The field guide to evil - Film (2018)

The field guide to evil
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Titolo originale: The Field Guide to Evil
Anno: 2018
Genere: horror (colore)
Regia: [+e] Vari
Note: Lista dei registi: Ashim Ahluwalia ("Palace of Horrors"), Can Evrenol ("Al Karisi"), Severin Fiala e Veronika Franz ("Die Trud"), Katrin Gebbe ("A Nocturnal Breath"), Calvin Reeder ("The Melonheads"), Agnieszka Smoczynska ("The Kindler and the Virgin"), Peter Strickland ("The Cobblers' Lot"), Yannis Veslemes ("What Ever Happened to Panagas the Pagan?").

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/04/19 DAL BENEMERITO BUBOBUBO
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Bubobubo 4/04/19 17:51 - 1847 commenti

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Nuovo abbecedario tematico: occasione da non perdere, visto il rinnovato interesse dell'horror contemporaneo per il folklore, ma risultato incredibilmente mediocre. Tolto Strickland (suo il corto più apertamente favolistico e psichedelico) e qualche suggestione della delirante prova di Veslemes, il nulla o quasi: ridicolo il segmento di Reeder, del tutto incompiuto quello della Smoczynska, con Fiala-Franz e Gebbe che giocano (male) coi tabù sessuali tra Germania e Austria e il senso di colpa di Evrenol annullato dallo sciapo b/n di Ahluwalia.
MEMORABILE: The Cobblers' Lot, unico corto degno di visione.

Taxius 10/12/19 12:24 - 1656 commenti

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Horror antologico diviso in otto episodi diretti da altrettanti registi di nazionalità diversa. Come spesso capita in questo genere di film c'è una grossa differenza qualitativa tra i vari episodi: i migliori sono il primo (Austria), il secondo (Turchia) e il settimo (Germania), non male invece il sesto (India) e l'ottavo (Inghilterra), mentre deludono assai il terzo (Polonia), il quarto (U.S.A.) e il quinto (Grecia). Nel complesso non male, peccato solo per quei tre episodi davvero scadenti.

Pumpkh75 2/06/20 15:13 - 1740 commenti

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Si parte con quel gran incentivo a non proseguire la visione che è il segmento di Franz & Fiala, ma siccome siamo testardi eccoci servita una serie di pasticci narcisisti e intelettualoidi, tutti di tono e contrasto diverso, che usano il folklore come mero pretesto e che vanno ognuno per conto proprio (il nostro sarebbe giusto non pagarlo). Basso il rapporto tra numero e qualità sufficiente di episodi (gli ultimi della Gebbe e di Strickland, per chi riesce ad arrivare alla fine). Più che un manuale sul male, un manuale fatto male.

Hackett 7/08/20 11:09 - 1865 commenti

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Antologia di racconti horror che cerca di scavare in riti ancestrali e tradizioni appartenenti a vari paesi del mondo. Il progetto, sicuramente nato sulla scia dei recenti horror a tinte ritual-antropologiche (vedi The witch o Midsommar) parte con buoni presupposti ma si scontra con regie piatte, molto spesso non all’altezza, che rendono gli episodi già esili, poco digeribili e a tratti noiosi. Qualche scossone, forse un paio di guizzi, ma poca carne al fuoco che alla fine fa attendere con sollievo i titoli di coda.

Teddy 4/02/24 03:06 - 811 commenti

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Affiora con molta fatica e si dissolve con estrema prontezza. Lo si scruta avvinti giusto giusto dalla bellezza di alcuni scenari naturalistici, mentre tutto il narrato e le perturbazioni legate al folklore si disperdono, tra sonnolenti minimalismi e logori guizzi sanguinari. L’ennesimo esercizio di stile che punta sull’autorialità e tiene la paura fuori dalla porta.

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