Gregory Peck e la sua arte di farci star bene con un film è al centro di questa storia/biografia che parte da lontano e descrive la trasformazione del dolore di un uomo in sublime altruismo. La guerra in Cina, fra truppe imperiali e repubblicane, è solo un capitolo della breve/lunga vita di chi si è dedicato alla comprensione degli altri, anche trasversalmente ai dogmi che lo hanno illuminato. Il bianco e nero, come spesso accade, aumenta la profondità espressiva.
MEMORABILE: Il personaggio pomposo di monsignore Angus, interpretato da Vincent Price.
Da un romanzo di Cronin, in un lungo flashback la storia di un prete cattolico anticonformista per molti anni missionario in Cina: nonostante le iniziali diffidenze e le molte difficoltà, conquisterà l'affetto di quanti lo circondano grazie al buon cuore, unito ad un carattere mite e tollerante verso le credenze altrui. Fra commedia e melodramma, un film dal contenuto edificante illuminato dalla presenza ascetica di Peck, qui molto efficace, a cui fanno corona bravi caratteristi. Il ritmo pacato ben si accorda con i contenuti, la confezione è accurata, i dialoghi scritti da Mankiewicz gustosi.
MEMORABILE: Assistendo al colloquio fra padre Franco (Peck) ed il vescovo pomposo (Price), l'altezzosa madre superiora si rende conto di chi è più vicino a Dio
Prete scozzese dalla vocazione incerta ma dalla ardente fede è spedito come missionario nella Cina di fine 800, dove dovrà superare molti ostacoli per costruire il suo villaggio-missione nel corso della vita. Dal romanzo di Cronin “Le chiavi del Regno”, un filmone epico-religioso con tutti crismi, melodrammatico ma senza stufare; anzi, coinvolgente. Ottimo livello grazie ai dialoghi curati e all’interpretazione intensa ma misurata di Peck. L’esaltazione della fede cattolica non impedisce al film di profondersi positivamente in una umana tolleranza verso razze e religioni.
Equilibratissimo esempio cinematografico che riesce a fondere fede, guerra, dramma, senza che l'uno prevarichi sugli altri in modo troppo sfacciato. Peck perfetto nel ruolo, un sacerdote umile ma fermo, che non accetta false conversioni né credenti per un chicco di riso. Interessante anche il rapporto con la madre superiora, interpretata in maniera sentita da Rose Stradner. Price, antipaticamente bravo, è una figura di passaggio poco presente ma fondamentale per marcare la differenza tra fede sincera e arroganza in abito talare.
MEMORABILE: L'evoluzione nel rapporto fra Padre Franco e Madre Maria Veronica.
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CuriositàDaniela • 17/04/19 10:46 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Al suo secondo film come protagonista, Gregory Peck conquista la sua prima nomination all'Oscar come miglior attore protagonista.
Curiosamente nella cinquina dei candidati 1946 era presente un altro attore che, al pari di Peck, vestiva i panni di un prete cattolico: Bing Crosby per Le campane di Santa Maria.
La doppia esibizione di virtù dovette però cedere il passo al vizio: ad aggiudicarsi il premio fu infatti Ray Milland, l'alcolizzato di "Giorni perduti".