Amore folle - Film (1935)

R
Amore folle
Media utenti
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mad love
Anno: 1935
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: E' il remake di "Orlac's hande". Conosciuto anche come "Le mani di Orlac".

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un classico della letteratura dell'orrore opera di Maurice Renard, "Les mains d'Orlac", già portato sul grande schermo dieci anni prima dal tedesco Robert Wiene (LE MANI DELL'ALTRO), un'altrettanto classica trasposizione hollywoodiana che segna il debulto americano di Peter Lorre e si giova di un'ottima sceneggiatura alla quale il regista Karl Freund dà uno splendido appoggio riuscendo a creare un clima morboso al punto giusto. L'attenzione, dall'ex pianista Stephen Orlac che ha perduto entrambe le mani in un incidente ferroviario, si sposta al chirurgo che lo opera (Lorre) innestandogli...Leggi tutto le mani di un lanciatore di coltelli da poco ghigliottinato. Folle d'amore per la compagna di Orlac, il chirurgo accetta le suppliche di lei e invece che procedere all'amputazione delle mani tenta l'esperimento: il rigetto si esplicherà quando Orlac non solo non potrà più suonare ma comincerà a lanciare coltelli rischiando di uccidere. C'è ancora dell'altro, nel soggetto di un film complesso ma montato con esemplare chiarezza, e l'insieme contribuisce a dare profondità all'opera. Su tutti si erge comunque la maschera dallo sguardo perennemente assente di un Lorre straordinario, completamente calvo e fondamentale per la riuscita del film. Non un horror come lo si intende oggi né come lo si intendeva allora, piuttosto un dramma dalle molteplici sfaccettature psicologiche, che acquista spessore di minuto in minuto fino a raggiungere il climax nel cupo travestimento di Lorre, quando finge di essere il decapitato risorto. Meno datato del previsto.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Cotola 12/07/08 00:21 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Rifacimento de "Le mani di Horlac", supera l'originale sotto tutti i punti di vista da cui si discosta anche da un punto di vista stilistico e puramente narrativo. Le atmosfere cupe e misteriose sono magistrali e devono molto all'esperienza come direttore della fotografia del regista. Buono il cast con un Lorre (insolitamente calvo) una spanna sopra tutti. Un piccolo gioiello che non bisognerebbe perdere.

Undying 31/10/09 04:51 - 3807 commenti

I gusti di Undying

A seguito di incidente un pianista rischia di perdere le mani: motivo che induce la moglie, attrice di spettacoli teatrali, ad invocare l'aiuto di un esperto chirurgo. Quest'ultimo, invaghito della donna, trapianta le mani di un lanciatore di coltelli deceduto a seguito di una condanna a morte per omicidio. Una delle prime edizioni cinematografiche derivate dal romanzo di Renard (Les mains d'Orlac) anticipato solo da una precedente versione tedesca diretta da Wiene. Eccezionale l'interprerazione di Lorre (completamente calvo!), qua indotto a dare corpo al folle, ripugnante e spietato dottore.
MEMORABILE: L'attrice che prende il posto della statua di cera, di fronte ad un Peter Lorre ormai completamente impazzito.

Von Leppe 6/07/12 12:54 - 1256 commenti

I gusti di Von Leppe

Ottimo sotto il punto di vista della fotografia e delle scenografie tipiche dell'epoca, anche se la regia di Karl Freund, come nella mummia, dona un tocco minimale. La trama è quella dello scienziato geniale ma squilibrato, e il suo squilibrio aumenta di fronte all'amore. Scienziato interpretato da Peter Lorre con il suo aspetto tra il malefico e il timido. Un film che si fa apprezzare per l'atmosfera espressionista in voga nei vecchi horror americani di ispirazione europea (non a caso il regista era un veterano del cinema muto tedesco).
MEMORABILE: Io, un misero provinciale, ho conquistato la scienza: perché non posso conquistare l'amore?

Il Gobbo 20/05/13 12:40 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Efficace trapianto (oops!) della buona scuola teutonica in una delle tante trasposizioni del celebre romanzo di Renard, che omaggia il grand-guignol (magnifica la torta con ghigliottina!) ed è percorso da sottili fremiti sadiani. gran parte del merito va a un Lorre straordinario nela sua deriva psichica. Qualche ingenuità e qualche segno del tempo tuttavia si notano.

Rebis 4/08/15 10:38 - 2331 commenti

I gusti di Rebis

Molto celebrato negli annali dell'horror, un film diseguale e inferiore alla sua fama, ma con notevoli picchi immaginifici che ne giustificano la popolarità (Lorre inguaiato nelle borchie sembra un cenobita di Hellraiser). A depotenziare la resa complessiva è la narrazione scomposta in due tronconi che disinnesca l'epicentro del racconto: da un lato le deliranti, morbosissime vicende del Mad Doctor, dall'altro la vittima del trapianto e le sue (blande) conseguenze. Compensano: le ombre (post)espressioniste, i tocchi grand-guignoleschi e le sferzate di puro sadismo. Immenso Peter Lorre.

Faggi 30/01/16 18:00 - 1548 commenti

I gusti di Faggi

Surrealismo ed espressionismo si fondono in questa perla macabra, suggestiva e intensa; Peter Lorre interpreta straordinariamente un geniale chirurgo preda del demone erotico (rimane impressa nella memoria la sua maschera allucinata, delirante, esaltata e malinconica). Sequenze, invenzioni drammatiche e messa in scena di rara bellezza; fiato sospeso, visionarietà, humor nerissimo. Poesia maledetta in celluloide.

Deepred89 31/05/16 00:50 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Bizzarro e cupissimo B-movie che trova nella spassosa interpretazione di Lorre il proprio punto di forza. Difficile stabilire se l'aspetto gustosamente buffo e naif di certi suoi gesti fosse calcolato in origine, ma vederlo oscillare tra goffaggine, teatralità e sussulti schizofrenici vale da solo la visione. Peraltro la storiella è pure intrigante e riserva qualche sorpresa niente male, nonostante lasci aperto un punto fondamentale (con quelle mani che ci facciamo?). Senza particolari ambizioni, ma insolito e sinistramente fascinoso.
MEMORABILE: Il bacio a sorpresa; L'ironica disinvoltura del condannato a morte.

Aborym 19/11/16 23:41 - 29 commenti

I gusti di Aborym

Bellissimo horror espressionista con alla regia uno dei più grandi direttori della fotografia di sempre, Karl Freund. Tratto dal romanzo "Les mains d'Orlac" di Maurice Renard, vede come protagonista uno strepitoso Peter Lorre che interpreta il folle medico dottor Gogol e nei panni del pianista Stephen Orlac, Colin Clive, ovvero il primo dottor Frankenstein della storia del cinema. Da vedere al buio, di notte, in religioso silenzio.

Rufus68 8/03/17 22:32 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

Il paragone con Le mani dell'altro va a scapito del film. Rispetto all'opera di Wiene qui manca del tutto la felicità scenografica, l'insistenza ossessiva e il tono antinaturalistico proprio dell'espressionismo. La vicenda, quindi, riposa esclusivamente sulla progressione narrativa (e gli attori secondari sono un po' scialbi); solo un bravo Peter Lorre, sospeso tra adorazione feticistica e voluttà sadica, scuote tale solida mediocrità.

Claudius 9/04/19 09:37 - 541 commenti

I gusti di Claudius

Remake di Le mani dell'altro che, nonostante il passare degli anni, si difende ancora bene grazie all'ottima interpretazione di Lorre (gli ultimi dieci minuti sono da antologia del brivido). Dal punto di vista tecnico è da notare che la scelta di concentrare un fascio di luce sugli occhi dell'attore era già stata sperimentata ne La mummia con Karloff, opera dello stesso regista
MEMORABILE: Il fascio di luce sugli occhi di Lorre.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina DraculaSpazio vuotoLocandina La mummiaSpazio vuotoLocandina Breaker Morant - Esecuzione di un eroeSpazio vuotoLocandina Goodbye south, goodbye

Daniela 27/10/20 00:13 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Secondo trasposizione cinematografica del romanzo di Renard, ne travolge la trama per mettere al centro dell'intrigo non lo sfortunato pianista a cui vengono trapiantate le mani di un assassino ma il chirurgo che effettua l'operazione, follemente innamorato della moglie del suo paziente, Col cranio rasato e gli occhi tondi sporgenti, Lorre assomiglia ad un uovo ipertiroideo: inquietante ma anche sottilmente ironico, con la sua interpretazione rende tuttora godibilissimo questo piccolo film nonostante la prestazione modesta del resto del cast e alcuni snodi troppo affrettati.  
MEMORABILE: La serva con il pappagallo che accudisce la statua di cera; Gli sguardi languidi del Dottor Gogol. 

Giùan 1/05/21 11:01 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Assieme al classico La mummia costituisce la sezione più weird ed estrema del dittico horror diretto da Freund. Il Maestro tedesco della fotografia conta sulla magnetica eleganza del suo b/n oltreché su una storia di attrazione impossibile che sicuramente avrebbe intrigato Browning, trovando nel perfetto fascino repulsivo di Lorre l'interprete perfetto, i cui languorosi occhi son messi vieppiù in risalto dalla lucida testa d'uovo. In tale contesto la trama horror scorre in filigrana fornendo tuttavia la giusta suggestione grandguignolesca, contorno essenziale di un amore che consuma.
MEMORABILE: Gli occhioni pieni di pietoso spavento di Frances Drake innanzi all'implorante Lorre.

Jaspers 12/03/22 02:31 - 147 commenti

I gusti di Jaspers

Seconda ottima trasposizione del romanzo di Renard che si differenzia dalla precedente per la scelta di porre i riflettori sul carnefice (un Lorre straordinario che dall'empatia iniziale passa presto a trasmettere paura) anziché sulla vittima (un Clive genialmente passato da Frankenstein creatore a "creatura"). Sorprendenti invenzioni visive tingono questa produzione americana di autentico espressionismo (e considerato con chi lavorava Freund, non poteva essere altrimenti). Forse il film più citato da Sam Raimi (da sempre fissato con le mani): vedere il suo operato per credere!
MEMORABILE: Le mani metalliche, che Ash Williams avrebbe gradito; L'immagine nello specchio, bramosa di "dire ciò che non vuoi dire, fare ciò che non vuoi fare".
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Undying • 1/11/09 15:36
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un piccolo gioiello targato Mgm

    Adattamento del romanzo di Maurice Renard (Les mains d'Orlac), Amore folle è un ottimo esempio di horror classico, prodotto dalla Mgm ma in stretta relazione con certo tipo di cinema tedesco.
    Infatti lo stesso regista, Karl Freund, era stato uno dei massimi esponenti del periodo "espressionista" e lo stesso soggetto, era stato opera di rivisitazione tedesca dietro accorta regia di Robert Wiene (Orlacs Hände, 1924).

    Il film non gode di una sceneggiatura particolarmente elaborata, ma si sviluppa dietro immagini, sensazioni nelle quali predomina un senso di morte che si riflette (mediante allegorie sostenute dall'uso di specchi e di doppi) sul protagonista: uno strepitoso Peter Lorre, insolitamente privo di capelli.

    Pur essendo, in prevalenza, la tematica horror a predominare nel clima della vicenda, grande merito agli autori va reso per un discreto (e mai invasivo) taglio ironico, che esplode nel delirante finale, introdotto dalla cameriera ubriaca che vede, guardacaso, doppio.

    L'eccezionale lavoro scenografico, che si manifesta nella chiusa altamente suggestiva, dominata da magistrali giochi di luci e ombre, può vantare l'apporto in qualità di operatore di Gregg Toland, poi al servizio di Orson Welles, in simile ruolo, per Quarto potere (1941).

    Sotto: manifesto dell'edizione tedesca diretta da Robert Wiene
  • Homevideo Digital • 20/04/12 00:38
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd della Sinister in uscita il 26/06/2012.
  • Homevideo Buiomega71 • 20/04/12 10:17
    Consigliere - 25892 interventi
    Ottima uscita, io ho la vhs della Pantmedia.
  • Homevideo Digital • 20/04/12 15:43
    Portaborse - 3973 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ottima uscita, io ho la vhs della Pantmedia.
    Comunque se non erro dovrebbe trattarsi di un doppiaggio piuttosto recente, e non certo d'epoca. Confermi, Buio?
  • Homevideo Buiomega71 • 20/04/12 15:47
    Consigliere - 25892 interventi
    Sì, Digital, il doppiaggio nella vhs della Pantmedia non è quello d'epoca. Sicuramente ridoppiato...
  • Homevideo Rebis • 20/04/12 16:15
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Questo è da prendere al volo... Speriamo la Sinister non deluda :/
  • Curiosità Daniela • 26/10/20 11:35
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Il romanzo Le mani di Orlac (Les Mains d'Orlac) dello scrittore francese Maurice Renard, pubblicato nel 1920, è stato fonte di ispirazione per altri tre film oltre a questo Amore folle:

    Le mani dell'altro (Orlacs Hände), regia di Robert Wiene (1924)
    Le mani dell'altro (The Hands of Orlac), regia di Edmond T. Gréville (1961)
    Le mani dell'assassino (Hands of a Stranger), regia di Newton Arnold (1962)
  • Homevideo Buiomega71 • 17/05/23 18:26
    Consigliere - 25892 interventi
    In dvd per DNA ( in combo con Lo sconosciuto del terzo piano), disponibile dal 08/06/2023

    https://www.amazon.it/gp/aw/d/B0C5DCBSDM/ref=ox_sc_saved_image_1?smid=A11IL2PNWYJU7H&psc=1
    Ultima modifica: 17/05/23 19:02 da Buiomega71
  • Homevideo Etienne • 12/06/23 07:59
    Galoppino - 195 interventi
    Di questo film esiste un'edizione italiana in DVD, distribuita da DNA Srl: MAD LOVE (1935) + STRANGER ON THE THIRD FLOOR (1940) - (2 Film su un unico Dvd).
    Lingue: Inglese
    Sottotitoli: Italiano (Forced)
    Rapporto schermo: 1.33:1 (Riadattato in formato 16/9 Pillarbox)
    Extra: Trailers DNA
    Il film è stato rieditato con il contributo dello studioso di storia del cinema Riccardo Cusin. Questa versione è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme.

    https://youtu.be/MZFlIcFKqtg
    https://www.dailymotion.com/video/x8p17kg
    https://vm.tiktok.com/ZGJwQVyYh/
    Ultima modifica: 23/10/23 10:39 da Etienne