Let me make you a martyr - Film (2016)

Let me make you a martyr

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/12/18 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 10/12/18 17:01 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Per salvare l’innocenza occorre accentrare su di sé ogni colpa. Che sia vecchia storia passi, ma ribadirla a mò di fumosa sciarada piombata di retorica un tot a frase, e senza mai una mezza impennata della ferocia e sporcizia che un cotè simile richiederebbe, rende martire in primis lo spettatore e il film un groggy che non si rialza più. Asraf e Swab non solo mancano il centro, ma anche ogni fascia a esso concentrica: e dire che ingaggiano il fu figlio dell’anarchia Boone Jr. e assurgono Marylin Manson a glaciale sicario, ed è vano dire che è uno strazio vederli così inutilmente dilapidati.

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  • Discussione Schramm • 10/12/18 17:36
    Scrivano - 7694 interventi
    per ora un solo consiglio: non fate la maccheronata di guardarlo passate le 22.30. non arrivate al 100° minuto a palpebre aperte, garantito. e se sì, domenica dovrete comunque correre a confessarvi per le bestemmie tirate lungo la visione. struttura narrativa con incipit che parte da metà film poi procede a rebours per tornare di nuovo verso l'inizio, protagonista che riesce a raccontare anche le parti della storia in cui non era presente, dialoghi della serie "e ora mi lustro la punta degli anfibi con i classici russi e sant'agostino" foderati della più asfissiante retorica messi in bocca ai peggio disadattati, trama che ricorda la seconda stagione di true detective (ovvero: prendi bloc-notes e penna perché non ci stai capendo un acca, appunti bene tutto, lo rileggi e capisci meno ancora di quel che avevi visto) strapiena di buchi scavati apposta per far sì che sia tu, magari con tutto te stesso, a riempirli, e attori che dire sperperati è niente: un boone jr che più miscasted di così c'è solo baccaro che fa gli hard e un marylin manson sicario glaciale potenzialmente temibile ma che viene ridotto a biblico-dostoevskiano paroliere anziché macchina ammazzatutti. e qui veniamo al punto: da un film così, con questi personaggi, quest'ambientazione da piega più nascosta e marcescente dell'america e quella quasi trama che avrebbe se non la rendessero così inutilmente lambiccatissima, ti aspetti cabrate di ferocia e una gincana di violenza che non danno un centesimo di resto. invece chiacchiere a chilometro 0 sull'eroismo della colpa, su questo-mondo-fa-schifo-alle-blatte-ma-se-ti-ravvedi-e-sacrifichi-un-mondo-più-divino-è-possibile, carrellate aeree che si sa dio sta zitto, le stelle stanno a guardare e il male ci sovrasta misterioso. insomma, dai, una mattonata che si atteggia a coen misto friedkin senza avere un unghia tagliata dei due, e che arriva là dove il valium fa un baffo.