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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/09/18 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 18/09/18 19:22 - 8072 commenti

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Difficile capire cosa avesse in testa Cosmatos, regista che pare volersi proporre come un mix tra Russell, Noé, Aronofsky, Refn nella sua revisione del cinema classico in salsa psichedelica. Come un trip di LSD finito male, il film mischia effetti visivi continui, trick di montaggio, inserti anime in un calderone allucinogeno che vorrebbe forse omaggiare alcuni horror anni '80; gli eccessi splatter però sono lampi in un polpettone pretenzioso e indigeribile, con un Cage sopra le righe e involontariamente comico e trovate stucchevoli. Fuffa.

Bubobubo 26/09/18 10:24 - 1847 commenti

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Nel brodo galattico della post-modernità tutto è possibile: anche ragionare di un revenge che più standard non si potrebbe, presentato sotto forma di un videogioco-carrozzone psichedelico dal cromatismo lovecraftiano, qualcosa che metta d'accordo Stati di allucinazione e Refn, la stagione degli horror americani anni '80 e l'action movie, la vaporwave e Stranger things, Johansson e la "Starless" crimsoniana. Stordente sì, ma la domanda cogente a fine visione è: cui prodest? Cage vendicatore della nuova Manson family a tratti al limite del ridicolo.
MEMORABILE: Il dialogo anfetaminico tra il santone Jeremiah e Mandy; L'orrendo omicidio di Mandy; Le impennate splatter.

Cotola 7/12/18 15:25 - 9009 commenti

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Come nel film precedente, anzi di più, la forma sovrasta il contenuto. C'è un gran lavoro sulle immagini e sui loro cromatismi: gli effetti sono notevoli ed i loro effetti possono essere apprezzati meglio sul grande schermo. La storia invece è poca cosa: nella prima parte gira a vuoto, infarcita di dialoghi ampollosi e deliranti. La seconda si ravviva ma altro non è che un revenge movie cafone ma a tratti anche divertente e con punte di puro trash. Cage è più sopra le righe che mai. Si può vedere sapendo a cosa si va incontro: chi conosce il regista lo sa. Gli altri potrebbero non gradire.

Schramm 14/12/18 22:35 - 3490 commenti

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L’oleografismo egemone, un remix di fate morgane in lavico progress, una sessione di cromoterapia extrastrong al termine della teogonia orfica (il Tempo-Saturno; LeatherCage neo-Zagreo), la fotografia che si fa sceneggiatura, l’immagine è una suite drone-ambient per panismo senza limitismo. Un decotto di muscarina, un accesso di febbre alta, il revenge che diventa refnenge, un attentato rivendicato dalle brigate Russell. Cosmatos persevera nel cinema-blob che narra per esubero e avanza rarefacendosi, esautorando l’appiglio narrativo che questa volta concede. Preso di pancia può dare euforia.
MEMORABILE: Il metamorfico passaggio senza soluzione di continuità del volto di Jeremiah in quello di Mandy e viceversa; Lo spot del formaggio; I cartoon-inserts

Mco 21/03/19 10:40 - 2324 commenti

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Mandy è epiklesis. Si invoca un dio che pare non esserci lungo un percorso che assurge a processione e le cui stazioni servono per abbeverarsi alle sorgenti del surrealismo. Il connubio sacro e profano bacia perfettamente il progetto di Cosmatos, tonitruante nel (post)apocalittico contrasto tra ipersaturo e ctonio. Cage si acceca di dolore e regala un'interpretazione epica, brandendo ogni arma che raccoglie sul suo cammino. Roache parla per parabole e si ritaglia un faccia a faccia conclusivo in una piramide che anela a perfezione. Capolavoro!
MEMORABILE: "Lo psicotico annega dove il mistico nuota"; "Più oscura è la troia, più luminosa è la fiamma".

Pumpkh75 3/06/19 14:07 - 1740 commenti

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Prima traccia dei King Crimson, poi in scaletta ci sono le pupille nerissime della Riseborough, tanto LSD di quello buono, i cenobiti in moto e il Manson mistico e country. Visivamente siamo esterrefatti, ma qualcuno ci sta infilando in gola pasticche su pasticche di MDMA oppure ci siamo incantanti all’Unieuro davanti ai demo sgargianti di un televisore ultimissima generazione? Chi si aspetta, visto anche il decaduto Cage (qui però perfetto), un revenge movie tutto azione ne stia alla larga. Mezzo capolavoro... e quindi due pallini e mezzo.

Taxius 26/06/19 19:38 - 1656 commenti

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Mandy è un viaggio allucinato di un uomo sotto gli effetti del lsd a cui è stata strappata la moglie, uccisa da una setta satanica. Panos Cosmatos dirige un film dalla banalissima trama "revenge" e lo trasforma in un qualcosa di nuovo e diverso. Bellissimo l'uso dei colori e delle immagini, che danno anche allo spettatore la sensazione si essere sotto l'effetto di droghe pesanti proprio come il protagonista, rendendo quindi impossibile capire cosa sia allucinazione e cosa realtà. Da vedere!

Pesten 14/07/19 08:19 - 786 commenti

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Uno degli horror più interessanti degli ultimi anni senza ombra di dubbio. L'impianto visivo e grafico sono sin dai primi istanti i protagonisti principali del film e lo saranno fino alla fine, ma nel complesso tutto si incastra alla perfezione e il risultato finale è una pellicola lenta, opprimente, avvolgente, violenta, riflessiva e perversa. Non manca un finale che paga tributo allo slasher più comico/ironico di Ash vs Evil Dead, ma ci sta anche quello. Non ci si stupirebbe se alla regia ci fosse stato Rob Zombie.

Rufus68 5/08/19 22:20 - 3825 commenti

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Sì, signori, siamo di fronte alla creazione di un nuovo genere: l'action-existential-doom-revenge-kitsch. Prima parte con sceneggiatura densa (alla Steven Seagal) e girata alla Malick (con punte alla Lynch); seconda parte in cui Cage, sin lì a malapena bofonchiante, si rivitalizza: tutto, allora, sublima in un impasto filmico ineffabile in cui il ridicolo lascia attoniti e sbalorditi. Notevole lo score drone-metal, forse inappropriato per un film così (come i King Crimson iniziali). Le nuove frontiere del brutto sono quasi divertenti.
MEMORABILE: Cage che urla sulla coppa del cesso; I Teschi Neri; L'ascia.

Fromell 13/09/19 10:34 - 77 commenti

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Psichedelico, catartico rape & revenge un po’ lento nella prima mezz’ora ma che carbura e schizza propulsivamente dall’entrata in scena di un Nicolas Cage in ascia bipenne e Ray Ban a caccia di satanisti strafatti di LSD, in una dimensione che perde ogni legame con la realtà per condurci in un viaggio cosmico-spirituale grazie a una fotografia alterata e purulenta dalle cromature livide di Quel motel vicino alla palude.
MEMORABILE: La presa di coscienza di Cage in mutande, in bagno, che seduto sulla tazza s'innaffia le ferite con l’alcol.

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Capannelle 1/03/20 00:44 - 4398 commenti

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Storia classica e risicata, effetti sonoro-visivi tutt'altro che ordinari. Ma funziona meglio la prima parte, tra un Cage tutto lavoro e compagna e una Riseborough abbastanza allucinata. Quando parte la vendetta tremenda vendetta si assiste a qualche bella panoramica notturna e a qualche sanguinolenza interessante (vedi il duello a motoseghe), ma anche a proclami guerrieri al limite del ridicolo e ad ammazzamenti fin troppo rapidi e senza alcuna forza coreografica. Inutile aggiungere che due ore sono troppe, per il potenziale del film.

Viccrowley 2/03/20 23:26 - 814 commenti

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Dopo l'ottimo Beyond the Black Rainbow torna più furente che mai Panos Cosmatos e stavolta si porta dietro tutta la follia iconoclasta e sopra le righe di Nicolas Cage. Horror? Racconto onirico? Fiaba nera? Trip lisergico? Mandy è fusione folle e in acido di tutto questo, un viaggio allucinato tra pezzi musicali di culto, violenza e assoluta anarchia visivo/narrativa. Cage diviene angelo sterminatore e attraversa come un novello Dante un inferno barkeriano popolato da assassini simil Supplizianti e pazzi mansoniani guidato da Mandy, novella Beatrice.
MEMORABILE: Il rapimanto di Mandy in una notte da tregenda; Lo scontro con i motociclisti infernali; La resa dei conti con Jeremiah.

Daniela 28/03/20 11:06 - 12622 commenti

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Una banda di fanatici pseudo-religiosi tratta molto male la moglie di Nicolas Cage e lui intende trattare molto male loro, ma deve anche far i conti con motociclisti satanici brutti e cattivi... Sarebbe il solito revenge-movie trashettoso sceneggiato in modo approssimativo, con dialoghi balzani e personaggi inconsistenti interpretati in modo mediocre, se non fosse girato in modo tanto allucinogeno: un incubo cremisi, violaceo e bluastro che mette a dura prova la retina, tanto che in confronto il colore venuto dallo spazio assume toni rilassanti. Così assurdo che può persino piacere.
MEMORABILE: La risata di fronte al pisello malvagio; In mutande, seduto sul cesso, con la bottiglia in mano; "Ehi, mi hai rovinato la maglietta"

Jena 28/11/20 15:43 - 1550 commenti

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Indescrivibile, bisogna vederlo per crederci. Rape & revenge in cui Cage affronta una Manson Family e una triade di motociclistici satanici schizzati che sembrano i cenobiti di Hellraiser. Cosmatos presenta il tutto con una visionarietà allucinatorio-psichedelica che ha pochi uguali nel cinema odierno (l'ultimo Lynch?). Nella seconda parte l'orgia di sangue con Cage che si fabbrica un'ascia d'acciaio, i biker con falli d'acciaio e teste stritolate a mani nude sotto un cielo viola lascia senza fiato. Affascinante la Riseborough, ottima la colonna sonora. Innumerevoli i film citati.
MEMORABILE: Il colloquio tra Mandy e il Manson nudo; L'invocazione dei Bikers; Il racconto di Bill Duke; Il massacro dei bikers; La super LSD; La piramide.

Hackett 15/01/21 12:09 - 1865 commenti

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Polpettone revenge che si avvale di una messa in scena onirica, una fotografia ultrafiltrata e una narrazione che sembra uscita dal delirio di un tossico in astinenza. Il ritmo tentenna all'inizio, poi esplode in una violenza attesa e liberatoria, tra fanatici religiosi ultra stereotipati (vedi Manson family) e motociclisti killer usciti da una pagina cestinata della sceneggiatura di Mad Max. A condire il tutto un Cage monocorde, con la stessa espressione per tutta la durata della pellicola.

Fedeerra 18/02/21 02:26 - 770 commenti

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Folle e visionario, rinuncia a tutti gli stereotipi di genere per addentrarsi in un mondo tutto suo. Se nella prima parte si viene trascinati all’interno di un’atmosfera catatonica (ma affascinante), nella seconda ci viene proposta la sua netta controparte, tra inseguimenti scalcinati, litri di emoglobina e violenza reiterata. Tecnicamente, spesso, tocca le vette del sublime. Lisergico.

Lupus73 7/06/21 12:21 - 1487 commenti

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Setta fanatica in cui si vedono chiare reminiscenze del nero incubo hippy mansoniano, e vendetta di un agguerrito Cage. Sacrilego e visionarlo viaggio, psichedelico fin nella forma su cui domina un violento cremisi (non per niente abbiamo i King Crimson in OST), suggestioni da saga epico fumettistica (i mostri borchiati, la forgiatura dell'arma, le animazioni) e metal (Mandy e le magliette, i loghi dei capitoli). Al netto della forma estetica (ruscita e suggestiva) rimangono un soggetto e un canovaccio piuttosto scarni e inflazionati. Tanto fumo su una fetta d'arrosto (psicotropo).

Teddy 11/12/22 03:06 - 811 commenti

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Cosmatos inciampa straordinariamente in una storia che dal dramma passa al paranormale, innescando raptus audiovisivi che assumono una risonanza sempre più magnetica e inquieta, quasi come fossero in un perpetuo refrain meditativo o in un febbrile incubo psyco-fantasy. È il nuovo stigma del revenge-movie, fatto di solenne arte video-installativa e clamorose impennate ultra-gore.

Giùan 31/07/23 11:23 - 4539 commenti

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Mandy ovvero lo spazio venuto dal colore (e dal dolore), verrebbe da scrivere pensando a un altro overacting a tratti insostenibile di Cage, all'interno però di un film la cui "squinternatezza" Stanley riusciva a gestire con molto più equilibrio. In effetti qui la enigmatica catatonia lynchiana della prima parte ha un suo magnetismo, magari succedaneo ma saturo e persistente (trovando il suo culmine nella derisione spietata di Mandy di fronte al corpo nudo del novello Manson), che però lo "svolgersi" della vendetta del boscaiolo accetta (nel senso di taglia a fette) anonimamente.
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  • Discussione Schramm • 10/02/19 23:39
    Scrivano - 7694 interventi
    Mco ebbe a dire:
    Meravigliosa la tua recensione Schramm (adoro il passaggio sulla teogonia degli orfici), leggerti è sempre un quid accrescitivo. A breve recupererò il film per accostarmi alla tua opera di colta ermeneutica. Amo Cage, soprattutto per la sua capacità di andare in total overacting ogni due per tre. Indi... ;-)

    ...oddio, altro che arrossire..! qui mi fai diventare degli stessi colori ipersaturi e metallizzati della fotografia del film!!

    se cage ti fa quest'effetto credo che affiggerai il poster del film sopra la spalliera del letto al posto della madonnina col bambinello...

    curioso di udire il rintocco della tua campana. sarà a festa? a morto?
    Ultima modifica: 10/02/19 23:47 da Schramm
  • Discussione Raremirko • 10/02/19 23:41
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm cosa pensi di Cage?

    A me non dispiace...
  • Discussione Schramm • 10/02/19 23:56
    Scrivano - 7694 interventi
    il tenero giacomo ti rimanda alla prima pagina..
  • Discussione Raremirko • 11/02/19 00:21
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Giuro non ricordavo di averle lette
  • Discussione Mco • 21/03/19 10:49
    Risorse umane - 9970 interventi
    Caro Schramm, avevi ragione sul fatto che affrontare questa visione fosse come avvicinarsi ad un percorso iniziatico (come leggerai più approfonditamente nel commento). Cage trova la sua sistemazione ideale e fa dell'overacting che gli è proprio la prerogativa necessaria per sfidare il Male. Ma Linus Roache che sputa parole mistiche e blasfeme al tempo stesso e si deforma quasi durante la sua performance non gli è da meno. Un film delirante, una tragedia greca immersa in un contesto postapocalittico, un contrasto continuo e pervasivo, anche a livello cromatico. Per me è stato un viaggio all'interno di un'idea plotininana, dove quell'Uno assoluto c'è e non c'è. Chef d'oeuvre!!!
    Ultima modifica: 21/03/19 10:50 da Mco
  • Discussione Schramm • 21/03/19 15:24
    Scrivano - 7694 interventi
    Mco ebbe a dire:
    Caro Schramm, avevi ragione sul fatto che affrontare questa visione fosse come avvicinarsi ad un percorso iniziatico (come leggerai più approfonditamente nel commento). Cage trova la sua sistemazione ideale e fa dell'overacting che gli è proprio la prerogativa necessaria per sfidare il Male. Ma Linus Roache che sputa parole mistiche e blasfeme al tempo stesso e si deforma quasi durante la sua performance non gli è da meno. Un film delirante, una tragedia greca immersa in un contesto postapocalittico, un contrasto continuo e pervasivo, anche a livello cromatico. Per me è stato un viaggio all'interno di un'idea plotininana, dove quell'Uno assoluto c'è e non c'è. Chef d'oeuvre!!!

    che aggiungere, carissimo, se non: diluvio di cuori! non avevo a dire il vero pensato a plotino come speculum o prisma dell'opera, ma ne è effettivamente un ideale archimandrita (probabilmente involontario, e perciò ancor più centrato); nel suo uscir di strada una curva ogni due il film condensa (e rarefà) tutto l'apparato delle enneadi. il che a ben ripensarci è sconcertante, perché non so quanto cosmatos le abbia in cuore.

    mi sembra infine di capire che ti è piaciuto anche quell'abbondante spanna più che al sottoscritto! pentapalla, dunque? wow!

    attendo curioso il commento, ma faccio riverenza già così :*
  • Discussione Mco • 21/03/19 17:08
    Risorse umane - 9970 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Mco ebbe a dire:
    Caro Schramm, avevi ragione sul fatto che affrontare questa visione fosse come avvicinarsi ad un percorso iniziatico (come leggerai più approfonditamente nel commento). Cage trova la sua sistemazione ideale e fa dell'overacting che gli è proprio la prerogativa necessaria per sfidare il Male. Ma Linus Roache che sputa parole mistiche e blasfeme al tempo stesso e si deforma quasi durante la sua performance non gli è da meno. Un film delirante, una tragedia greca immersa in un contesto postapocalittico, un contrasto continuo e pervasivo, anche a livello cromatico. Per me è stato un viaggio all'interno di un'idea plotininana, dove quell'Uno assoluto c'è e non c'è. Chef d'oeuvre!!!

    che aggiungere, carissimo, se non: diluvio di cuori! non avevo a dire il vero pensato a plotino come speculum o prisma dell'opera, ma ne è effettivamente un ideale archimandrita (probabilmente involontario, e perciò ancor più centrato); nel suo uscir di strada una curva ogni due il film condensa (e rarefà) tutto l'apparato delle enneadi. il che a ben ripensarci è sconcertante, perché non so quanto cosmatos le abbia in cuore.

    mi sembra infine di capire che ti è piaciuto anche quell'abbondante spanna più che al sottoscritto! pentapalla, dunque? wow!

    attendo curioso il commento, ma faccio riverenza già così :*


    Grazie amico. Quello che aggiungi è sempre un quid pluris eccezionale. L'idea plotiniana deriva dalla mia abitudine a guardare tutto come influenzabile anche senza rendersene conto (come ben sottolinei tu). Amo cercare angoli visuali differenti, quelli che maggiormente insufflano sul mio spirito... ;-)
  • Discussione Schramm • 21/03/19 17:41
    Scrivano - 7694 interventi
    stando così le cose è per te a questo punto obbligatorio l'appuntamento con la sua precedente opera. tonnellate di roba sublime.
  • Discussione Schramm • 2/03/21 13:41
    Scrivano - 7694 interventi
    Pumpkh75 ebbe a commentare:
    qualcuno ci sta infilando in gola pasticche su pasticche di MDMA oppure ci siamo incantanti all’Unieuro davanti ai demo sgargianti di un televisore ultimissima generazione?
    no beh, tanto di cappelliera..!!

    Ultima modifica: 2/03/21 13:42 da Schramm
  • Discussione Pumpkh75 • 2/03/21 15:08
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Pumpkh75 ebbe a commentare:
    qualcuno ci sta infilando in gola pasticche su pasticche di MDMA oppure ci siamo incantanti all’Unieuro davanti ai demo sgargianti di un televisore ultimissima generazione?
    no beh, tanto di cappelliera..!!


    Grazie Schramm......sempre graditi i tuoi plausi!