Stanlio & Ollio - Film (2018)

Stanlio & Ollio
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Stan & Ollie
Anno: 2018
Genere: biografico (colore)
Note: Aka "Stanlio e Ollio". Ispirato dal libro "Laurel & Hardy - The British Tours" di "A.J." Marriot.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Più veri del vero: ciò che immediatamente colpisce all'entrata in scena di Steve Coogan (Stanlio) e John C. Reilly (Ollio) è la loro straordinaria somiglianza con gli originali. Irriconoscibili dietro make-up strepitosi, aderiscono ai modelli anche nell'espressività, nei moti di spirito, negli sguardi... Al punto che quando sui titoli di coda si osservano in foto e filmati d'epoca i veri Laurel & Hardy, soprattutto quelli degli ultimi anni, sembran quasi loro gli imitatori! Il film parte quindi da un punto di forza del tutto inatteso che aiuta a leggere nella storia, grazie al lavoro di Coogan e Reilly (inevitabilmente penalizzato da un doppiaggio italiano che fatica nel replicare le intonazioni...Leggi tutto americane scelte dalla nostra distribuzione al tempo), un'assoluta verosimiglianza. Curiosa la scelta di focalizzare la vicenda (dopo un breve prologo nel 1937, anno di massimo fulgore della coppia) nel 1953, quando i due avevano già girato due anni prima quello che sarebbe stato il loro ultimo film insieme (ATOLLO K). Impegnati in una tournée teatrale inglese che tentava di rinverdirne a fatica il mito, i protagonisti hanno modo di far emergere, attraverso una replica inevitabilmente stanca di gesti e sketch sempre uguali, le insicurezze e i dubbi di un'esistenza non più felice come quella d'un tempo. Per quanto qualche scenetta sul palco si veda (indimenticabile quella alla stazione, con i due che entrano ed escono da due porte vicine senza vedersi mai), si capisce quanto il film sia in realtà molto più interessato a evidenziare il precario stato di salute di Ollio, la vena artistica di Stanlio che lo portava ad essere l'autore unico della maggior parte delle loro gag, il rapporto con le loro mogli e quello tra le due donne stesse, il passaggio da teatri semivuoti a una serie di "tutto esaurito" dovuti al duro impegno tra pubblicità e sketch televisivi che ne promuovessero l'immagine. All'interno di una durata insospettabilmente contenuta, STAN & OLLIE (così erano noti nel mondo) sa insomma centrare bene le figure e i diversi caratteri dei due attori. Senza troppo divertire, in verità, ma non era quello l'obiettivo. Al di là delle risate che scaturiscono nella rappresentazione di qualche sparuto sketch e dalle battute estemporanee nel quotidiano di uno Stanlio che dimostra avere ottimo senso dell'umorismo, Baird sceglie di puntare semmai sul lacrimevole, sul forte senso di amicizia che legava i due al di là delle superficiali interpretazioni date dai media a qualche loro atteggiamento o litigio. L'impressione che se ne ricava è che fosse più Stanlio ad andare in soccorso di Ollio - la cui salute cagionevole compromette in parte gli spettacoli - in nome di un affetto mai sopito. Le citazioni agli attriti dovuti a ZENOBIA, il film (“quello con l'elefante”) che Hardy interpretò senza Laurel nel 1939, diventano allora parte di un disegno ampio in cui far capire come gli inevitabili contrasti all'interno di ogni coppia non possano oscurare sentimenti più alti. Non un'opera straordinaria, spesso anzi registicamente debole, ma una dolcissima, commovente ricostruzione d'una partnership unica che tanto ha dato al cinema comico lasciandoci in eredità due maschere indimenticabili, riportate in vita da Coogan e Reilly in modo stupefacente.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/05/19 DAL BENEMERITO NONCHA17 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/05/19
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Digital 7/05/19 11:45 - 1257 commenti

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La scelta di focalizzarsi sul periodo di minor fulgore è sicuramente da premiare, poiché evita di pontificare il famoso duo comico soffermandosi viceversa sugli aspetti più controversi. Film che, almeno inizialmente, risulta più spensierato ma che progressivamente tende a farsi serioso, con momenti drammatici in cui difficilmente si può resistere alla commozione. Coogan e Reilly si calano maestosamente nei panni di Stan & Ollie fornendo maiuscole performance attoriali. Apprezzabili i titoli di coda con i fotogrammi d’antan dei veri comici.

Josephtura 2/05/19 11:24 - 188 commenti

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Il duo comico più grande di sempre nel suo ultimo tour, dopo una lunga separazione. Un Viale del tramonto non patologico, malinconico, discreto ed elegante come i due protagonisti. Rimanda un po', ma con animo diverso, ai vecchietti irresistibili. Magnifici gli attori, che meritano da soli un pallino in più; molto interessante il problema contrattuale, conosciuto ma poco visto sullo schermo. Come le vecchie rockstar che ora suonano davanti a pochi intimi.
MEMORABILE: Le mogli potrebbero essere soggetto di un film, in modo particolare la seconda moglie russa di Stan; L'amore e la dedizione per il proprio lavoro

Noncha17 2/05/19 01:00 - 87 commenti

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Il film inizia proprio nel momento in cui i due si trovano a dover affrontare quelle beghe contrattuali che li porteranno prima alla separazione e, poi, alla crisi. Si riprende nel 1953, quando l'intrepido Stan firma con la Fox un accordo per riportare la coppia nei cinema di tutto il mondo! Se durante la prima parte il film soffre un certo appiattimento, durante la seconda si mette a scavare in profondità e vien fuori quel sentimento che riesce a scatenare la commozione. Insomma, si ride anche... ma non aspettatevi qualcosa di simpatico & divertente!
MEMORABILE: "Ne abbiamo proprio bisogno?"; Le "ragazze"; Lo spettacolo alla segretaria; Immaginando Robin Hood; Il motivetto fatto dalla nave; Il balletto finale.

Caesars 6/05/19 10:44 - 3778 commenti

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Omaggio delicato, sentito, commosso e commovente al celebre duo comico. Il film si concentra sul tour che Lauren e Hardy effettuarono in Inghilterra nel 1953, quando il loro astro era decisamente calato. Veramente impressionante il lavoro svolto da Coogan e Reilly per restituirci l'immagine dei due grandi attori (era difficile ricreare mosse e movenze senza cadere nella caricatura): gran merito della riuscita dell'operazione va dato a loro. Buone la sceneggiatura e la regia. Un lavoro che rende merito alla memoria di questi straordinari comici.
MEMORABILE: Stanlio: "Ma se sapevamo tutti e due che il film non si sarebbe fatto, perché abbiamo continuato a provare?" Ollio: "Che altro potevamo fare?"

Markus 11/05/19 17:03 - 3682 commenti

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Opera biografica sul duo comico Stanlio e Ollio, ma solo in parte. In parte perché Baird focalizza la sua opera dal 1953 in poi, quando la coppia fece un'ultima e a tratti tragica tournée teatrale in Inghilterra che ne dichiarò la fine artistica anticipando, di lì a poco, la morte di Hardy. C'è un velo forse un po' troppo insistito di mestizia, di tragicità dietro l'angolo; non sappiamo il confine tra realtà e romanzato, ma certo il film rappresenta in maniera netta e commovente la logica delle cose; di un filone comico sorpassato dai tempi.

Rambo90 8/05/19 23:01 - 7676 commenti

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Omaggio alla più grande coppia comica di sempre, molto toccante. Toccante perché gestito in punta di piedi, con molta naturalezza, descrivendo un particolare momento del declino del duo senza esagerare in toni melò, ma anzi concedendosi qua e là sprazzi di quell'ironia geniale che li ha contraddistinti. Gran parte del valore sta anche nelle magnifiche immedesimazioni di Reilly e Coogan, capaci di far trasparire gli uomini oltre le maschere. Bella ricostruzione d'epoca, regia quasi trasparente ed è una buona scelta.

Caveman 11/05/19 11:20 - 523 commenti

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Omaggio a una delle più grandi coppie comiche di sempre. Un film toccante, genuino, romantico e al tempo stesso nostalgico. Si inizia con i problemi contrattuali che portarono alla divisione nel 1937 e si prosegue con un salto temporale di sedici anni dove i due, in attesa dei finanziamenti per un film su Robin Hood, vanno in tournée nel Regno Unito. Grande attenzione alla ricostruzione del periodo storico, ma soprattutto interpretazione magistrale dei due protagonisti. Plauso anche ai comprimari su tutti le mogli e il manager. Spettacolo.

Gabrius79 14/05/19 23:44 - 1420 commenti

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Un riuscito omaggio a due grandi protagonisti del cinema come Stanlio e Ollio con la coppia Coogan-Reilly davvero impagabile e somigliantissima agli originali. Un film che scorre piuttosto bene (salvo appannarsi in qualche momento) e che ci mostra gli ultimi anni di lavoro e di vita dei due comici puntando molto più sui sentimenti che sulle risate.

Xamini 13/05/19 21:41 - 1247 commenti

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Niente da dire sulla confezione, niente neppure sull'intento (la chiave comico-amara è una delle mie preferite, da sempre), che punta la sua lente di ingrandimento sulla parte finale della parabola del duo comico, quasi un Luci della ribalta in cui il rapporto tra i due si miscela alla gag e il senso di ironia rimane a fare da filo conduttore del racconto. Peraltro una doppia interpretazione di assoluto riguardo, in particolare sulla mimica. Eppure la tensione creata per il momento clou non mi ha travolto. E nessuna risata è stata particolarmente fragorosa.

Bubobubo 17/05/19 11:09 - 1847 commenti

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Dramma di vita interessante per almeno tre aspetti: la coppia di protagonisti, inquietantemente simili agli originali (specialmente lo splendido Reilly) sia nella fisionomia che nelle movenze; la scelta di concentrare la narrazione sull'inizio del declino creativo della coppia e sull'ultima, travagliata fase della loro esistenza; la presenza di un'indagine psicologica non banale che, tra rancori mai dimenticati, scandaglia un rapporto che a tratti rassomiglia più a quello fra due amanti. Discreto il resto. Ottimo il personaggio di Nina Arianda.

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Daniela 17/05/19 08:04 - 12623 commenti

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Dopo un breve preambolo ambientato nel 1937, la storia riprende 16 anni dopo col racconto della tournée teatrale in Europa di Laurel e Hardy, provati nel fisico e demoralizzati dall'iniziale scarso successo di pubblico... A parte la proposta di alcune storiche gag, non si tratta di un film divertente ma di un commosso omaggio alla più grande coppia comica mai apparsa sugli schermi, unita da legami di amicizia ed affetto più forti degli occasionali contrasti. Formidabili Coogan e Reilly, la cui somiglianza con gli originali è frutto di bravura quanto del trucco, ben scelto il resto del cast.
MEMORABILE: Stan si straia sul letto accanto a Oliver per riscaldargli le mani

Paulaster 3/06/19 12:29 - 4389 commenti

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L’ultimo tour in Gran Bretagna dei due comici. Operazione che vira inevitabilmente nella nostalgia ponendo l’accento sulla componente umana quando il sipario sta calando. Somiglianze impressionanti dei protagonisti e movenze che han fatto la storia, regìa fluida che riesce a ricreare la magìa della loro comicità (anche nei siparietti quotidiani). Intenso nei momenti più seri col classico finale commovente per dare i meriti a una coppia fondamentale, nella storia del cinema.
MEMORABILE: Il baule giù per le scale; La scenetta con l’arrivo delle mogli; Il chiarimento al buffet; Il campanello sul banco dell’hotel.

Ryo 4/06/19 23:47 - 2169 commenti

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Biopic delizioso ma che sarebbe stato forse meglio partisse dall'inizio carriera dei due, mentre il film si concentra sul loro viale del tramonto. La cosa più spettacolare è l'impegno dei truccatori, che hanno reso le sembianze di Coogan e Reilly pressoché identiche a quelle degli attori originali e ottimo anche lo studio delle movenze, da parte dei due. Malinconico e nostalgico, con parti dal ritmo lentissimo e tirate per le lunghe.
MEMORABILE: Il loro ultimo spettacolo teatrale; Le gag improvvisate nella vita vera.

Maxx g 16/06/19 23:18 - 632 commenti

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Film biografico su Stanlio e Ollio (basato su un testo), parte nel 1937 e opera un salto temporale fino al 1953. Si racconta maggiormente il rapporto tra i due (e con le mogli) più che le loro esperienze sul set. I dissidi, la separazione, i problemi e i successi. I due protagonisti sono simili agli originali e tutto si muove in sincrono. Consigliato, anche se forse ci si aspettava qualcosa di maggiormente graffiante. Ottima la fotografia e la scenografia. Merita una visione.
MEMORABILE: La recitazione di "ospedale di contea"; Ollio e la moglie distesi sul letto.

Smoker85 31/08/19 12:06 - 487 commenti

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Il film punta molto sulla somiglianza tra i due protagonisti (anche grazie a un make up efficace nel caso di Reilly) e la storica coppia comica Laurel-Hardy, svelando l'amarezza provata dai due nei momenti di successo calante, ma anche l'amore per il loro lavoro e la voglia di tornare sulla breccia. Efficace prova di Reilly e Coogan, cast di contorno che si concilia con la bravura dei due attori principali. Meritoriamente la pellicola evita eccessi di sentimentalismi. Non un capolavoro, ma certamente un apprezzabile omaggio allo storico duo.
MEMORABILE: La lite tra i due dove emergono vecchi rancori; Il finale.

Galbo 22/09/19 07:30 - 12380 commenti

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Doveroso omaggio al duo comico per definizione; si capisce subito che il regista non punta al registro brillante quanto ad una nostalgica descrizione del rapporto (amichevole e professionale) tra due grandi artisti sul viale del tramonto, riuscendo a coglierne le umane debolezze ma anche la capacità di intercettare per l’ultima volta i gusti del pubblico. Ricostruzione molto raffinata e profondamente vera, resa possibile da due attori in stato di grazia. Da vedere.

Capannelle 22/09/19 15:09 - 4398 commenti

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Non un grammo di effetti speciali o di contorsionismi di sceneggiatura ma solo tanto garbo narrativo e una monumentale prova dei due attori protagonisti, capaci di replicare le movenze degli originali e la loro umanità inserita in un'epoca molto lontana da quello che è diventato lo star system moderno, costruito e sovraesposto. Baird asseconda il tutto senza diventare invadente e sfruttando una scenografia appropriata. Può sembrare che manchi qualcosa ma come genuinità centra l'obiettivo.

Didda23 30/09/19 09:56 - 2426 commenti

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L'intento dell'opera è ben chiaro e definito, ovvero raccontare la fase calante della carriera del duo comico concentrando l'interesse soprattutto sui risvolti più intimi e drammatici della vicenda e mostrando più il lato umano rispetto a quello artistico. Sorprende la mancanza di schegge comiche che avrebbero potuto alleggerire la pellicola nel suo complesso, mentre la parte finale dominata da una nota malinconica colpisce sopra ogni più rosea aspettativa. Niente male dopotutto, anche grazie a una corretta interpretazione e a una ricostruzione degli ambienti ragguardevole.
MEMORABILE: Gli spettacoli con poco pubblico; Il fantomatico film su Robin Hood; La consapevolezza dei due nel finale.

Alex75 16/10/19 18:58 - 878 commenti

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Baird evita la facile celebrazione per mostrare la coppia comica per eccellenza lungo un “viale del tramonto” in cui la lealtà, la dignità e l’affetto resistono alle avversità e che per questo commuove con sobrietà, senza cadere nel patetico. Grandi i meriti di Coogan e soprattutto di Reilly, che si calano appieno nei caratteri di Laurel e Hardy (e il compito non era facile) senza farne delle macchiette e restituendoci la loro complessità. Nelle seconde file, interessante la prova della Arianda.
MEMORABILE: L’anticamera di Stan da Miffin; La lite al ricevimento; La visita di Stan a Oliver dopo il malore; L’ultimo spettacolo; “Certo che sì!”

Taxius 21/12/19 12:12 - 1656 commenti

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Poetico biopic che ripercorre il crepuscolo della carriera della coppia di comici più famosa della storia del cinema. Tutto quello che riguarda la nascita del mito e l'apice della carriera del duo non interessa e viene lasciato in secondo piano in quanto tutta la storia è incentrata sulla fine del loro percorso, quando il successo comincia a scemare e la salute a mancare. Più che un film sulla loro carriera è un film sulla loro amicizia, un'amicizia che ha avuto parecchi bassi ma che nonostante questo non si è mai dissolta. Davvero bello.

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Nando 30/12/19 17:01 - 3810 commenti

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Un periodo della vita dei due grandi comici americani in una pellicola che evidenzia la loro grande amicizia, nonostante i piccoli screzi quotidiani. La narrazione genera anche molta nostalgia nel vedere il duo comico per antonomasia in un periodo della loro carriera in cui mostravano il declino. Perfetti gli interpreti principali e ottime le ricostruzioni scenografiche.

Jandileida 2/01/20 23:19 - 1560 commenti

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Il viale del tramonto è impervio, triste, a volte patetico, rararamente lastricato d'oro. Non fecero eccezione Laurel & Hardy, i quali ebbero però la fortuna di avere l'uno l'altro. Ed è proprio sulla loro amicizia che si concentra, non senza una certa grazia, questo bel lavoro di Baird. Grazie soprattutto a due interpretazioni stratosferiche e a una impostazione elegantemente classica, il film riesce a scandagliare i polimorfi e umanissimi animi dei protagonisti evitando da un lato la medaglietta agiografica e dall'altro un melenso pietismo. Gran cinema.

Giùan 3/01/20 15:59 - 4539 commenti

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Corretto, delicato, senza sbavature: very british. Gli intenti di Baird e la natura stessa del soggetto (pardon dei "soggetti") si sottraggono ai recenti tentativi di manipolazione, traslitterazione del genere biopic (si vedano Tonya e Vice), portando lo spettatore in uno spazio di comfort "educato" pur se non paludato, affettuoso ma mai apologetico. La prova mirabilmente mimetica di Coogan/Reilly (in perfetto stile slow burn) paradossalmente attenua l'emotività, restituita invece con brillantezza dallo spassoso "doppio" specchio femminile Henderson/Arianda.
MEMORABILE: La scena ripetuta della stazione; La Arianda che insiste sul suo passato di attrice ballerina per Preston Sturges.

Piero68 3/02/20 10:13 - 2955 commenti

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Come gran parte degli ultimi biopic dedicati a persone dello spettacolo anche questo film mette in campo somiglianze strepitose (sia nel trucco che nella gestualità) ma una sceneggiatura che soddisfa poco la curiosità dello spettatore e che alla fine ha una narrazione ai limiti della noia. Sotto osservazione gli ultimi periodi di attività del duo comico, in particolare il loro tour nelle isole inglesi durante una fase di già evidente declino fisico e artistico. Tanta delicatezza ma anche molta ruffianeria, con una prova di Coogan e Reilly strepitosa.

Jdelarge 9/02/20 13:05 - 1000 commenti

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Un buon film caratterizzato dalla superlativa prova di Steve Coogan e John C. Reilly, i quali riescono a ricreare nel dettaglio le mimiche del celebre duo comico. Il film offre qualche spunto registico interessante, a partire dal bel piano sequenza iniziale che introduce i problemi della coppia al di là delle divertenti gag. Forse a tratti un po' forzato nella caratterizzazione dei rapporti tra i personaggi, ma si tratta di un film decisamente riuscito.

Puppigallo 20/03/20 19:30 - 5258 commenti

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Realizzato con una certa cura, a tratti persino commovente, questo spaccato di vita professionale e privata (quando provavano le gag, anche sul momento) di due grandi della comicità riesce a dare un’idea di chi fossero, andando oltre le comiche e i personaggi creati per il pubblico: due amici che, per molto tempo, forse non sapevano neanche di esserlo. Qui si parla del loro (comunque glorioso) tramonto, in cui si riavvicinano ancora di più evidenziando un profondo legame. Bravi i due attori, ma niente male anche le caratterizzazioni delle mogli. Nel suo genere biografico, riuscito.
MEMORABILE: "Perché non rubiamo ai povèri per dare ai povèri, così eliminiamo l’intermediario"; Il litigio preso per uno sketch; La gag verbale sulla nave.

Enzus79 1/04/20 08:36 - 2873 commenti

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Film che rende omaggio, in tono abbastanza autorevole, a Stanlio e Ollio. Il periodo considerato è quello del 1953, quando il duo intraprese una tournée teatrale in Gran Bretagna. Qui, agli sgoccioli della loro superba carriera, viene messo in risalto il vero valore della loro amicizia. Da apprezzare la sceneggiatura e la bravura dei due attori: Reilly e Coogan sono da applausi.

Renato 16/06/20 11:53 - 1648 commenti

I gusti di Renato

Bellissimo ritratto di Stanlio e Ollio, che si concentra su un periodo piuttosto doloroso, quando ormai i due erano stati messi da parte dal grande pubblico e si arrabattavano come potevano con tournee in teatri britannici di terz'ordine. Non mancano momenti didascalici nella sceneggiatura, non si può negare, ma il film è soprattutto un grande, doveroso atto d'amore. E come tale è spesso molto commovente, in modo quasi inaspettato in quello che dovrebbe essere il biopic dei due comici più grandi di sempre. Semplicemente perfetti Coogan e Reilly.
MEMORABILE: Stan e Babe a letto insieme, proprio come succedeva sempre nei loro film.

Anthonyvm 27/07/20 17:15 - 5637 commenti

I gusti di Anthonyvm

Dolceamara rappresentazione dell'ultimo periodo di attività del duo di comici che, nonostante problemi di salute, frustrazioni lavorative e l'eclissarsi della popolarità, non rinunciano alla loro amicizia e al gusto della risata che li ha resi ciò che sono. Un biopic malinconico e divertente, leggero e profondo al tempo stesso, in cui l'attento alternarsi di dramma e di ironia (genuinamente buffi i reprise di sketch storici come La scala musicale, molto toccanti i momenti di separazione) va dritto al cuore del pubblico, che sorride con una lacrima appesa. Eccellenti Coogan e Reilly.
MEMORABILE: Lo sketch di Ospedale di contea a teatro; La mimica perfetta dei due attori protagonisti; Attacco di cuore sul palco; L'ultima esibizione in Irlanda.

Aco 31/07/20 17:08 - 213 commenti

I gusti di Aco

L’aspetto più interessante, ben rappresentato anche nel film, è la profonda amicizia che legava i due sul palcoscenico come nella vita privata, pur essendo caratterialmente molto dissimili. Stan era drogato di lavoro, Oliver frequentava il set solo per motivi professionali, amava il golf e le scommesse sui cavalli. Stanlio preparava i testi, le gag e Ollio li verificava, proponendo degli aggiustamenti. Impressionante la somiglianza degli attori con i protagonisti.

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Katullo 10/10/21 10:34 - 327 commenti

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Amaro, quasi splenico ricordo del leggendario duo, concentrato sulla congenita parabola di fine carriera, quando della solenne comicità si era già ampiamente goduto. L'idea di raccontare un privato non altrettanto allegro potrebbe apparire guastafestaiola, invece nobilita il vero segreto di quel successo: l'inseparabilità, unita all'incapacità reciproca di adeguarsi ad altro/i. Notevoli le interpretazioni, quella di Coogan forse meglio marcata grazie anche a una somiglianza più spontanea. Un film che avrebbe meritato una durata doppia, tripla, riscuotendo lo stesso forte consenso.
MEMORABILE: Laurel che guarda il manifesto di Gianni e Pinotto; La moglie di Stan che non vuol sedersi accanto al produttore Roach; Le scenografie anni '30.

Nick franc 10/10/21 10:48 - 509 commenti

I gusti di Nick franc

Riuscito film biografico che sceglie di raccontare la decadenza e l'epilogo della carriera della mitica coppia piuttosto che, prologo a parte, l'apice della stessa. Ne esce un film prevalentemente malinconico, tranne che nelle riproposizioni dei celebri sketch, in cui risulta labilissimo il confine tra gli artisti sul palco e fuori (si vedano le scene con la receptionist dell'hotel e in sala d'attesa del produttore). Incredibile la totale aderenza di Coogan e Reilly, bravissimi, nella mimica e nella fisicità con gli originali. Tecnicamente pregevole il piano sequenza iniziale.
MEMORABILE: Lo sketch della stazione; Il malinconico spettacolo con Ollio malato; La lite tra i due.

Pigro 12/10/21 10:27 - 9635 commenti

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Il viale del tramonto dell’irraggiungibile coppia comica del cinema arriva nell’ultimo tour teatrale in Inghilterra, dove screzi, incomprensioni e riappacificazioni si ripetono nella percezione dell’imminente fine. Film struggente: sul mondo dello spettacolo e il successo, sull’età che avanza e le disillusioni, sull’amicizia. Con due strepitosi interpreti che danno a Laurel & Hardy non solo un’incredibile capacità mimetica, ma anche un’intensa sensibilità umana. Ottima ricostruzione. Fascinazione e commozione in perfetta simbiosi.
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  • Curiosità Noncha17 • 2/05/19 15:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    La scena iniziale è ambientata sul set de I fanciulli del West (1937), proprio durante la sua lavorazione.

    Il film in cui Stan Laurel fu sostituito per evidenti scoramenti con la Fox è Zenobia (1939).
  • Discussione Caesars • 6/05/19 15:36
    Scrivano - 16800 interventi
    C'è una sola cosa che non mi ha convinto molto. Ad un certo punto del film Stan va nell'ufficio del produttore cinematografico Miffin e la segretaria gli storpia due volte il cognome in Lauren e l'osserva come se non lo conoscesse. Possibile che nel 1953 ci fosse qualcuno, in Inghilterra, che sapesse chi era Stan Laurel e non lo riconoscesse (nel mondo del cinema poi)?

    Per il resto ottima pellicola: delicata, sentita e anche commovente. Strepitosi Coogan e Reilly (personalmente ho addirittura preferito il primo al secondo, ma sono incredibili entrambi).
    Consigliato a tutti i fan della celeberrima coppia.
  • Discussione Markus • 11/05/19 10:27
    Scrivano - 4775 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    C'è una sola cosa che non mi ha convinto molto. Ad un certo punto del film Stan va nell'ufficio del produttore cinematografico Miffin e la segretaria gli storpia due volte il cognome in Lauren e l'osserva come se non lo conoscesse. Possibile che nel 1953 ci fosse qualcuno, in Inghilterra, che sapesse chi era Stan Laurel e non lo riconoscesse (nel mondo del cinema poi)?

    Ho pensato la stessa cosa. Credo (ipotizzo) che il regista abbia voluto calcare un po' la mano sul fatto del declino artistico di questi artisti. Ci sarà stato a livello di botteghino, è noto, ma francamente dubito che la notorietà sia venuta a mancare cosi pochi anni dopo.
  • Homevideo Caesars • 5/07/19 09:56
    Scrivano - 16800 interventi
    Il 19/09/2019 esce, sia in blu ray che in dvd, edito da Lucky Red e distibuito da Koch Media
  • Discussione Alex75 • 31/10/19 19:12
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire:
    C'è una sola cosa che non mi ha convinto molto. Ad un certo punto del film Stan va nell'ufficio del produttore cinematografico Miffin e la segretaria gli storpia due volte il cognome in Lauren e l'osserva come se non lo conoscesse. Possibile che nel 1953 ci fosse qualcuno, in Inghilterra, che sapesse chi era Stan Laurel e non lo riconoscesse (nel mondo del cinema poi)?

    Ho pensato la stessa cosa. Credo (ipotizzo) che il regista abbia voluto calcare un po' la mano sul fatto del declino artistico di questi artisti. Ci sarà stato a livello di botteghino, è noto, ma francamente dubito che la notorietà sia venuta a mancare cosi pochi anni dopo.


    E' sembrata anche a me una forzatura. E' vero che il loro ultimo film (Atollo K) fu un fiasco e che stava splendendo la stella del duo Abbott-Costello (di cui non a caso si vede un manifesto nel corso del film), ma il loro tour europeo del 1950 aveva riscosso un grande successo.
  • Homevideo Aco • 31/07/20 17:08
    Galoppino - 22 interventi
    I contenuti extra, presenti nel DVD, invece permettono di apprezzare il notevole lavoro di preparazione del film e l’impegno, intellettuale quanto fisico, che i due attori hanno dovuto affrontare per incarnare la celebre coppia. Per diventare Oliver, John C. Reilly ha dovuto affrontare tre ore di trucco, nonché indossare una tuta con una finta pancia, protesi per il viso e lenti a contatto. Per Stan il lavoro è stato “più facile”: Steve Coogan ha dovuto soltanto modificare il mento e la punta delle orecchie.