L'attacco delle sanguisughe giganti - Film (1959)

L'attacco delle sanguisughe giganti
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Attack of the Giant Leeches
Anno: 1959
Genere: animali assassini (bianco e nero)
Note: Aka "The Giant Leeches".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ai limiti del mediometraggio (1h02!), un horror prodotto dai fratelli Corman (Roger e Gene) che punta ad attrarre qualche fan del genere proponendo l'insolita idea di gigantesche sanguisughe killer (due, ma di fatto pare quasi sempre la stessa). Vivono in una palude dove un cacciatore, gironzolando di notte, le vede e spara. Serve a nulla, come si può immaginare, ma intanto l'uomo ha modo di raccontare l'esperienza al bar facendo sghignazzare gli amici, ovviamente scettici. Purtroppo c'è poco da ridere: nelle grinfie dei mostri finiscono presto una splendida ragazza (Vickers) e il suo amante (Emmet), sorpresi ad amoreggiare tra le canne dal grasso marito di lei (VeSota), che prima li minaccia col...Leggi tutto fucile e poi li spinge in acqua senza poter immaginare che le sanguisughe non aspettano altro. A vederle bene, in un secondo tempo dove le seguiamo portarsi le prede nella loro caverna per succhiarne il sangue attraverso antiestetiche ventose, esse si presentano come semplici uomini coperti da sacchi dell'immondizia cui sono state appiccicate “decorazioni” ispirate alle terminazioni d'un polipo e una specie di sturalavandini senza manico al posto della bocca. Si muovono sott'acqua goffamente, faticando a muovere i costumi e anche il regista fa presto a capire che meno le inquadra meglio è. Ma se non lo fa che gli resta? Davvero poco, e difatti l'avventura coi due amanti sorpresi dal marito dura ben dieci inutili minuti, mentre la guardia forestale protagonista (Clark) insiste che anche se i cadaveri dei dispersi non si trovano non accetterà mai di farli riemergere colla dinamite come suggerisce il padre della sua fidanzata (medico, appena un po' più sveglio di lui). La ragazza cerca di farlo ragionare, lui niente ma qualcosa prima o poi dovrà fare (e farà). Non prima però che la canoa di due poveracci del posto venga attaccata dalle sanguisughe, leste ad aggiungerli alla collezione di deportati in caverna (dove i poveretti respirano ma vengono “succhiati”). Con effetti speciali simili non era lecito aspettarsi granché, ma nemmeno i dialoghi aiutano visto che non si va oltre a battibecchi elementari e a una dinamica che in fondo è la stessa di gran parte degli eco-vengeance (con la variante kingkonghiana della bella in pericolo tenuta in vita dai mostri "eccitati"), aggravata da una totale assenza di tensione e da un finale che definire sbrigativo è un eufemismo (oltre a palesare una preoccupante carenza di fantasia). Se si pensa al MOSTRO DELLA LAGUNA NERA, antecedente di cinque anni e di ambientazione simile, si ha la misura della povertà di questo dimenticabilissimo monster-movie.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/09/18 DAL DAVINOTTI
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Anthonyvm 18/10/20 15:22 - 5700 commenti

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Piccolo (anche nella durata) animal-horror cormaniano che sfrutta per l'ennesima volta il trend delle bestiole gigantizzate (i soliti test nucleari) in un contesto palustre che ricorda Il mostro della laguna nera. In effetti le sanguisughe, coi loro ovvi allacci alla figura del vampiro, ben si prestano alla carica di mostroni assassini. Le apparizioni delle stesse, simili a sacchetti dell'immondizia con le ventose, non sfuggono al ridicolo involontario, ma sono anche le sole ragioni valide per dare una sbirciata alla pellicola, considerata la modestia di tutto il resto. Trascurabile.
MEMORABILE: La prima sfuggevole visione della sanguisuga in acqua (l'unica sequenza efficace della categoria); Il covo delle sanguisughe; I cadaveri riaffiorano.

Rufus68 5/05/21 23:23 - 3843 commenti

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Vale più come elementare abbozzo di drammone sudaticcio in riva alla palude che come monster movie. La tensione sessuale apportata dalla Vickers lascia presagire un mediocre e onesto filmino, ma la sanguisuga del titolo viene a rompere le uova nel paniere instradando il tutto verso un noiosetto sci-fi che si trascina stancamente fino alla prevedibile fine. Qualche discreto spunto macabro (i corpi che riemergono) e timide sequenze subacquee non giovano troppo alla causa.

Myvincent 4/03/22 08:55 - 3743 commenti

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Niente male quest'ennesimo animal-horror in cui di scena sono dei molluschi lacustri, in grado di rendere esangui le povere vittime di turno. Si farfuglia al solito su radiazioni atomiche colpevoli e la novità è che non tutte le prede vengono immediatamente fatte fuori. Ken Clark, muscolosissimo, è quasi irriconoscibile, lontano dai personaggi successivi da simpatica spia rubacuori. Bianco e nero penetrante.

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