Euthanizer - Film (2017)

Il buon vecchio Veijo ama gli animali e li mette a "dormire" per non farli più soffrire. Un giorno però la sua routine viene rotta e... Film che cova diversi generi all'interno del suo alveo: drammatico, noir, persino sentimentale per trasformarsi alla fine in un revenge-movie. Eppure il connubio funziona grazie ad una buona alchimia che rende la mistura equilibrata. A tratti ci si diverte anche e la visione è più che gradevole. Buona la prova del protagonista (Matti Onnismaa) che si regge sulle spalle buona parte del film, col suo personaggio particolare, attorniato da diversi sciroccati.

Veijo (Onnismaa) è l'attrazione del suo villaggio: ama così tanto gli animali che li sopprime nel momento di massima sofferenza. La sua missione, in realtà, nasconde un profondo disprezzo per l'uomo e, in particolare, per il padre morente in ospedale... Ambientato in una Finlandia disagiata e frustrata che sembra Russia, in appena 80' questo gioiellino dispiega tutto il suo potenziale, in un perpetuo cambio di temi e registri che sfocia in un feroce (ma inevitabile) pre-finale revenge e in un finale cupamente circolare, doloroso. Da recuperare!

Il codice d'onore morale fondato sull'empatia del faunicida. L'omnicidio macchina cinematografica svizzera ridestante nuove diagonali e grandezze scalari e vettoriali di compassione, che nella propria implacabilità ambiguità ciclicità sembra scaturire da un Palfi contrattissimo e solarizzato, ma che curiosamente non lambisce proprio quel che davvero dovrebbe, cioè il miocardio e il range emozionale. Un genealogico revenge dell'anima intaccata da ogni diramazione dell'amarezza, capitanato da un Onnismaa struggentemente bravo, dai 20' finali dalle parti dell'indimenticabile.