Mid90s - Film (2018)

L'esordio in regia di Hill punta a dare un'istantanea degli anni '90 seguendo la vita di un gruppetto di skater di periferia. Girato in 4:3 e 16mm, risulta molto realistico nello stile e ricorda film d'epoca come Kids; l'effetto nostalgia è assicurato ma il lavoro non è esente da difetti, in primis uno script con vari buchi, mentre il cast funziona molto bene coi personaggi più grandi mentre il protagonista risulta davvero troppo giovane e poco credibile per la parte, creando qualche momento un po' imbarazzante. Ottima la Ost; riuscito a metà.

Un nostalgico omaggio alla Los Angeles degli anni Novanta che trasuda della vitalità creativa e del talento registico di Jonah Hill, qui al debutto. La fantastica fotografia disegna i ritratti di un gruppo di giovanissimi skaters in bilico tra l'escapismo e il naufragio biografico, con qualche germe di ambizione già repressa. La semplicità drammaturgica non inficia un'opera prima scolpita da un delicato 16mm e infusa di un realismo quasi commovente, che guarda ai padrini Korine (non a caso qui, in un cammeo) e Clark.

Ragazzino passa le sue giornate con un gruppo di skater. Storia di adolescenza e di prime esperienze per le strade periferiche di Los Angeles. L’effetto vintage è garantito dalle musiche, dal formato video ristretto e dagli ambienti "ghetto"; ciò che manca è la parte autoriale alla Paranoid Park. Il protagonista è molto giovane e all'inizio mostra un’ingenuità eccessiva (non sapendo chi siano le persone “black”), ma se visto in proiezione con il suo sviluppo psicologico il film risulta un buon ritratto di un ragazzino che cerca di essere accettato.

Il regista al suo debutto realizza lo spaccato di un ambiente periferico nella Los Angeles degli anni '90 attraverso la storia di un ragazzetto che trova i suoi punti di riferimento in un gruppetto di skater più grandi e più scafati riuscendo, tra tricks, sballi e prime avventure, a farsi accettare. Una storia come tante tra i disagi e le contraddizioni delle periferie, che ha un buon tasso di credibilità anche nel rievocare la psicologia, i miti e le aspirazioni dei giovanissimi di quel periodo. Non scava a fondo, ma funziona l'effetto nostalgia. Un po' assente la musica.