Zombie contro zombie - Film (2017)

Zombie contro zombie
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Kamera o tomeru na!
Anno: 2017
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "One Cut of the Dead". Vincitore delle categorie Best Film e Best Director all'edizione 2018 dell'Austin Fantastic Fest. Shin'ichirô Ueda è stato nominato come miglior regista esordiente all'edizione 2019 degli Asian Film Awards. Rifatto nel 2022 come "Cut! - Zombi contro zombi".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ha i crismi della genialità, questo curioso film giapponese che si prende allegramente gioco del genere affrontato e già chiaro dal titolo. E questo nonostante una prima mezz'ora che porti a pensare il contrario, quasi a un BOSCO 1 in cui l'espediente della steadicam è sostituito dall'effetto opposto, la camera a mano. ONE CUT OF THE DEAD è il significativo titolo del mediometraggio su cui il film si apre: girato tutto in un unico piano sequenza, è un insopportabile horror da quattro yen, con i protagonisti che urlano in continuazione riallacciandosi alla peggior tradizione di certo cinema di genere...Leggi tutto orientale. Riprese al limite dell'amatoriale, fotografia verdastra terribile, corse tutt'attorno e all'interno di un casermone abbandonato tra l'erba, unica location in cui si gira. Ci si chiede come sia possibile far passare per film una cosa del genere. Poi, però, dopo 36 minuti arrivano i titoli di coda e riavvolgiamo il nastro: si torna al momento in cui la dirigente di un nuovo canale a tema zombi assegna a un regista il compito, per l'inaugurazione, di girare un mediometraggio horror che abbia la singolare caratteristica di essere realizzato “in diretta” e in un unico piano sequenza. Nessuno spazio per gli errori, insomma. Seguiremo quindi la preparazione dello stesso e susseguentemente una sorta di making of istantaneo, attraverso il quale rivedremo il mediometraggio iniziale da “dietro le quinte”, comprendendo così i motivi delle tante scene che a prima vista ci erano parse inspiegabili o semplicemente sciatte. Senza soffermarsi troppo sul valore delle scontate riflessioni su cinema e metacinema fornite dal film o su profondi significati che sembrano appartenergli solo incidentalmente, conviene giudicare ZOMBIE CONTRO ZOMBIE per quello che in fondo è, ovvero un divertito dentro e fuori dal set strutturato intelligentemente al contrario della norma: prima ci viene mostrato il risultato finale coi suoi difetti senza dirci quali siano e dove si nascondano (anche se alcuni risultano evidenti), secondariamente ci viene spiegato da dove nascano e da cosa siano causati in quello che diventa un simpatico gioco di rimandi a totale beneficio dello spettatore. Non c'è molto altro, a dire il vero. Sceneggiatura, regia e interpretazioni non lasciano certo il segno e tutto viene costruito intorno alle furbe intuizioni fornite dal soggetto. Le gag hanno tutte origine dalle situazioni, quasi mai dai dialoghi. Detto quindi di una prima mezz'ora che diventa solo un brutto quanto necessario prologo, ci si può divertire successivamente quando finalmente l'orrore low budget diventa semplice materia filmica di cui svelare trucchi e inconvenienti. E in questo l'opera funziona indubbiamente assommando più trovate spassose (lo zombi ubriaco, i cognomi sbagliati, la telecamera caduta sull'erba, lo stesso finale in cui si sostituisce la gru rotta). Meno interessanti le fasi centrali da EFFETTO NOTTE made in Japan, in cui emergono i limiti tecnici e del cast.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/02/19 DAL BENEMERITO BUBOBUBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/06/20
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Bubobubo 26/02/19 13:11 - 1847 commenti

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Ci si... ammazza dalle risate in questo gioiellino del Sol Levante, che mette in scena il tentativo di un mediocre pennivendolo della videocamera di girare uno zombie movie dilettantesco in una sola ripresa (da qui il gioco di parole del bel titolo inglese). Il giochino metacinematografico è leggero ma pervasivo, condotto con coerenza sino alle ultime sequenze (dove è il vero regista a riprendere sé stesso). Ne esce fuori una commedia horror assai divertente, specialmente nella seconda metà e tutt'altro che banale. Consigliato!
MEMORABILE: L'aiuto cameraman e il sake.

Daniela 16/06/19 11:19 - 12660 commenti

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Al fine di ottenere una recitazione più realistica da parte degli attori impegnati in un horror low budget, un regista fanatico provoca un attacco di veri zombi. Dopo una trentina di minuti di carneficina ripresa in un'unica sequenza con telecamera a mano, fine e titoli di coda. Poi parte il vero film... o forse no. Pellicola originale che si presenta come l'ennesima zombi-cialtroneria per poi spiazzare lo spettatore con un "dietro le quinte" ricco di dettagli goduriosi, innestando una riflessione semi-seria sul cinema e sulla sua fruizione.

Taxius 2/11/19 13:54 - 1656 commenti

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Una troupe che sta girando un film di zombi low budget viene attaccata da zombi veri; il regista mezzo matto però continua a girare in nome dell'iperrealismo. Film girato male e recitato peggio, con una trama insensata che lascia basiti fino ai titoli di coda; dopo questi però comincia il vero film e l'unica cosa che si può fare è inchinarsi al genio del regista. Ueda salta dall'horror alla commedia in modo geniale regalandoci un qualcosa di nuovo e originale, cosa ormai rara nel mondo degli zombi. Si muore dal ridere!

Mickes2 21/05/20 23:15 - 1670 commenti

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Eccolo, è là! Sul finire degli anni ’10 un folletto giapponese impazzito si aggira nel panorama horror orientale e mondiale. Geniaccio Ueda combina un injoke continuo per un andirivieni metafilmico tra dirette e montaggi, che costruisce e poi smembra regole e narrato con una fluidità e una coerenza di raro mestiere. Di una comicità naturale e (si permetta l’ossimoro) finanche commovente. Da affiancare di diritto e subito all'Alba dei morti dementi per estro e immediatezza. Fare più di così pare francamente impossibile.

Cotola 4/06/20 00:27 - 9043 commenti

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Deliziosa commedia horror che regala al pubblico uno dei più folli e divertenti esempi di metacinema che si possano immaginare. All'inizio, i primi quaranta minuti lasciano un po' così. Poi, quando inizia "l'altro" film, tutto assume un nuova valenza, una nuova dimensione ed ogni pezzo del puzzle si incastra perfettamente con gli altri. La sceneggiatura è a tratti geniale nello spiegare i perché di certe scene e  nel parlare di come si gira un film con tutte le problematiche legate ad esso, regalando momenti di pura comicità che susciteranno molte risate. Una perla da non perdere. 
MEMORABILE: Il regista sempre più invasato che urla "action!". 

Gestarsh99 9/10/20 16:02 - 1395 commenti

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"Truffatore" e Truffaut del cinema sugli zombi, Ueda applica l'effetto Droste a un suo personale Effetto notte... dei morti viventi, dando vita a una zom-com a scatole cinesi inverse che inizia dalla parte interna più piccola per rimontare a quella esterna più ampia. Il suo è quasi un mockumentary ad honorem sull'arte dell'improvvisazione, sul mestiere del camuffare gli inciampi di percorso e risanare situazioni all'apparenza compromesse. Il tutto dimezzando con ingegno i costi di produzione e servendo per due volte il medesimo girato: il film sul film e le riprese del film sul film!

Aco 30/10/20 08:15 - 215 commenti

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Il regista realizza un film che spiazza e al tempo stesso diverte lo spettatore, grazie a una innovativa struttura narrativa, alla capacità di saper mettere alla berlina tutti i canoni estetici e narrativi del cinema horror trasformando infine l’opera in una presa in giro dell’industria cinematografica. A livello tecnico sono interessanti l’utilizzo del piano sequenza nella prima parte del film e la costruzione narrativa divisa in tre capitoli.
MEMORABILE: I titoli di coda nei quali si vede la vera troupe che riprende la falsa troupe, formata da veri attori che riprende altri attori.

Rufus68 1/11/20 16:25 - 3842 commenti

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Sarà che il metacinema si assomiglia tutto, ma anche questo tentativo di ravvivare il genere (nonché il sottogenere zombi) pare un mezzo fallimento. Apprezzabile, certo, la concezione strutturale; del pari gradevoli o simpatici alcuni caratteri. È indubbio, tuttavia, che, nonostante gli incastri di sceneggiatura, non si faccia che replicare per tutta la durata quei vezzi e quegli insopportabili topoi che si intende parodiare. Al centesimo urletto o gorgoglìo, insomma, saltano i nervi. De gustibus.

Caesars 10/12/20 13:19 - 3790 commenti

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Ecco il solito filmetto a base di zombi, mal diretto, mal interpretato e peggio realizzato (anche se in un unico piano sequenza). E invece no... Dopo una quarantina di minuti, che ci facevano presupporre il peggio, avviene la trasformazione. Tutto si chiarisce e la pellicola acquista valore e divertimento. Davvero una bella sorpresa questo prodotto giapponese, diretto e sceneggiato da Ueda, che si avvale di un soggetto intelligente, ben sviluppato in modo originale. Si fa davvero fatica ad arrivare alla "svolta" ma, una volta lì, lo sforzo compiuto viene premiato con gli interessi.

Schramm 14/04/22 19:46 - 3495 commenti

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L'impasse non più aggirabile del meta en abyme è che ha da lustri perso ogni funzione e risorsa cortocircuitale, e più di stabilire un'autoreferenza senza uscite d'emergenza non va. Neanche in simpatiche e acute mosse di tale decostruttivismo autoparodistico, dove lo zombie, che si spalma cremosamente su ogni fetta metaforica, accorre ad allegorizzare l'autofagia e la dissezione anatomica di un filone, e a dirci che il cinema è un morto vivente che divora ed è divorato da spettatori zombi. Uno specchio che chiede allo specchio chi è il più specchio del reame. Si sorride, ma con noia.

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Puppigallo 11/06/22 20:47 - 5273 commenti

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Quello che si dice un film riuscito grazie soprattutto al meccanismo. L'inizio è tra il preoccupante e il cervellotico, persino per uno zombie-movie. Ma poi tutto acquista un senso; e più si procede più si viene coinvolti proprio in quel meccanismo che, nella sua apparente disorganizzazione e improvvisazione dovuta proprio alla situazione, avrà un suo indiscutibile perché. Gli attori poi fanno la loro parte, contribuendo, con una certa naturalezza, a rendere il tutto credibile.
MEMORABILE: "Arriva arriva!". "Cosa arriva?". "La ca la ca la caaacca"; "EEE azione!"; "Io vorrei tanto vomitare per voi, ma il mio agente...".

Il ferrini 31/10/22 23:59 - 2357 commenti

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Divertente esperimento metacinematografico realizzato con pochi mezzi ma tante piccole idee geniali, che rendono interessanti i personaggi e anche la costruzione (o forse dovremmo dire decostruzione) dei primi deliranti 30 minuti in piano sequenza. Un progetto che trasuda amore per il cinema, in cui gli attori sembrano genuinamente divertirsi almeno quanto chi guarda. Nonostante i litri di sangue si ride e se ne vorrebbe ancora. Decisamente riuscito.

Herrkinski 16/12/22 00:07 - 8109 commenti

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Il giochetto del metacinema non è del tutto nuovo, tantomeno quello del film in piano sequenza, tendenza che ultimamente sta prendendo piede; considerando però il budget irrisorio con cui il film è stato girato, Ueda dimostra un certo brio e sembra si diverta un mondo a prendere in giro lo spettatore e il cinema stesso, parodiando i film sugli zombi e lo stesso filmmaking a basso costo di cui è artefice. Non si ride quasi mai però, anzi la noia fa capolino a più riprese, unita a una fotografia dai toni spenti e opachi che ricorda gli straight-to-video anni '80 (forse volutamente?).

Valcanna 27/12/22 08:45 - 34 commenti

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Commedia horror molto diesel, rendendo sulla distanza quello che (volutamente) manca all'inizio. Bello scoprire nella seconda parte il perché e da dove nascano tutte le mancanze del film nel film girato durante il film. Ecco, questa storia  matrioskevole, ci permette di riavvolegere il nastro e guardare, bambola dopo bambola, al perché le cose siano andate in un determinato modo. Strappa più di qualche risata. Incantevolmente folle la moglie del regista. Visione davvero piacevole.
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  • Discussione Daniela • 3/10/20 19:09
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    x Gest
    dato che in questo periodo stai a zombettare in Oriente, questo te lo consiglio: originale, spiazzante in senso positivo.
    Demenziale ma anche rigoroso: torna tutto!
    Bisogna però dargli tempo perché il bello inizia dopo i titoli di coda...
    Ultima modifica: 3/10/20 19:43 da Daniela
  • Discussione Gestarsh99 • 4/10/20 17:58
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Gest
    dato che in questo periodo stai a zombettare in Oriente, questo te lo consiglio: originale, spiazzante in senso positivo.
    Demenziale ma anche rigoroso: torna tutto!
    Bisogna però dargli tempo perché il bello inizia dopo i titoli di coda...

    Grazie per la dritta :)
    Ho visto che la media voti promette bene.

  • Discussione Gestarsh99 • 12/10/20 21:03
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Devo dire di esser rimasto piacevolmente spiazzato - e dolcemente "truffato", sia dal regista che da Daniela ;) -, perché a dirla tutta, essendomi tenuto volutamente all'oscuro della trama, all'inizio mi aspettavo tutt'altro (roba sulla falsariga de Il cacciatore di zombie e L'alba dei morti dementi). Trascorsi i primissimi minuti ho poi capito che tirava ben altra arietta... A un certo punto son persino arrivato a sopravvalutare speranzoso la costruzione del film, quando poi invece l'insieme si è rivelato assai meno contorto, ardito e "inceptionaro" di quanto avessi preventivato.

    Per come la intendo io, il regista avrebbe potuto anche spingere maggiormente sul gioco degli incastri, magari inserendo nel marasma anche una vera apocalisse zombi, in modo tale da rendere la vita impossibile (e ancor più godibile) a tutti gli spettatori amanti del genere - l'alcolizzato calvo ad esempio sarebbe stato un perfetto "motore di innesco" dell'evento zombizzante: il suo atteggiamento ambiguo sul set era già compatibile con questa svolta naturale, una bomba a orologeria quasi servita su di un piatto d'argento.
    Preso da questo verso, sarebbe stato uno di quei film da vedere almeno due/tre volte per potercisi raccapezzare un minimo,
    un po' come il misconosciuto e ingarbugliatissimo
    La notte dei morti dementi (2003).

    Comunque carino, intelligente e soprattutto rispettoso di tutto il difficile lavoro che c'è dietro ogni prodotto cinematografico.
  • Discussione Daniela • 12/10/20 22:58
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    un po' come il misconosciuto e ingarbugliatissimo
    La notte dei morti dementi (2003).
    questo non lo conoscevo ed ora mi tocca recuperarlo, dagli zombi non c'è proprio scampo  ;oP
  • Discussione Caesars • 10/12/20 13:29
    Scrivano - 16810 interventi
    Mi ha davvero sorpreso, in positivo. Sarà che non avevo approfondito molto la trama, ma mi aspettavo tutt'altra cosa. Invece i sono trovato davanti ad un lavoro che inizialmente risulta quasi indigeribile, ma che, se si arriva al punto di non ritorno, diventa sorprendentemente originale e divertente. Bravo Ueda. Adesso mi piacerebbe recuperare il suo corto "One Cut of the Dead Mission: Remote" .
  • Discussione Daniela • 16/04/22 12:08
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    E' in arrivo il remake francese del film: Z (comme Z), regia di Michel Hazanavicius, con Romain Duris e Bérénice Bejo.
    Dopo l'onore di inaugurare il festival di Cannes che si terrà il prossiimo maggio e dovrebbe uscire nelle sale francesi a giugno.
    Si può vedere il teaser qui. 
     
  • Discussione Schramm • 16/04/22 13:30
    Scrivano - 7694 interventi
    grazie cara, ma ci sono tre cose che fatico sempre più a deglutire: il meta-meta, gli zombi e i remake. il primo da eccezione destabilizzante ha ormai perso ogni carica dinamitarda ed eversiva, e di rado riesce ancora a strapparmi un convinto ed entusiasta apperò! i secondi ormai sono manichini cui far indossare ogni veste metaforica e dove li metti stanno; come per il meta, hanno perso il portato materico in sé e per sé in nome di questa o quella allegoria carnevalesca. per quanto ancora mi possano stare iconograficamente simpatici, e per quanto abbia apprezzato l'appena visto go home che li pinza all'impasse sociale (malgrado il  sottotesto del razzismo gli fu già applicato da romero quel quintale di tempo fa), lo zombie è ormai un cucciolo addomesticato, sempre metafora di qualcosa di sociale, di civile, di umano troppo umano. addirittura, come in questo caso, di linguaggio cinematografico. non è più un anarchico corpo contundente capace di intimorire e disturbare (fulci, quanto manchi!).
    i remake sono sempre una quaterna al lotto: a volte si, molte no, altre decisamente forse.
    queste tre valenze combinate a imbuto in un unico colpo filmico so mica se me regge la giostra. non vedo poi il pro - se non quello del porsi come ennesima scatola cinese - di rispolverare questo stanco giochino. che pure ha una sua arguzia (finalmente compresa dai titolisti nostrani), ma arriva a giochi tutti fatti chiusi e arcinoti. se il nostromo gli ha dato un taglio eccentrico alla the artist fatemi un fischio, vedrò magari di farci un pensiero...
    Ultima modifica: 16/04/22 13:38 da Schramm
  • Discussione Caesars • 16/04/22 19:27
    Scrivano - 16810 interventi
    Zombie contro zombie va visto senza sapere nulla del film, pena un non godimento dello stesso. Un remake è doppiamente inutile.
  • Discussione Schramm • 16/04/22 21:06
    Scrivano - 7694 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Zombie contro zombie va visto senza sapere nulla del film, pena un non godimento dello stesso. Un remake è doppiamente inutile.
    io ne sapevo poco e niente, e tuttavia ho subito snasato le scatole cinesi a venire. segno che qualcosa non funziona. non nel film, che pure è intelligente e simpatico, ma in questo modo di fare cinema che parla del cinema che fa cinema sul cinema, che diciamocelo ha frantumato le biglie da un gran bel pezzo (e ben che vada può assestarsi sul grazioso giochino), oltre ad aver perso la sua capacità di sovvertire e sorprendere. del regista che intende farne macinato ho visto solo the artist, e sulla base di quell'opera un chissà posso anche concederglielo. ma senza aneliti.
  • Homevideo Caesars • 24/05/22 11:44
    Scrivano - 16810 interventi
    Edito in blu-ray da CG Entertainment, in coppia con "One Cut of the Dead in Hollywood "
    https://www.cgentertainment.it/film-dvd/zombie-vs-zombie-one-cut-of-the-dead/f22057/
    Ultima modifica: 24/05/22 11:45 da Caesars