricco, stravagante, sinistro finanziere che lascia non pochi dubbi. Qui "lei, lui, l'altro" sembra arricchirsi di un ulteriore attore, quando si aprono, a sorpresa, due colpi di scena sul finire del film. La trama è decisamente macchinosa, ma il truce sguardo fisso di Orson Welles saprà mettere le cose a posto ed elevare la qualità complessiva del soggetto.

Nicola81 20/04/21 12:48 - 2840 commenti

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Nonostante la presenza di Welles (che ovviamente ruba la scena a tutti gli altri), un titolo italiano ammiccante e un tema musicale evocativo, questo Terzo uomo non ha nulla a che vedere con quello di Carol Reed. Si tratta infatti di un giallo classico in cui un giornalista vuole vederci chiaro sulla morte di un ricchissimo ed eccentrico finanziere che gli inquirenti hanno archiviato come suicidio: la soluzione riserverà due colpi di scena, il secondo dei quali decisamente imprevedibile ma che sembra dettato più dalla volontà di stupire a tutti i costi che da esigenze narrative.

Cotola 3/03/22 19:57 - 9009 commenti

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A seguito di un'inchiesta, la morte di un miliardario viene liquidata come suicidio. Ma un investigatore non ne è convinto e continua ad indagare. Bel thriller investigativo realizzato con perizia e che mantiene sempre vivo l'interesse dello spettatore grazie ad una sceneggiatura intrigante che nasconde più di una sorpresa, compreso un bel doppio colpo di scena finale. Buona anche la confezione. Ma alla fine probabilmente ciò che resta maggiormente nella memoria è Orson Welles che giganteggia, oscurando tutto e tutti nell'incarnare un mefitico personaggio.

Daniela 15/04/22 10:33 - 12621 commenti

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Quando un magnate viene rinvenuto cadavere nei pressi della sua dimora di campagna, l'inchiesta si conclude con un verdetto di omicidio, ma un giornalista detectve dilettante sospetta della vedova e del segretario del morto... Anche se l'inchiesta ufficiale si rivela troppo superficiale per essere verosimile, la trama si dipana piacevolmente e la presenza di Welles nella parte del miliardario protervo rievocato in flashback è sempre un valore aggiunto. Ingegnoso il doppio colpo di scena nel finale mentre risulta del tutto pretestuoso il richiamo al film di Reed nel titolo italiano.  

Rambo90 21/09/23 02:30 - 7675 commenti

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Giallo di impostazione classica, molto godibile nel suo semplice intreccio ma che riserva nella parte finale un paio di belle svolte. Il regista dà un buon ritmo e per i fan del genere può essere appassionante vedere come il protagonista si dedica alle indagini dimostrandosi anche simpaticamente fallibile. Valido il cast, in cui svetta Welles con naso posticcio che in pochi minuti di partecipazione ci ricorda del suo grande carisma. Buono.

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  • Discussione Daniela • 15/04/22 11:38
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Soggetto dall'omonimo romanzo giallo dello scrittore inglese E. C. Bentley pubblicato nel 1913.
    Prima di questo diretto da Wilcox, il romanzo era stato trasposto sullo schermo da due film muti nel 1920 e nel 1929.