The screaming skull - Il teschio urlante - Film (1958)

Una sposina è perseguitata dallo spirito della prima moglie del marito... Il filmino gode di una fama terribile, è vero, ma non meritata: per lunga parte, anzi, esso mostra qua e là alcuni pregi formali e drammaturgici (la silente scena notturna; il personaggio del giardiniere) e alcune soluzioni horror che rifuggono dalla banalità per condensarsi nell'allusione (l'erma funebre della defunta). Purtroppo l'ultimo quarto d'ora mostra troppo e certi effettacci da drive in movie diluiscono la forza atmosferica del racconto. Per cultori.

Piccola/grande delusione per un film le cui premesse sembrano più che accettabili ma che nel suo dispiegarsi si arena miseramente a causa di una trama illogica. Ci sono alcuni elementi cari al cinema horror: un quadro maledetto, una villa infestata dal fantasma di una donna morta tragicamente, un giardiniere zoppo e pazzo. A tutto questo si aggiunge l'immagine di un teschio urlante. Ma non illudetevi, la visione vale soprattutto per i più pazienti cultori del genere.

Interessante horror gotico con tutti i temi classici: apparizioni, quadri inquietanti (nello specifico questo fa venire i brividi), ville infestate, statue e giovane sposina perseguitata. Detta così sembrerebbe il classico film dozzinale, invece il regista orchestra il tutto con discreta perizia e il cast, ridotto all'osso (ehm...) se la cava bene. Ancora oggi le scene finali e il quadro riescono a mettere una discreta paura. Da recuperare.

Una pellicola così terrificante che, vedendola, gli spettatori corrono il rischio di morire... O almeno è quello che sostiene la grave voce nell'incipit, tanto per rubacchiare al buon William Castle qualche facile e "macabro" gimmick. Tutto fumo, ovviamente: quello di Nicol è un mediocre gialletto al gaslighting di sconcertante prevedibilità. Neppure l'ingiusto twist sovrannaturale dell'ultimo atto sovverte il giudizio, soprattutto per la sua pacchianeria (il teschione urlante che svolazza e tira morsi non è proprio un combustibile per brividi). Noiose anche le spoglie scenografie.