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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da Jaume Balagueró (il regista horror spagnolo di NAMELESS e DARKNESS) una ghost story di una certa raffinatezza penalizzata da un ritmo eccessivamente lento e da un riciclaggio poco personale di stereotipi e luoghi comuni del genere. L'idea vincente (ovvero quella sulla quale puntavano i trailer e il titolo) è in realtà ben poco sfruttata: accade solo a un bambino (e giusto in apertura) di subire la frattura "in diretta" delle ossa che tanto impressiona. Poi il fenomeno tende a scomparire (per riaffacciarsi fugacemente solo nel finale) per lasciare...Leggi tutto spazio alle paure della nuova infermiera (Calista Flockhart, ovvero Ally McBeal) giunta all'ospedale pediatrico sull'isola di Wight in cui si svolge l'azione. Un horror tutto d'atmosfera, con Balagueró molto bravo a far salire la tensione durante le solitarie esplorazioni al misterioso secondo piano dell'ospedale, chiuso e inaccessibile da quarant'anni. Tra magnifiche scenografie cadenti e uno spettro davvero impressionante (o ridicolo, dipende dai punti di vista), la musica puntella sequenze di notevole impatto visivo. I problemi nascono nelle scene diurne, quando ci sarebbe stato bisogno di una sceneggiatura più vivace o di una regia più spigliata. Non che Balagueró non abbia le qualità, ma tra tante banalità ci voleva una marcia in più, per rendere la storia godibile dall'inizio alla fine. Sbagliato non puntare sulla spettacolarità potenziale di uno spettro "spezzaossa", però se non altro il film ha i suoi momenti riusciti e può contare su un ottimo sonoro.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/06 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 23/03/07 23:48 - 3807 commenti

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Dunque: Darkness e Nameless sono due titoli molto famosi (e sopravvalutati) che si confondono tra loro per "tematica" e rappresentazione, caratterizzati da un ritmo lento e da una recitazione spesso sopra le righe. Fragile si distacca dalle precedenti regie di Balagueró, grazie ad un ottimo plot che sfrutta un tema molto frequentato dal genere ma lo fa con perfezione stilistica e narrativa sopra alla media. Ci sono, nel finale, momenti visivi di rara efficacia. Il meglio di Jaume Balagueró.

Giapo 30/03/07 09:20 - 243 commenti

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Balaguerò si ama o si odia. Il suo stile è ormai definito: storie dell'orrore molto classiche e claustrofobiche, che puntano su paure ancestrali. Chi si aspetta lo spettacolo rimarrà deluso: la sua forza è la semplicità, il ritmo è basso, ma i brividi sono garantiti da un continuo gioco di luci, ombre, presenze e scricchiolii. Penalizzato sicuramente da una mancanza di originalità, è comunque un film di grande atmosfera che merita di essere visto. Ottimo l'intenso e agghiacciante finale.

Puppigallo 3/04/07 19:36 - 5258 commenti

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C'è un po' di saturazione da pellicole con fantasmi, ombre, buio, vedo non vedo, ritmo spesso rallentato (si spera volutamente). Sta di fatto che di questo film si finisce per ricordare solo la scheletrica protagonista (con gli zigomi che sembrano doverle esplodere da un momento all’altro) e i poverini che subiscono le fratture da parte di… Non è girato male; e alcune scene sono abbastanza inquietanti (al piano maledetto). Il tutto confezionato con dialoghi passabili. Ma sarebbe difficile rivederlo. E se qualcuno muore, muore e basta! Ogni tanto si può anche morire...

Fele 24/12/07 23:11 - 43 commenti

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Non è affatto male, a patto che lo si guardi per quello che è: un horror classico da babau, pur senza troppa inventiva. I rumoracci, gli spaventi per qualcuno in ombra, il "fantasmismo" ci sono tutti ed ammetto che possano sembrare un po' vieti. Ma mi parrebbe sbagliato e fuorviante chiedere qualcosa di più profondo al film ed allo stesso Balagueró, che non farà dei capolavori ma che ha tecnica e senso dell'intimidazione. Per un po’ di sani brividi perdòno volentieri una sceneggiatura lungi dall'impeccabilità e delle interpetazioni così così.

Herrkinski 21/07/08 21:43 - 8072 commenti

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Ennesima ghost-story che fa il verso ai film giapponesi. La trama è abbastanza prevedibile e nonostante una regia corretta e uno svolgimento tutto sommato fluido, il film finisce per annoiare spesso e volentieri, mancando di veri momenti spaventosi. Se infatti magari può impressionare lo spettatore più giovane e inesperto, il plot scatena più di uno sbadiglio nel fruitore adulto e più scafato del genere. Certo, le scenografie polverose e decadenti e l'apparizione della ragazzina sono suggestive, ma non bastano a risollevare un film noioso.

Mascherato 31/07/08 16:51 - 583 commenti

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Verrà un giorno in cui la Filmax di Julio Fernàndez avrà un suo posto (non postaccio) nelle storie del cinema horror. Perché la coerenza con la quale asfalta la strada iberica al cinema di genere ha dell'anacronistico, essendo difficile, oggi in Europa, parlare di una Factory. Quella Fantastic, creata da Fernàndez insieme con Brian Yuzna, non ha prodotto sempre lavori di buona fattura, ma le pellicole di Balaguerò sono sempre girate con discreto ritmo ed efficace suspense. A Fragile, forse, avrebbe giovato una più decisa presa di distanza dal trend j-horror.

Bruce 2/03/09 11:05 - 1007 commenti

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Altro buon lavoro di Balaguero, tutto giocato sull’atmosfera inquietante che il regista riesce ad imprimere al racconto, con il suo stile raffinato ed inconfondibile, senza il minimo effetto speciale, né scene truculenti. Tra rumori, improvvise accelerazioni, pause, luci e ombre, stupende ambientazioni, il film raggiunge in pieno il suo effetto. Si rimane così vittime, come la nuova infermiera, del clima angosciante dell’ospedale pediatrico di Mercy Falls e del mistero che si nasconde al secondo piano ed è davvero difficile uscirne indenni.

Ale56 24/06/09 10:36 - 225 commenti

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L'horror spagnolo sta cercando di farsi largo sia in ambito mondiale che europeo. Balaguerò, Plaza e Bayona hanno creato tetri horror (Nameless, Rec, Darkness...) che hanno distribuito in gran parte del mondo. Fragile è uno di questi. Recitazione davvero esemplare per la Flockhart. Nonostante alcuni tratti della sceneggiatura siano "triti e ritriti" con rumori, ombre, lampade che vanno e vengono, Balaguerò può contare su una buona fotografia e la sua convincente regia. Lento nella prima parte, il film si riscatta in quella finale. Poche le apparizioni della bambina (sembra vecchia) meccanica.

Rebis 1/08/09 15:16 - 2332 commenti

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Per Balaguerò la paura, prima che un’emozione, è un sentimento: scaturisce da uno sfaldamento interiore, da una perdita e dal troppo amore riversato per colmarla. La scelta di storie prototipiche, di un cinema classico a rischio non scansato di cliché è funzionale al riconoscimento immediato ed empatico di personaggi e dinamiche relazionali, dimostrando, al contempo, che non occorrono idee nuove per creare un racconto interessante. "Fragile", meno equilibrato rispetto ad altre opere del regista e con qualche enfasi forzata, è un'apnea intensa e coinvolgente, dall'ottima resa atmosferica.

Daniela 17/11/09 23:54 - 12625 commenti

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Nameless e Darkness erano stati generalmente bene accolti, questo snobbato quando non sbertucciato: eppure hanno simili pregi (in primis, una certa eleganza formale) e difetti (sceneggiature poco convincenti, ritmo discontinuo, ricorso a meccanismi piuttosto convenzionali per far sobbalzare sulla sedia lo spettatore). Qui la storia parte bene (le fratture inspiegabili), poi si addormenta per svegliarsi nel concitato finale. Buona l'ambientazione, modesto il cast, qualche momento di noia: risultato non indegno ma neppure esaltante.

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Cotola 30/05/10 11:58 - 9009 commenti

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La prima parte sarebbe anche accettabile per quanto poco originale ed il metodo per fare paura sia "primitivo" e discutibile. Nella seconda parte invece si assiste ad una progressiva discesa nell'improbabile (va bene la sospensione dell'incredulità ma non bisogna esagerare) e soprattutto nel baracconesco e nel ridicolo (si veda il bacio finale). Gli ultimi minuti sono puro trash internazionale.

Greymouser 16/06/11 11:29 - 1458 commenti

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Lo stile di Balaguero non è sempre perfetto, ma non gli si può negare un certo talento nella rappresentazione del macabro, e, in questo film dalla trama esile ma suggestiva, il regista trova il modo di confermare le sue doti di maestro del genere, creando una messa in scena tesa ed amgosciante, e riuscendo in qualche sequenza a toccare le più alte corde e tonalità dell'orrore puro. Non è un capolavoro, ma l'ho trovato uno dei migliori horror "ospedalieri" degli ultimi tempi.

Max92 2/08/11 11:11 - 104 commenti

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Balaguerò è indubbiamente un regista atipico, nel panorama dell'horror del nuovo millennio. Il suo stile inconfondibile, la sua raffinatezza e la sua abilità nel ricostruire vicende avvincenti e di sicuro impatto sono doti rare da trovare nella maggior parte dei cineasti contemporanei. E "Fragile" risulta il prodotto della piena maturazione artistica del regista madrileno, dopo i sopravvalutati Darkness e Nameless. All'ambientazione indovinata si associano qui ottime performance, con una menzione speciale per la veterana Gemma Jones.
MEMORABILE: La scena in cui si scopre la vera identità della "bimba meccanica".

Funesto 25/04/12 20:45 - 525 commenti

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Horror abbastanza convenzionale e con poco da dire, valido però per la buona location, per l'estetica e per la figura del fantasma che a tratti riesce a essere sufficientemente inquietante con la sua iconografia e il suo terribile modus operandi che però spesso è offscreen (sono impassibile veramente a tutto, ma fatemi vedere ossa che si spezzano o che si torcono e divento bianco cadavere...). Il resto si mantiene su un livello passabile, con un finale che, seppur ridicolizzato dal bacio sveglia-coma, chiude degnamente. Un po' lunghetto. **!.
MEMORABILE: L'ago della flebo che si spezza e si conficca accidentalmente tutto quanto nel braccio (argh!).

Nicola81 22/02/15 14:21 - 2840 commenti

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Raggiunge la sufficienza grazie a una mezz'ora conclusiva piuttosto coinvolgente (ma il bacio che sveglia dal coma è una caduta di stile) e a una buona confezione. Balaguerò non è certo l'ultimo arrivato ed è apprezzabile il suo tenersi lontano dallo splatter, ma il film, oltre a essere piuttosto convenzionale (caratteristica che accomuna quasi tutti gli horror contemporanei), ha un incedere piuttosto lento e l'impressione è che una decina di minuti in meno non avrebbero guastato. Ambientazione efficace, senza infamia e senza lode gli attori.

Rambo90 28/08/16 02:47 - 7679 commenti

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L'inizio è da classica pellicola sui fantasmi, poi il film si dirige verso altri lidi, più convincenti e dà una spiegazione quasi poetica della vita dopo la morte. Balaguerò dirige bene, la tensione e gli spaventi non mancano, soprattutto nella parte finale e la sceneggiatura sa far crescere bene la storia fino a un colpo di scena niente male. Brava la Flockhart, discreto il resto del cast. Bella la fotografia.

Rufus68 28/05/19 23:28 - 3825 commenti

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Balagueró si conferma uomo di cinema formalmente preparato, quasi leccato, ma assolutamente vacuo. Il suo incedere pulito, ravvivato da spaventi telefonatissimi (i soliti trucchetti) e i dialoghi insulsi riempiono di nulla l'aria circostante. Alla fine del fantasma, delle infermiere, dei ragazzini ce ne importa poco: si vuole solo fuggire il tedio. Gli attori, come il regista, risultano complessivamente irrilevanti: se in luogo della Flockhart ci fosse stata chiunque altra nulla sarebbe cambiato.

Siska80 17/06/20 21:44 - 3738 commenti

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La fragilità cui il bellissimo titolo allude non è, chiaramente, soltanto quella fisica, ma anche e soprattutto quella dell'animo umano, sondata qui con estrema sensibilità dal competente Balagueró. L'atmosfera cupa accompagnata da una struggente soundtrack, così come le varie sequenze destabilizzanti e la bravura del cast, sopperiscono agli evidenti buchi presenti in sceneggiatura, orientata più verso la suspense che sui fatti veri e propri. Finale intenso e significativo.
MEMORABILE: Il discorso delle due medium sulle anime dei defunti.

Claudius 1/07/20 12:52 - 542 commenti

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Interessante horror che parte come la più classica delle ghost story (e qualche jump scares non manca, vedere l'apparizione dello spirito, seppur troppo japan style) per poi addentrarsi in territori più consoni al romanticismo (il discorso con le medium) e la location ospedaliera fa sempre il suo effetto. Buona la prova di tutto il cast, soprattutto di Roxburgh e della piccola Murphy. Il finale può risultare (a seconda dell'interpretazione e dello stato d'animo) irritante o dolcissimo (forse più la seconda). Da vedere senza ombra di dubbio.
MEMORABILE: La morte di Roy e lo splendido finale.

Lupus73 19/07/20 14:37 - 1487 commenti

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Nameless e Darkness avevano evidenziato una certa personalità nella regia di Balagueró che invece con questa pellicola tende a diluirsi. Una ghost story ospedaliera realizzata in maniera piuttosto hollywoodiana, più vicina alle fiabe fantasy-goth-horror di Del Toro che alla sobrietà della ghost story di Amenabar. C'è la tristezza di fondo e la tragicità tipiche del regista che però stavolta trovano ottimismo nel finale. Sceneggiatura non eclatante, confezione standard, SFX ben realizzati ma il sovrannaturale in CGI straborda veramente troppo per essere inquietante.

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Gestarsh99 9/11/20 15:37 - 1395 commenti

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Nell'annus horribilis degli incubi in corsia (il 2005 di Boo e Death tunnel), Balaguerò torna a martirizzare i bambini, ripescando il livello nascosto di 13° piano, l'osteogenesi imperfetta di Unbreakable e, inesorabilmente, lo spauracchio nericante di ringhiana ascendenza, prezzemolone fisso in almeno 4/5 dei film di paura post-2000. Nonostante il plot bucheraticcio e spesso contraddittorio (sulla cagione umana o fantasmatica di quel che accade), lo spagnolo sa comunque muoversi bene fra le increspature del genere, coprendo gli inestetismi logici col suo rodato know-how narratorio.
MEMORABILE: La grottesca rivelazione della malefica entità simil-Samara.

Magerehein 14/03/23 13:14 - 985 commenti

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Film che avrebbe potuto essere migliore se si fosse premuto l'acceleratore un po' prima (l'introduzione faceva ben sperare in tal senso), dosando meglio l'azione. Si ha a che fare con un'eccessiva fase preparatorio/interlocutoria, penalizzata tra l'altro da un cast senza infamia né lode, ed è un peccato; ambientazione, fisionomia e modus operandi della "presenza" di turno hanno infatti numeri interessanti. La caratterizzazione di detta entità merita tra l'altro elogi, in quanto ben preparata, coerente e priva di forzature. L'epilogo, stilisticamente, rammenta Del Toro. Non male.
MEMORABILE: La "bambina meccanica".

Minitina80 5/06/23 21:43 - 2980 commenti

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Un horror piuttosto convenzionale che ripropone la solita sventurata a cui all’inizio tutti stentano a credere. Gli stereotipi non si fermano qui e condizionano il gradimento di una pellicola discreta, ma in fin dei conti modesta. Anche le interpretazioni degli attori risentono dei limiti della sceneggiatura. In particolare, la protagonista deve mostrarsi perennemente in ansia e circospetta, anche in situazioni apparentemente immotivate. Per il resto, non si può negare il buon mestiere con cui è stato girato che consente di godere di quei pochi momenti realmente riusciti.

Deepred89 10/10/23 15:40 - 3704 commenti

I gusti di Deepred89

Horror piuttosto convenzionale ma ben realizzato e interpretato, per quanto un po' monotono nel grigiore della sua atmosfera e con qualche jumpscare non sempre necessario (al contrario, la violenza è saggiamente dosata con parsimonia). Il crescendo, pur non rapidissimo e con qualche caduta (anche in senso letterale: la defenestrazione lascia perplessi), funziona, anche se i tocchi patetici nel finale abbassano un po' il tono. Curiosamente il doppiaggio italiano, in modo imperfetto ma volenteroso, cerca di riprodurre l'accento spagnolo della Anaya presente nell'originale.

Noodles 9/01/24 08:59 - 2204 commenti

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Non è facile trovare un buon film dell'orrore post 2000. "Fragile" è uno di questi, perché il regista usa sapientemente la tensione, arricchisce il suo film di varie trovate inquietanti e soprattutto non utilizza i soliti jumpscares, preferendo generare tensione tramite atmosfere sospese e dialoghi. La grigia ambientazione britannica dà un tocco in più. Da criticare invece la decisione di mostrare fisicamente la presenza malefica. Come spesso accade si finisce per rovinare un po' la tensione, che comunque rimane sempre alta. Buono il cast, bravi anche i bambini. Consigliato.
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  • Curiosità Siska80 • 18/02/20 16:22
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    Per il regista di si tratta della sua terza opera all’insegna del thriller. I precedenti successi lo hanno spinto, in questo caso, a puntare tutto su un cast made in USA. Ciò è stato possibile soprattutto grazie al budget messo a disposizione per il cinema cosiddetto emergente. Questa pellicola, però, ha diviso moltissimo sia il pubblico che la critica. Da parte di alcuni esperti del settore, infatti, non sono tardate ad arrivare critiche in merito alla non incisività della trama. Una cosa è certa: l’America in fatto di cinema horror è maestra e il regista, in questo caso, ha tentato di seguire tali orme optando anche per un cast d’oltreoceano. Forse non è riuscito perfettamente nell’intento, è vero. I più esperti sono riusciti a scovare alcuni errori e imprecisioni nelle scene della pellicola, come ad esempio quando, nel visionare il filmato, il dottor Marcus, dopo aver fermato la pellicola (cosa non possibile per un filmato 8mm), fa uno zoom dell’immagine per leggerne alcuni dettagli, anche in questo caso, questa azione non è possibile con un filmato proiettato, perché regolando l’obiettivo, l’unico risultato che si otterrebbe sarebbe quello di sfuocare l’immagine.

    Fonte: https://www.ilsussidiario.net/news/cinema-televisione-e-media/2018/1/13/fragile-a-ghost-story-calista-flockhart-nell-horror-di-questa-sera-su-rai-movie-13-gennaio/801385/
  • Curiosità Siska80 • 18/06/20 17:14
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    A Jaume Balaguero venne l'idea che sta alla base del film dopo aver visto una foto medica dei primi anni del ventesimo secolo di una ragazzina affetta da osteogenesi imperfetta.

    Fonte: Imdb
  • Homevideo Buiomega71 • 15/03/23 09:26
    Consigliere - 25934 interventi
    In blu ray per Eagle Pictures (collana Hellhouse), disponibile dal 17/05//2023
  • Curiosità Siska80 • 25/06/23 10:51
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    La clip de "La bella addormentata" non è stata estratta da alcun film d'animazione ma è stata creata appositamente.

    Fonte: Imdb