Gerusalemme liberata - Film (1958)

Pur facendo la tara dei decenni passati, è un banale fumetto dal capolavoro del Tasso, con il rinforzo di trame d'amore. Personaggi ridotti a macchiette, scene di battaglia e snodi narrativi risibili. Cast eterogeneo con, fra gli altri, il sempre deludente Rabal, un'efficacissima Canale, una Koscina che si stenta a vedere nei anni della guerriera, mentre Tamberlani è un buffo, ma perfetto, Pietro l'Eremita. Surreale l'[ab]uso dell'EUR per gli esterni di Gerusalemme... Qua e là si salvano alcune immagini, forse costruite sulla base di noti dipinti (come alcune fasi delle esequie di Dudone).

Pomposa ricostruzione delle vicende raccontate da Torquato Tasso, con netta prevalenza degli aspetti seriosi e delle parti parlate (l'esatto contrario di quanto lo stesso anno fece Francisci con il suo Le fatiche di Ercole). Quando i maggiorenti cristiani si riuniscono sembra di vedere le stesse scene nelle quali i maggiorenti romani si riuniscono per Scipione l'africano. Un modo vecchio di girare, due grandi attrici (Koscina e Canale) letteralmente sprecate.