Stato d'allarme - Film (1965)

Un cacciatorpediniere USA intercetta un sottomarino sovietico al largo della Danimarca e lo tallona fino all'Artico. Una volta raggiunte le acque internazionali, il comandante riceve d'ordine di fermarsi, ma... Uscito solo un anno dopo il più celebre A prova di errore, ne riprende il soggetto: il rischio di una guerra atomica scatenata per errore (tecnico in Lumet, umano in Harris). Perfetto Widmark nel ruolo del militare tetragono inflessibile, ottimo Balsam medico pavido, meno convincente Poitier non per colpa dell'interprete ma del ruolo poco incongruo nel contesto. Film da recuperare.

L'esordio dell'assai poco prolifico Harris ricalca un canovaccio alquanto sfruttato in tempi di guerra fredda e già visto nel precedente A prova di errore. Ma mentre nel film di Lumet era l'errore tecnico ad innescare la catastrofe, stavolta è tutta farina del sacco dell'uomo, o meglio di un uomo, l'ammiraglio (un superbo Richard Widmark) vittima del suo fanatismo e della sua paranoia anticomunista. Sceneggiatura inevitabilmente ripetitiva, ma ottime prove anche di Poitier, Balsam e Portman, il commodoro che a dispetto dei trascorsi nazisti si rivela ben più sensato del suo superiore.