Jack Diamond gangster - Film (1960)

Di protagonisti così tronfi se n'è visti pochi, ma è palese che chiunque voglia comandare e avere potere di vita e di morte sulla malavita non possa mai assentarsi o mollare la presa manco di un micron, altrimenti è matematico un crollo inesorabile. Il bello è che a lungo si era dimostrato di durissima tempra, solo che a quanto pare il potere acceca la mente. Il nutritissimo cast del film permette poi di apprezzare numerosi altri personaggi di contorno, quasi tutti violenti e spregiudicati e in piena armonia col gangsterismo dell'epoca.

Ascesa e caduta di un gangster, come da titolo originale e da grande tradizione noir americana. Budd Boetticher mette da parte per una volta il western (in cui ha dato il meglio si sè) e propone un film corretto e girato proprio come ci si aspetta da parte di un regista classico. Ray Danton (che poi verrà in Italia) non è particolarmente magnetico ma Boetticher sa come raccontare una storia semplice, minimale e forse proprio per questo davvero interessante.

Uno dei tanti film che raccontano le gesta di uno dei molti protagonisti della criminalità americana durante il proibizionismo. Regista in genere piuttosto conciso, Boetticher stavolta opta per una narrazione dal respiro più ampio, ma imprime comunque un ritmo sostenuto e dipinge senza nessuna benevolenza il suo Jack Diamond, amante del lusso e della bella vita, che al successo con le donne deve gran parte della sua ascesa ma che proprio da una donna sarà condotto alla rovina. Danton se la cava discretamente, ma il cast di contorno fa ancora meglio. Da rivalutare.