11.6 - The french job - Film (2013)

Sentendosi trattato come una pezza da piedi dopo dieci anni di onorato servizio, un autista di furgoni porta-valori medita di vendicarsi dei suoi datori di lavoro... Ispirato ad un fatto di cronaca, un film dallo stile molto sobrio, di poche parole come il suo ispido protagonista. Questa scelta di stile lo preserva dai manierismi più comuni degli heist-movie ma lo rende anche piuttosto freddo, poco coinvolgente, nonostante la presenza di Cluzet, il cui vissuto cinematografico dona al personaggio sfumature che forse non avrebbe in forza della sola sceneggiatura. Regia curata ma senza guizzi.

Un addetto al trasporto di valori metodico fino alla nevrosi, ma con progetti oltre il suo status, sentendosi sfruttato decide di dare una lezione alla azienda per cui lavora. Poteva essere l'occasione per una trama esponenzialmente intrigante, ma le motivazioni e il meccanismo di realizzazione del progetto si disperdono in rivoli farraginosi e talvolta gratuiti e troppo concentrati sul protagonista, un Cluzet di grande mestiere ma rinchiuso in un ruolo freddo e poco comunicativo. Incongruente la parte finale, lascia un che di inconcluso.

E' unicamente la colonna sonora, con le sue sonorità, a salvarsi, di questo noioso film spacciato per thriller. Dialoghi estenuanti, banali e ripetitivi che acuiscono il nonsense di una produzione all'insegna del pressapochismo. "The french job" deraglia perfino dai binari del "classico film francese". Un'opera velleitaria, dal sapore illusorio accentuato dalla fotografia, semi artificiale, di cui si sarebbe volentieri fatto a meno.