Bad samaritan - Film (2018)

Una trama tutto sommato già vista in varie salse nel cinema thriller ma che viene risolta con discreto mestiere; la prima parte del film lavora ottimamente sulla tensione e costruisce una premessa promettente; purtroppo in seguito più si avvicina la risoluzione della vicenda, più le aspettative vengono in parte disattese, portando a un finale meno eccitante di quel che avrebbe dovuto essere, anche a fronte di una durata di quasi due ore. Peccato, perché l'atmosfera e alcune parti sono di grande presa, ma occorreva più decisione in script e regia.

Di pancia e di slancio vorresti dargli cinque pallini: quasi due ore senza alcuna defaillance nel ritmo, nervi tesi a fior di pelle, ogni singola scena nel giusto alloggio e in più Sheehan il buono e Tennant il cattivo (ma tanto cattivo...) fanno scintille solo incrociando gli sguardi. Se il mattino dopo il giudizio cala, lo si deve alla generica ordinarietà della storia e alla difficoltà nel far risultare credibili le erratiche indagini della polizia. L’assalto nel vicolo e il muro di terra che si sgretola liberando corpi sono due ciliegine sulla torta. Un leader del settore.

Uno studente fa regali costosi a famiglia e fidanzata, ma da dove arrivano? Furti col compare, solo che un giorno in una lussuosa e moderna villa (Infarcita di domotica) ci trova una ragazza incatenata e conciata male. Thriller che nonostante la durata riesce a catturare lo spettatore; il soggetto non è banale, le dinamiche sono ben incastrate e strutturate nonostante alcune evidenti forzature e imprecisioni in sceneggiatura (che comunque regge). Il profilo del maniaco (con antefatto lampo sull'infanzia) non è così ben definito, ma in generale il lavoro funziona ed è godibile.