Pioggia nera - Film (1989)

Sopravvissuti allo scoppio della bomba su Hiroshima, Yasuko e i suoi zii dovran far i conti con i segni che l'evento ha lasciato dentro e attorno a loro. Se l'incipit è repentino, con l'atomica che esplode come mille soli, devastando i corpi e la vita, il film si prende poi i suoi tempi (non negandosi un ritmo talora troppo lasco). Imamura si dedica al conflitto tra inconsapevole volontà di rimozione (la forza della tradizione, la ricerca di una marito per Yasuko) e l'inelluttabilità di ciò che è accaduto. Sinceramente composito e doloroso, in solenne b/n.

Con la sbalorditiva e contundente tornitura estetica che Imamura ha dalla propria, dimostrata nell'aftermath incipitario à la Gustave Doré ebbro di PCP, il film avrebbe potuto far mordere tonnellate di radiopulviscolo a Jackson ed essere relong per i suoi destinatari, traumatizzandoli vita nuclear durante. Iperuranico incubo alla N ahinoi soffocato in nome dell'inadeguatezza degli hibakusha emarginati dal vivere e dal morire civile, appesantita da un mélo egemone. Buono e bello non difettano, ma non scavalcano il rimpianto per quei 15' che anziché essere totalità dei 125' ne sono arcipelago.