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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Graziosa commedia che ha il torto di rivelarsi più superficiale di quanto non vorrebbe e che perde per strada la feroce efficacia esibita in alcuni memorabili duetti tra la Ardant e Auteuil in apertura per concedersi al giochino della memoria attorno al quale il film ruota. Un'agenzia francese offre infatti viaggi nel tempo su misura, ricostruzioni perfette di epoche passate pagate a caro prezzo da chi desidera potercisi tuffare per un'esperienza immersiva, in cui poter dialogare con Hemigway o altri celebri personaggi della storia. Quel che l'agenzia fa è studiare attentamente il periodo richiesto dal cliente per poterlo ricreare in ambienti teatrali pagando comparse che lo animino. Costosissimo...Leggi tutto e anche un po' difficile da credere, ma nel cinema francese degli ultimi anni è l'idea semplice e immediata a contare e LA BELLE EPOQUE non sfugge alla regola. Così Victor (Auteuil), disegnatore disoccupato da tempo, accetta il consiglio del figlio e dopo una definitiva lite con la moglie (Ardant), che peraltro lo tradisce con l'analista, chiede alla suddetta agenzia di poter rivivere i giorni del 1974 in cui conobbe in un bar di Lione una splendida ragazza. Il regista dell'operazione, Antoine (Canet), predispone come d'abitudine gli scenari attrezzando un angolo della città alla bisogna. Ricostruisce l'hotel dove Victor alloggiava e il bar, assegnando alla ragazza con cui ha una relazione, Margot (Tillier), sua collaboratrice, il compito d'impersonare la giovane che Victor conobbe. Il continuo rimpallo tra passato e presente, realtà e finzione diventa il leitmotiv trainante, con Victor che, ben conscio del fatto di trovarsi all'interno di un microcosmo costruito su misura per lui, si diverte a suggerire le frasi agli "attori" comunque costantemente collegati via auricolare con la regia per esser certi di non pronunciare frasi o concetti diversi da quelli del copione loro consegnato. Perché gli elementi per la ricostruzione esatta Victor li ha forniti attraverso disegni accompagnati da dialoghi in un perfetto storyboard da eseguire. Il filone è quello dei THE GAME e dei TRUMAN SHOW, ovvero mondi virtuali a tre dimensioni con il protagonista che vi si muove all'interno osservato da terzi. In tutto questo la Ardant, esclusa dal gioco, viene confinata a un'esistenza più anonima col risultato di perdersi un po', quando invece affiancata ad Auteuil è un vero fiume in piena, capace di rubare la scena a uno dei più grandi attori francesi di oggi. Il quale non sfigura, ci mancherebbe, ma pare sottoutilizzato, capace di liberarsi da un ruolo piuttosto stereotipato (quello del nostalgico malinconico) solo in virtù della sua grande professionalità. Meno bene va infatti a Canet, inserito senza fantasia nel personaggio del regista bizzoso, ossessionato dal suo lavoro, sgradevole con la compagna e i dipendenti, schiavo di reazioni prevedibili cui non può sottrarsi perdendo il confronto con il resto del cast. Pure con la bella Doria Tillier, sorta di Scarlett Johannson alla francese (non a caso doppiata da Domitilla D'Amico, da sempre voce della diva americana) magnetica e seducente, volitiva come si conviene a figure come la sua. Tutto infatti è studiato per girare senza intoppi e non si può dire che l'insieme non risulti gradevole. Fin troppo, nella sua programmaticità: gli manca infatti quella sincerità in grado di elevare i grandi film portandoli ad emergere. Qui ci si abbandona troppo spesso a un clima favolistico a lungo andare oltremodo zuccheroso, con un finale telefonato esageratamente consolatorio.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/11/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/05/20
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Xamini 13/11/19 01:10 - 1244 commenti

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Non è quello che ci si può aspettare dal titolo, questa commedia. Racconta piuttosto del ritornare a un momento, a quei momenti che contengono la magia, a dispetto del tempo che fugge. E lo fa in una maniera un po' particolare, tra la fantasia dell'idea di fondo e un bel comparto di dialoghi brillanti (à la francese). Protagonista un Auteuil assolutamente in palla e una serie di comprimari che funzionano bene (gustosi i duetti con la Ardant ma niente male anche la coppia Canet/Tillier) per un complesso che non travolge, ma fa sorridere e un pelo commuovere.

Digital 9/11/19 14:23 - 1257 commenti

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Disegnatore disoccupato, Victor ha la possibilità di rivivere il giorno che gli cambiò la vita: l’incontro con la sua donna. Commedia Francese diretta elegantemente, con una storia particolare che alterna finzione e realtà con grande disinvoltura in un tourbillon di emozioni. Ci si diverte, tra dialoghi ficcanti e un ritmo alacre. Il cast poi risulta di qualità a partire da un monumentale Auteuil, passando dalla dispotica Ardant e la raggiante Doria Tillier. Notevole la ricostruzione ambientale settantiana. Grande esempio di cinema.

Cotola 10/11/19 20:22 - 8998 commenti

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Gran bella commedia francese che ha nella scrittura una delle migliori frecce al suo arco: in pratica non sbaglia nulla o quasi, grazie a situazioni brillanti, agli sviluppi narrativi (non imprevedibili ma che ci stanno) in cui si mescolano magistralmente finzione e realtà ed a dei dialoghi molto belli che si rivelano sempre funzionali al narrato. Si ride, ci si diverte, ci si emoziona: non capita così spesso e non certo in modo così continuo. Notevolissima la prova di Auteuil, ma grandi anche la Ardant, Canet e la più giovane Tillier. Dulcis in fundo il sempre delizioso Arditi.
MEMORABILE: L'incontro tra Victor e la vera moglie.

Capannelle 17/11/19 14:33 - 4394 commenti

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Divertente, ben orchestrato e con punte di riflessione sui rapporti che ci legano nel mondo d'oggi e tra reale e virtuale. Auteuil porta avanti con bravura tutta la pellicola ma anche il resto del cast è in palla e ognuno trova il suo giusto spazio. Regia e sceneggiatura, entrambe di Bedos, sanno trasportarci con leggerezza e buon ritmo tra due piani temporali esplorando l'evoluzione del rapporto tra i protagonisti. Peccato solo per certe banali battutine sul sesso e qualche forzatura narrativa quando c'è in campo la Tillier.

Daniela 21/04/20 23:29 - 12606 commenti

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Il protagonista è un uomo non più giovane, già artista di talento ma incapace di vivere al suo tempo, depresso e in rotta con la moglie. Un tuffo nel 1976, al momento in cui ha incontrato l'amore della sua vita, potrà cambiare il corso delle cose? Commedia che poggia sulle salde basi di una sceneggiatura curatissima dei dettagli con dialoghi scritti in punta di penna, veicolata da un cast in gran forma guidato da uno splendido Auteuil, perfetto nel rendere i soprassalti di cuore del suo personaggio. Originale, nostalgico, capace di divertire e commuovere, un film prezioso, incantevole.
MEMORABILE: "Ma chi credi di essere? Dio?" "Sono uno sceneggiatore!"

Didda23 24/04/20 16:43 - 2424 commenti

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Un'opera deliziosa e imprescindibile, soprattutto per gli appassionati del genere. Una sceneggiatura scritta alla perfezione regala dialoghi brillanti e mai banali con costruzioni narrative molto originali che mischiano realtà e fantasia, passato e presente in un tourbillon di emozioni che spaziano dalla malinconia alla speranza. Il registro è magico e la direzione attoriale è qualcosa di sensazionale. Davvero impossibile decretare il migliore perché Auteuil raggiunge picchi che non toccava da tanto e la Ardant ha un personaggio sfaccettato.
MEMORABILE: Il rapporto fra lo sceneggiatore (un magnifico Canet) e attrice (Tillier); I nuovi disegni di Auteuil; Il tappeto di erba.

Kinodrop 27/04/20 20:00 - 2909 commenti

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Una favola spazio-temporale, un ritorno al momento decisivo "della propria vita" e che fa della finzione "il grimaldello" della verità. Una commedia di grande spessore ideale che sfrutta lo spunto di partenza attraverso una sceneggiatura senza difetti, sempre di gran livello e con una eccezionale tecnica di sovrapposizioni di luoghi e di ambienti in sintonia con le sfaccettature psicologiche di protagonisti e "attori". Un basculare nostalgico tra passato e presente trattato con lucidità e ironia e reso al meglio da un cast ineccepibile.
MEMORABILE: I disegni di Victor; Il café/set; L'incontro con Doria "fuori dal set".

Galbo 2/05/20 17:31 - 12372 commenti

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Un'altra "perla" del cinema francese degli anni 2000. Una commedia toccata da una grande leggerezza e da un'estrema profondità insieme, frutto di una felice sceneggiatura e di dialoghi raramente cosi ben scritti. Una regia sicura e personale (e si stenta a credere che sia solo il secondo film del regista !) che ha mano felice nella scelta di un cast impeccabile, con Auteuil autore di una prova magistrale. Bellissima la colonna sonora. Buono il doppiaggio italiano. Da non perdere.

Paulaster 27/05/20 10:42 - 4375 commenti

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Fumettista depresso fa rivivere il giorno dell'incontro con la moglie. Prevalentemente basato sulla nostalgia, il film è un inno alla gioia che può sempre tornare, anche in età adulta. Sceneggiatura che mischia abilmente la realtà e la finzione come fosse un Truman show ma con il protagonista cosciente degli avvenimenti. Auteil è perfetto e la Ardant ha un buon ruolo (con un doppiaggio non sempre adeguato); Canet fa di tutto per essere antipatico, brava la Tillier. Chiusura che dà un tocco di emozione.
MEMORABILE: Auteil che fa le mosse anni 70; La festa con la finta (o quasi) orgia; La visita a casa dell'attrice; La Ardant che si annoia alla cena.

Giusti92 18/11/20 07:57 - 5 commenti

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Una perla di film che sa farti sorridere, emozionare, riflettere e piangere. L'iconica Fanny Ardant interpreta uno dei personaggi più difficili e riusciti negli ultimi anni, recuperando con la sua mimica facciale un lacunoso doppiaggio. Lui attaccato al passato, lei proiettata nel futuro, vittime della routine, decidono di interrompere la storia d'amore. Lui ha l'opportunità di rivivere un giorno speciale della sua vita: il primo incontro con la moglie. Tra boutade e riflessioni, i personaggi si evolvono a tal punto da diventare uno l'amalgama dell'altro.Non è scontato il finale.

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Ultimo 24/01/21 22:02 - 1652 commenti

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Una buona commedia francese, costruita su una sceneggiatura originale, in cui il protagonista riesce a rivivere (grazie a una compagnia teatrale...) il momento in cui incontrò l'amore della sua vita. La realtà e la finzione si mescolano per tutta la durata della pellicola, ma grazie a una buona gestione dei tempi non si va in confusione. Il finale, pur abbastanza telefonato, funziona e lascia appagati, con anche una lacrimuccia per i più sensibili. Grande prova del protagonista Auteuil.
MEMORABILE: La perfetta rappresentazione scenica degli anni '70, con il protagonista che corregge le battute...

Hackett 1/02/21 15:51 - 1865 commenti

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Frizzante commedia sentimentale dalla Francia, paese che continua a confermarsi terreno fertile per un genere che sa far sorridere e commuovere con leggerezza e un po' di originalità. Ottimamante costruito dal punto di vista narrativo, il film poggia nelle solide spalle del sempre bravo Daniel Auteuil, maschera in costante evoluzione che non perde mai fascino e carisma. Ad aiutarlo degnamente tutto il cast, con un Guillaume Canet  perfetto per il ruolo. Sceneggiatura ottima.

Giùan 17/04/21 11:17 - 4528 commenti

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Ottimamente riuscito, particolarmente nell'ispirazione iniziale e nel disegno dei personaggi: Auteuil, cui il patetismo calza sempre a pennello, la Ardant ispida fuori, cremosa dentro, Canet claudicante deus ex machina, la magnifica Tillier dalla saturnale, magnetica carica attrattiva. Non c'è dubbio poi che nella seconda parte la regia non (man)tenga tutte le premesse chiaroscurali con cui ci aveva avvinti, costretto a sciogliere e sbrogliare i nodi della commedia, restando tuttavia un godibile spettacolo. La belle land, per citare un sogno, pardon un film che gli è superiore.
MEMORABILE: La ricostruzione del primo incontro: Tillier e Canet a letto; Arditi/Auteuil.

Jandileida 6/11/22 14:34 - 1558 commenti

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Fuggono gli anni e con essi, a volte, fugge anche la stabilità di coppia: meglio allora rintanarsi nel passato, anche se ricostruito ad arte. Oscillante tra la favoletta surreale e il dietro del quinte del nume François, la pellicola di Bedos pare sempre in procinto di cascare in un pentolone di melassa, ma fortunatamente arrivano giusto alcuni schizzi. Oltre alle centratissime ricostruzioni ambientali, il vero punto di forza sono gli attori con un Auteuil piacevolissimo e una Ardant che fa la Fanny Ardant. Un po' superficiale in alcuni momenti del "presente" ma più che dignitoso.

Il ferrini 4/01/23 22:25 - 2337 commenti

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Graziosa e ben realizzata commedia che potremmo definire in bilico fra The game e Midnight in Paris. Come nel primo esiste infatti una macchina organizzativa che costruisce meticolosamente una realtà effimera attorno al protagonista e come nel secondo è proprio lì che questi s'innamora perdutamente e vorrebbe restare. Grandi prove attoriali, soprattutto di Auteuil e della Ardant, che quando sono insieme sullo schermo fanno scintille. Belli le musiche, i costumi e apprezzabile il ritmo spigliato e divertito. Buon film..
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  • Discussione Capannelle • 16/11/19 23:44
    Scrivano - 3473 interventi
    Ci si lamenta spesso degli adolescenti in sala che disturbano la visione con i loro commenti di gruppo e sgranocchiamenti vari.
    Stasera mi è capitato un fenomeno analogo con questo (bel) film: sala piena di over 60 che, causa identificazione con i protagonisti e qualche amaro di troppo, ridevano a tutte le più banali battute/situazioni legate al sesso.

    Domani il commento, tra 3 e 3,5.
    Ultima modifica: 17/11/19 00:41 da Capannelle
  • Discussione Didda23 • 24/04/20 16:47
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Era davvero da molto tempo che non vedevo un film di così recente fattura che mi entusiasmasse così tanto.
    Una sceneggiatura scritta davvero alla perfezione con soluzioni narrative sempre intense e particolari e con un cast di attori baciati dal divino.
    Sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire...
  • Discussione Daniela • 24/04/20 21:09
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Didda23 ebbe a dire:

    Una sceneggiatura scritta davvero alla perfezione con soluzioni narrative sempre intense e particolari e con un cast di attori baciati dal divino.
    Sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire...


    Concordo. Gli attori sono certamente in stato di grazia, la messa in scena risulta brillante ma a colpire è soprattutto la sceneggiatura tanto curata nei dettagli e pregnante nei dialoghi. E' stata scritta dallo stesso Bedos, qui alla sua seconda regia, che ha iniziato come autore di piecés teatrali e questo forse spiega tanta attenzione al testo. Film consigliatissimo anche a chi non apprezza particolarmente le commedie sentimentali: difficilmente resterà deluso.
    Ultima modifica: 24/04/20 21:10 da Daniela