See you yesterday - Film (2019)

Filmettino innocuo che non aggiunge niente al già visto e stravisto sui viaggi nel tempo (quello a cui somiglia di più è Benvenuti a ieri ma la lista sarebbe lunga e impietosa). La produzione di Spike Lee emerge vagamente negli scontri razziali con la polizia ma non basta a nobilitare l'operazione. Emozionante invece la scena iniziale con Michael J. Fox (qui prof dei protagonisti) che li sconsiglia e poi esclama: "Grande Giove!" Forse l'unico motivo per guardarlo.

Classici paradossi da viaggio nel tempo declinati in formato per ragazzi, con una sceneggiatura che ricorda più The butterfly effect che Ritorno al futuro, tutto sommato godibile e che presenta nella seconda parte una serie di svolte drammatiche sinceramente inaspettate. La confezione è modesta, così come gli effetti, ma i ragazzi protagonisti funzionano e ci si appassiona ai loro tentativi di rimettere ogni volta tutto a posto. Gradito cameo di Michael J. Fox, finale un po' troppo improvviso.

Nonostante il cameo del link vivente Fox, il film di riferimento è Butterfly Effect, sia pur declinato in modo para-scientifico e non extrasensoriale: la possibilità di tornare dietro nel tempo per porre rimedio a un evento tragico ed i rischi che ciò comporta. Se la trama è poco originale, risulta curata l'ambientazione in cui si avverte lo zampino di Spike Lee produttore: i sobborghi del Queens, in cui colori squillanti e vitalità popolare convivono con le tensioni alimentare dai pregiudizi razziali. Film rivolto soprattutto a un pubblico under 14, gradevole anche se di scarsa consistenza.

Fantascienza per ragazzi con i soliti paradossi temporali che nulla aggiungono al genere. Tutto già visto quindi e con modelli di riferimento Ritorno al futuro ma anche Ricomincio da capo: l'obiettivo dei protagonisti è cambiare una situazione del passato, per cui alcuni fatti si ripetono più volte. Poca inventiva e poche emozioni, con protagonisti poco irresistibili. Insomma una pellicola piccola piccola e leggera leggera, a cui va però ascritto il merito di un finale poco conciliante.