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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Passato il tempo delle guerre e delle trasferte in Asia John Rambo si è finalmente stabilizzato: da anni vive nei tunnel scavati sotto una casa di campagna nel sud degli Stati Uniti con la sua anziana domestica (Barraza) e la nipote (Monreal) di quest'ultima, da entrambi cresciuta come una figlia. Non una vera famiglia ma ciò che nel corso della vita dell'ex combattente più ha saputo avvicinarsi al concetto. Per questo quando la giovane Gabrielle decide di partire da sola per il vicino Messico con l'obiettivo di incontrare il vero padre, ritrovato grazie all'aiuto di un'amica, il parere di "zio John" non può che essere negativo. Ma la ragazza è testarda, e dopo aver assicurato di averci ripensato,...Leggi tutto prende la macchina e oltrepassa il confine. Il genitore si rivela un disgraziato che le sbatte in faccia senza mezzi termini il gretto perché del suo abbandono, ma il vero problema è il fatto che la sera stessa, in discoteca, Gabrielle viene avvicinata da tipi loschi, sequestrata e segregata in uno scantinato assieme ad altre ragazzine da avviare alla prostituzione al soldo di un paio di fratelli criminali privi di ogni scrupolo morale destinati a incarnare il Male assoluto. John, giuntagli notizia della scomparsa, parte col suo pick-up al recupero e in un attimo si ritrova immerso tra i vicoli bui di quartieri malfamati. Un urban-Rambo di un certo fascino, si potrebbe pensare, calato in una realtà diversa che sotto le luci notturne, negli appostamenti e negli scorci ben fotografati sembra trovare un terreno congeniale per uscire dagli stantii cliché del personaggio. Ma tutto si risolve troppo in fretta, senza che si riesca a sfruttare a dovere la (per lui) insolita location. E ci si domanda perché ridurre la caccia messicana a sequenze tanto sbrigative: sono queste a rimetterci faccia a faccia con l'eroe impavido che quando perde la testa arriva a compiere gesti di rara ferocia (impagabile l'attacco al collo con le dita che scivolano nella carne tra spruzzi di sangue) e meritavano più spazio. Additato come "vecchietto" (dopo che nell'incipit si era preso dello "scoppiato del Vietnam" dagli amici della forestale), preso a pugni fino a trasformarsi in una maschera di sangue, Rambo si rialza dopo quattro giorni (a 70 anni suonati!) pronto a riprendere la missione. Ma siamo solo all'inizio, perché lo scopo, per una volta, non è muoversi in territori esotici ma attirare le prede nella propria tana, ovvero nella casa-rifugio in cui l'ex Berretto verde vive. E' qui che, dopo aver approntato un'infinita serie di trappole e aver spedito la domestica lontano, Rambo accoglierà sadicamente il convoglio d'auto giunto per vendicarsi. Spingerà i disgraziati nel dedalo di tunnel scavati sotto casa per massacrarli senza pietà in un delirio di sangue che però, tra montaggio forsennato e un'oscurità che lascia spesso solo intravedere quanto accade, non emerge mai con la dovuta potenza, ripetendosi fiaccamente; si rimane nell'ambito dell'action povero, caratterizzato da una scarsa fantasia anche nelle diverse tecniche omicide. Di conseguenza, non potendo certo esultare per una sceneggiatura tronfia di retorica a buon mercato, di drammatica enfasi che sfocia talvolta nel ridicolo e in personaggi monodimensionali prevedibili in ogni mossa (mal appiccicato pure quello della giornalista interpretata da Paz Vega), non resta che consolarsi con l'umanità e la sincera commozione comunicata da uno Stallone che il suo ruolo ancora riesce a incarnarlo a dovere. Titoli di coda con nostalgico montaggio di scene tratte dai cinque film della saga per stimolare l'inevitabile affezione al personaggio: ottiene solo di marcare ulteriormente la differenza qualitativa rispetto ai capitoli precedenti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/09/19 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 28/09/19
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Maxx g 3/10/19 16:41 - 635 commenti

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Undici anni dopo il quarto capitolo, Sylvester Stallone torna su uno dei suoi personaggi più celebri. La domanda sorge spontanea: serviva davvero un altro capitolo? La storia è invero piuttosto banale e si segue provando un forte senso di déjà vu. A parte lo sforzo degli sceneggiatori, di certo si poteva evitare la bassa macelleria. Di puro mestiere le interpretazioni degli attori.

Digital 27/09/19 12:25 - 1257 commenti

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Arrivati al termine (?) di questo ormai leggendario franchising la violenza si eleva alla massima potenza con sequenze, specie nel finale, che fanno impallidire persino gli slasher più truculenti: tra cuori strappati dal petto, impalamenti e teste tagliate di netto, il sangue scorre copiosamente. Uno Stallone in grande spolvero dà una pista agli attori più giovani dimostrando un formidabile atletismo. Certo, la storia ha il sapore del rimasticato e gli sviluppi sono tutt'altro che imprevedibili, ma il film scorre via che è un piacere.

124c 30/09/19 02:05 - 2918 commenti

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Un John Rambo invecchiato torna negli USA e va ad abitare nel ranch di famiglia fra cavalli, cameriere e adolescenti che sembrano più delle figlie adottive da accudire; ma poi accade qualcosa di brutto alla sua protetta e l'ex-reduce del Vietnam riparte alla riscossa. Amara pellicola amarcord che, forse, chiude una saga storica dei film d'azione, fra scene gore e splatter, concentrate soprattutto nel finale. Sorprende un Sylvester Stallone iper-settantenne in forma e ancora in parte, taglio di capelli alla Rocky e vestiti da cowboy a parte.

Markus 28/09/19 19:08 - 3688 commenti

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Nipote adottiva di un anziano zio scappa dall'Arizona per il Messico per parlare con il padre. Una volta lì sarà incastrata in un terribile giro di prostituzione. Capitolo della saga John Rambo (auto-prodotto da Sylvester Stallone) che nulla aggiunge al genere da lui intrapreso negli ultimi anni con i vari Mercenari; si assiste così, attraverso un lieve filo conduttore col passato Anni '80, a una vicenda atta a inscenare la consueta mattanza del Bene contro il Male. Siamo ormai alla risata facile; alla trashistica messa in scena. Va bene così.

Rambo90 30/09/19 23:30 - 7698 commenti

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Un ultimo capitolo che non fa sconti. Violento, drammatico, in cui il male esiste ed è tangibile (anche se rappresentato in modo semplicistico) e la consueta lotta messa in scena da Stallone è più difficile del solito. Prima metà triste, dove regna l'impotenza del personaggio e di chi guarda; seconda poderosa, con una strage finale liberatoria e girata con una inconsueta deriva splatter che non guasta. Sly è un Rambo più sofferto del solito e mette in ombra (come era intuibile) il resto del cast. Notevole.

Ryo 23/11/19 02:03 - 2169 commenti

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Quinto e ultimo capitolo della saga di John Rambo. Il personaggio abbandona completamente la sua iconografia: via i capelli lunghi, bandana inesistente e questo spiace un po'. Al di fuori dal suo fedele coltellaccio, dei vecchi Rambo non è rimasto nulla. Storia cruda e a tratti spietata. Apprezzabili le scene splatter, debole la storia. Simpatici i titoli di coda che passano in rassegna scene di tutti e cinque i film.
MEMORABILE: Rambo massacrato di botte; Le trappole nel labirinto; Rambo lascia liberi i cavalli.

Herrkinski 23/11/19 03:24 - 8112 commenti

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Una conclusione della saga che sembra guardare più al revenge-movie che ai consueti standard guerreschi dei capitoli precedenti (prototipo a parte); assomiglia infatti agli episodi più violenti de Il giustiziere della notte o a certe cose dello Schwarzenegger anni 80 (Commando su tutti), in una sorta di revival che risulta moderno solo nella messinscena spettacolare, tra CGI e derive splatter piuttosto gustose nel finale quasi horror. Tutto sommato diverte, ma risulta più un'appendice alla saga; avrebbe funzionato più come film a sè stante.
MEMORABILE: Il finale nei tunnel.

Viccrowley 10/12/19 09:25 - 814 commenti

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Straordinario Sly. A oltre settantanni suonati riprende in mano uno dei suoi eroi più iconici e ne tira fuori qualcosa di inaspettato. Dopo quattro film in cui John è poco più che una macchina di morte, Stallone si concede silenzi e introspezioni che riflettono sullo scorrere inesorabile del tempo. Il tutto incorniciato in un action granitico che si perde in poche ciance e col passare dei minuti muta in un simil slasher ultra gore con un Rambo quasi ultraterreno che scava solchi nei suoi nemici quasi quanto nella sua anima devastata.
MEMORABILE: La passeggiata a cavallo con Gabrielle; Il primo incontro con i trafficanti; Lo scontro finale nei cunicoli.

Capannelle 21/12/19 00:18 - 4411 commenti

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Ingloriosa fine di una saga che ci aveva regalato ben altri momenti. Già tecnicamente e attorialmente il film non ha pretesa alcuna ma per giunta deve scontare una sceneggiatura misera, didascalica e piena di falle. Oltre a Rambo e alla sua fida domestica i personaggi sembrano di carta velina e tutto l'epilogo, giocato sul crescendo del truculento, è comunque troppo schematico e prevedibile. Forse sconta fretta e budget limitato e non si capisce perché Stallone accetti un'operazione filmica così raffazzonata.

Galbo 19/12/19 12:25 - 12395 commenti

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Incautamente definito uno "scoppiato del Vietnam", il Rambo di Stallone dimostra di avere ancora qualcosa da dire nel quinto film della serie che si rivela un dignitoso anche se non memorabile film action. Piuttosto cruento visivamente, il film può contare su una doppia ambientazione (Messico e Arizona) che insieme alla durata contenuta tiene lontana la noia. Scene d'azione ben realizzate e interpretazione di Stallone non troppo sopra le righe. Non male.

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Nando 23/01/20 09:28 - 3814 commenti

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L'eroe del Vietnam torna per vendicare una sua protetta caduta nel baratro della prostituzione. La prima parte non è proprio memorabile e del vero Rambo c'è ben poco. Nella seconda la violenza cruenta esplode con notevole fragore culminando nel giusto finale. Stallone sempre in forma con scene d'azione ben realizzate ma, a dire il vero, appare un Rambo a metà.

Taxius 29/01/20 12:35 - 1656 commenti

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Sfruttatori della prostituzione rapiscono la nipote dell'uomo sbagliato, in quanto lo zio in questione si chiama John Rambo. Questo quinto capitolo è di fatto un revenge movie, quindi tutt'altra cosa rispetto ai film precedenti che erano incentrati principalmente sulla guerra. Stallone, nonostante l'età, dimostra di essere ancora in forma e anche in questo caso fa una strage di criminali. Tra tutti i film della saga è sicuramente il più splatter e violento. Nulla di eccezionale, ma l'azione è tanta come l'adrenalina. Intrattiene alla grande.

Il ferrini 14/02/20 23:14 - 2359 commenti

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Una sceneggiatura impresentabile, che oltre a evidenziare numerose e gravi incongruenze è anche largamente prevedibile. Se si riesce a sorvolare sugli imbarazzanti stereotipi con cui viene descritto il Messico, nonché sul piglio reazionario di tutta l'operazione, si possono però apprezzare i pestaggi e le uccisioni, quelle sì, piuttosto fantasiose e ben messe in scena, soprattutto nella classica carneficina finale. Stallone è ancora credibile e Yvette Monreal, qui nipotina di Sly, è bellissima. Ma non basta.

Mc81 28/04/20 05:01 - 5 commenti

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La questione non è neanche che sia bello o brutto. La verità è che questo film non ha nulla a che fare con la saga di Rambo. Il personaggio è completamente diverso sia fisicamente che caratterialmente, capelli corti e una inusuale favella. Anche le scene, molto violente ma poco avventurose, hanno poco a che fare con la saga. Insomma, un altro film. Il finale cerca un riscatto che non arriva, nonostante Stallone si impegni di brutto a fare il mattatore (in tutti i sensi). Si fosse intitolato diversamente sarebbe stato leggermente diverso, ma si chiama Rambo e purtroppo non lo si può salvare.

Maxspur 26/04/20 20:54 - 89 commenti

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La deriva "splatter" intrapresa nel precedente capitolo procede allegramente anche in questo che però ha bisogno, a un certo punto, che ci venga mostrato il documento di riconoscimento per essere certi che si tratti di Rambo, altrimenti il film rischierebbe di essere scambiato per un "rape & revenge" movie qualsiasi. Diversi anni fa, nei progetti di Stallone c'era quello di rifare Il giustiziere della notte: a quanto pare sembra esserci riuscito. La ridicola acconciatura nero corvino del precedente episodioprecedente capitolo lascia spazio a qualcosa di più credibile.

Puppigallo 29/04/20 13:15 - 5275 commenti

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Il Rambo proposto da questo episodio è un mezzo relitto impasticcato e rimuginante, con i soliti problemi di controllo della rabbia e di inserimento (vive quasi isolato, con tanto di rete di tunnel sotterranei... mah). Il vero problema è che sembra tutto costruito ad arte per farlo rimettere in moto, anche se il cigolio degli ingranaggi usurati si sente da chilometri di distanza. In più, nella prima metà sembra che Rambo abbia mandato, in aiuto di chi è in difficoltà, il gemello incapace (un sacco da botte incompetente), cosa che stride profondamente con l’epilogo. Mediocre, seppur vedibile.
MEMORABILE: Pronti via e il povero Rambo viene definito "Uno scoppiato del Vietnam"; "Biancaneve" in Messico in un localaccio (chissà come finirà...).

Pinhead80 1/05/20 18:17 - 4760 commenti

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Chi credeva che Rambo sarebbe stato messo nel dimenticatoio sbagliava di grosso. Eccolo qui dover recuperare la sua figlioccia dalle mani di una banda di sfruttatori di giovani ragazze da far prostituire. Anche se la violenza è concentrata tutta nella parte finale, la crudezza delle immagini che vediamo vale l'attesa. Nonostante gli anni passino per tutti, Stallone riesce a rendere credibile un personaggio che interpretato da altri risulterebbe ridicolo. Violenza e rabbia allo stato puro.

Rigoletto 3/01/21 15:28 - 1786 commenti

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La sensazione che aleggia fin da subito è che questo film con la figura di Rambo non abbia nulla a che spartire; ci sono ovviamente richiami come appigli logici, ma il protagonista avrebbe potuto essere chiunque. Manca il tratto distintivo, l'immediatezza che contraddistingueva i primi quattro film, e persino un nemico di più ampio respiro di quello nato da una vicenda privata. Resta un buon film di intrattenimento, con un'evoluzione del personaggio certamente non priva di interesse, cosa che, unita a una seconda parte molto densa, lo rende sicuramente più che accettabile.

Lupus73 31/07/21 16:06 - 1494 commenti

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Ritiratosi nel suo ranch torna un attempato Rambo a chiudere la saga con questo "ultimo sangue": e così sia, poiché si tratta del capitolo con più violenza, in cui non si lesina sul sangue, sconfinando anche nel gore. Il soggetto non è così eclatante, un crime movie sul quale si innesta la storia del celebre reduce del Vietnam. C'è addirittura la scena del massacro nel bordello che potrebbe ricordare il tassista/De Niro, e sicuramente il tutto è girato con mestiere, ma non molto di più; tuttavia qualche emozione riesce ancora a regalarla, soprattutto nella parte finale nel bunker.
MEMORABILE: La violentissima parte finale nel bunker sotto il ranch che Rambo ha praticamente infarcito di trappole mortali di ogni sorta.

Modo 16/10/21 11:32 - 949 commenti

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Rambo torna in azione prima di chiudere definitivamente i conti col suo passato e trovare se possibile rifugio nella pace interiore. Ma prima di tutto ciò dovrà vedersela con criminali messicani sfruttatori di prostitute. Dopo un inizio al rallentatore e fuori dai classici canoni, il ritmo aumenta notevolmente raggiungendo momenti veramente feroci e crudi, decisamente gore. Nel complesso è una buona conclusione e non delude le aspettative.

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Schramm 7/12/21 12:49 - 3495 commenti

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Sussumibile nell'esclamazione “ma allora ditelo, che Collector era Rambo!” o nella domanda “Ma chi l'ha co-sceneggiato, Jigsaw?”: comunque la si curvi, giova ribadire che Adrenaline ha fatto accademia. In tutta evidenza architettato in funzione del congegneristico boobytrapping da viet-cong einsteiniano del gran finale, al quale si osanna l'ingegno ma si recrimina un annacquato e troppo spiccio bloodbath inversamente proporzionale alla cattiveria delle trappole. Siffatto redde rationem avrebbe meritato ¾ buoni di film: ridimensionato a contentino, restano più dubbi che entusiasmi.

Alexcinema 9/02/22 22:29 - 116 commenti

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Canto del cigno di Stallone sul soldato più sanguinario che il cinema americano abbia mai conosciuto. Completamente slegato dai quattro film precedenti, questo episodio punta al collaudatissimo "effetto catarsi" per offrire un intrattenimento basato su pesanti efferatezze. Per molti sarà imperdonabile la "macchietizzazione" delle popolazioni latine, ma in un prodotto simile non può esserci spazio per chissà quale introspezione psicologica. Accusato dalla critica americana di propaganda destrorsa.
MEMORABILE: La sequenza di trappole lungo i sotterranei scavati. Lascia letteralmente senza respiro.

Minitina80 21/02/22 21:04 - 2984 commenti

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Difficile aspettarsi qualcosa di diverso da quanto (ri)proposto una volta ancora sullo schermo. Sceneggiature simili richiedono pochi istanti per essere partorite e l’attesa si manifesta solo per l’ultima parte in cui la furia di Rambo si scatena. Purtroppo gli antagonisti sono stereotipati e tratteggiati con mano veloce, con la conseguenza di non avere alcuna possibilità di essere ricordati. Resta appena percettibile la nostalgia evocata da Stallone nei titoli di coda, ma la sensazione che non si tratti di nulla di indispensabile o prezioso non tarda a farsi sentire.

Yari 14/12/22 19:02 - 49 commenti

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Spettacolare quinto capitolo della saga di Rambo. Un Sylvester Stallone in ottima forma non delude in questa pellicola iperviolenta ambientata tra l'Arizona e il Messico. La sceneggiatura è cucita addosso a Sly e ammiriamo squartamenti, sparatorie e bombardamenti nel segno del divertimento puro. La prima parte è solo l'antipasto per un meraviglioso secondo tempo che sembra un videogioco splatter a tutti gli effetti. Buona la regia di Grunberg, bella anche la fotografia di Galvin.
MEMORABILE: John Rambo strappa il cuore al cattivo Hugo Martinez.

Anthonyvm 13/06/23 17:49 - 5692 commenti

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Dopo l'ottimo revival del 2008, Stallone torna al vecchio Rambo in un sequel ridimensionato agli standard superficiali e xenofobici dei revenge-movie all'azione anni '80. La vicenda si sposta in Messico, fra giri mortali di prostituzione e cattivissimi animali umani, col minimo dispendio di energia psicologica in favore di una strage guerrigliesca non-stop che occupa i tuonanti quaranta minuti finali. L'appiattimento caratteriale del protagonista e la banalità della storia possono deludere, ma resta un violento e nostalgico fumettone che si fa prendere facilmente per il verso giusto.
MEMORABILE: Irruzione nel bordello; I cunicoli zeppi di trappole di ogni sorta che affettano e polverizzano i villain; Che succede a chi strappa il cuore di John.

Enzus79 21/07/23 22:31 - 2897 commenti

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Quinto capitolo dell'ex reduce del Vietnam John Rambo, questa volta dovrà affrontare una gang di criminali messicani. Mai storia fu più banale o inutile. Rovinare un personaggio così è davvero un peccato. Violenza, rispetto al passato, ad alto dosaggio. I personaggi di contorno sono effimeri. Stallone ai minimi. Paz Vega sprecata. Mediocre la colonna sonora.

Furetto60 11/02/24 16:28 - 1194 commenti

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L’ennesimo Rambo stile “rape and revenge” riesce a non risultare sopra le righe, ma d’altro canto è troppo monoespressivo. Del “nostro” eroe colpisce, in questa trasferta messicana, l’iniziale comportamento ingenuo, affatto “rambesco”, una scelta della sceneggiatura che lascia perplessi. Nello scontatissimo prosieguo non è invece scontata la virata verso una violenza inaudita con un finale che avrebbe fatto vacillare (come in effetti fece) anche un Hernàn Cortez. In sostanza una pellicola ritmata e sanguinolenta, ma che nulla aggiunge alla saga.

Katullo 17/02/24 08:29 - 329 commenti

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Dalle stelle del debutto alle stalle equine John Rambo deve sobbarcarsi la gita della nipote acquisita in zona messicana, dopo che la giovane era stata redarguita con decisione dallo stesso eroe, spompato fisiologicamente ma ancora in grado di sferrare qualche martellata. L'ennesimo ritorno del reduce più famoso del mondo non può che bollire in una melassa di violenza gratuita, mista ad accenni splatter, sulle orme di un Neeson d'epoca, ma molto più sfigato. Un inutile ribadire che i sequel forzati alla quinta potenza non andrebbero nemmeno pensati, se modernamente imbarazzanti.
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  • Discussione Raremirko • 19/11/19 23:00
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Di intrattenimento, scorrevole, ben fatto, ma non è che abbia molto dei vari Rambo; la Vega è una discreta aggiunta, lodi infinite alla forma fisica di Stallone, finale pirotecnico e violentissimo, mai un attimo di noia.

    Fa il suo lavoro, risulta discreto, ma il quarto era magari sociologicamente più impegnato.

    I migliori della serie sono il 4 e l'1; segue questo, poi il 2 (che di interessante ha lo script di Cameron) ed infine il 3.
  • Discussione Capannelle • 21/12/19 00:33
    Scrivano - 3514 interventi
    I titoli di coda preceduti da un collage delle scene dei precedenti 4 Rambo non fanno che aumentare il rammarico per un film così dozzinale. Non che Rambo (primo a parte) sia mai stato una saga profonda e troppo sfaccettata ma Last blood sembra a tutti gli effetti un film che "hanno dovuto girare" e alla cui lavorazione hanno contribuito soltanto dei medioman.
  • Discussione Raremirko • 21/12/19 21:11
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    I titoli di coda preceduti da un collage delle scene dei precedenti 4 Rambo non fanno che aumentare il rammarico per un film così dozzinale. Non che Rambo (primo a parte) sia mai stato una saga profonda e troppo sfaccettata ma Last blood sembra a tutti gli effetti un film che "hanno dovuto girare" e alla cui lavorazione hanno contribuito soltanto dei medioman.


    C'è di peggio dai
  • Discussione Poppo • 3/02/20 02:06
    Galoppino - 465 interventi
    Raremirko ebbe a dire:

    C'è di peggio dai



    E' un film eccellente accidenti!