Cinderella man - Una ragione per lottare - Film (2005)

Cinderella man - Una ragione per lottare
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Non è ROCKY ma poco ci manca. Perché se è vero che la storia dell’irlandese d'America James J. Braddock, sfortunato pugile stroncato sportivamente dalla Grande Depressione (1929) e miracolosamente tornato a vincere quattro anni dopo, non è inventata come quella di Balboa, non si può non notare come l'eccesso di spettacolarizzazione irrealistica negli incontri e negli antagonisti sia figlio della rivoluzione stalloniana. Braddock, proprio come Rocky, è figlio dei sobborghi americani, tutto proiettato a salvare il rapporto con la famiglia senza rinunciare...Leggi tutto alla boxe (l'unica professione che gli permetta di guadagnare il minimo indispensabile). Profondamente contestualizzato con scenografie e costumi molto accurati (valorizzati dalla polverosa fotografia di Salvatore Totino), CINDERELLA MAN vede il ritorno, dopo i fasti di A BEAUTIFUL MIND, della premiata ditta Ron Howard (regista)/Russell Crowe (protagonista camaleontico capace quasi di convincere persino dovendo interpretare un peso massimo nonostante un fisico inadeguato). Se Crowe però non si discute, Howard si rivela una volta di più discontinuo: bravo a gestire le fasi spettacolari, a calare il film nell'atmosfera giusta, concede troppo spazio alle insopportabili incursioni familiari di una Renée Zellweger lamentosa, inutilmente ammiccante e in perenne struggimento. Va bene far capire la difficilissima situazione economica dei Braddock (lui, lei e i tre figlioletti), ma insistere così su occhi lucidi, bambini da educare et similia toglie grinta e forza al film. Che invece quando deve occuparsi di boxe combattuta e organizzata (ottima la performance del manager Paul Giamatti) sa toccare le corde emotive giuste. 2h e 20’ molto sentite.

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Puppigallo 7/02/07 08:57 - 5273 commenti

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Dopo il cavallo Sea Biscuit, eroe USA, arriva il pugile Braddock, eroe bipede USA che in piena Grande Depressione, dopo essere sparito dalla boxe, torna sul ring per dare da mangiare a moglie e pargoli. Inverno gelido, bimbi malati, amico che sbrocca e non solo; per non parlare del suo buon manager, che nonostante vesta di lusso… Insomma, al povero pugile non ne va dritta una neanche per sbaglio per buona parte della lunga pellicola. Girato con un certo mestiere, ma non lascia particolari tracce.

Sibenik 21/08/07 14:50 - 90 commenti

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Ottima pellicola in cui viene rappresentata la vera storia dalle stelle alle stalle e ritorno del pugile James J. Braddock. La vicenda, avvenuta in una Depressione Americana perfettamente ricostruita, potrebbe scivolare a metà tra patetico e retorico, ma la sapienza di Ron Howard impedisce che questo avvenga. Buona prova di Crowe e Zellweger, attori capaci di un'arte ormai sconosciuta ai più: la duttilità. Forse esagerate le scene degli incontri di box ma, se si rappresentasse alla perfezione un match di pugliato, sarebbe di una noia mortale.
MEMORABILE: Quando Braddock restituisce allo Stato i denari ricevuti come sussidio nel periodo di difficoltà fornisce un esempio di senso civico ignoto in italia!

Galbo 18/08/08 07:21 - 12392 commenti

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Ispirato alla vera storia del pugile James Braddock, Cinderella man è stato realizzato dal bravo regista Ron Howard con il "respiro" dei grandi classici cinematografici. Ottima la ricostruzione scenografica e ambientale dell'america degli anni della depressione che colloca il personaggio nel suo reale contesto storico e appare quasi come un personaggio a sè stante, fondamentale per la comprensione della storia. Bravissimo il protagonista che conferisce al suo personaggio la fisicità e l'espressività adatti.

Pigro 19/12/08 09:25 - 9666 commenti

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Pugile dagli altari alla polvere e poi di nuovo sugli altari, durante la grande depressione degli anni 30. Howard riesce a raccontare la storia vera di un leggendario sportivo con grande efficacia, riuscendo a miscelare alla perfezione l'aspetto agonistico con il classico mito americano, ma soprattutto con la rappresentazione di una classe sociale piegata dalla crisi. In questo è aiutato dalla storia vera, bella di per sé e ben sceneggiata, e da uno straordinario Crowe, capace di essere quell'umile colosso che il personaggio richiede.

Soga 20/12/08 19:38 - 125 commenti

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Bel film. La storia di un pugile che travolto dalla Grande Depressione riesce a reagire e a diventare un simbolo per tutti coloro che come lui sono rimasti vittime della più grande crisi economica della storia. Pellicola assolutamente made in USA, nella storia e nelle scelte stilistiche, insegna che anche quando il famoso “american dream” sembra andarsene in malora il cambiamento è possibile, che volere è potere. Senza scadere nel retorico.
MEMORABILE: la scena in cui Braddock restituisce il sussidio.

Tarabas 26/12/08 16:29 - 1878 commenti

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Come il cinema, la boxe è la rappresentazione della lotta quotidiana per la vita, condensata in poche decine di minuti. Per questo è uno sport "cinematografico". Il film è coinvolgente, con un gran cast e una ricostruzione d'epoca notevolissima. Tipicamente americana la storia dell'underdog che riscatta se stesso, la sua famiglia e un'intero gruppo di persone, le quali trovano nel pugile proletario e sfortunato un momento di identificazione. Ben girate le scene di boxe, peccato gli eccessi di smorfie della mia "amata" Renée, peraltro mal doppiata.

Nando 10/07/10 03:39 - 3814 commenti

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Una favola ben diretta da Howard che si cimenta in una valida narrazione, analizzando i perigli subiti dal protagonista. La grande depressione americana del 29 e tutto quello che comportò, genera una pellicola che analizza la fame e la disperata voglia di riemergere. Crowe è validissimo ed è attorniato da un cast di pari livello.

Trivex 28/11/10 18:11 - 1744 commenti

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Anche un film in parte d'attualità, purtroppo (stiamo vivendo la nuova grande depressione). Riscatto, rivincita, onestà e soprattutto coraggio. Poi il film segue i soliti canoni di altri prodotti simili, con le preoccupazioni della moglie, il tifo degli amici, le provocazioni del presuntuoso campione, etc.. È proprio un fiaba: se non fosse vera parrebbe inverosimile, ma dimostra anche quanto in alcuni paesi (in altri meno, ahimé), sia possibile affermarsi solo con le proprie forze. Alterna momenti efficaci, con altri troppo scontati e noiosi. Finale molto teso.
MEMORABILE: Il tragico filmato dell'incontro in cui un pugile perde la vita.

Daniela 3/01/11 09:02 - 12662 commenti

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Già pugile promettente, poi travolto dalla depressione, torna a combattere per sfamare la famiglia e, a sorpresa, si scopre più forte di prima. La storia è tanto edificante che si stenta a credere che, sia pur liberamente, sia ispirata alla vicenda di un vero campione. Il regista non scansa nessuno dei luoghi comuni del genere sportivo "ascesa/caduta/ripresa", ritrovando un certo nerbo solo sul ring (sport discutibile la boxe, ma fotogenico). Prestazioni professionali di Crowe e Giamatti, troppo incline al patetico Zellweger.2+

Didda23 14/05/11 18:50 - 2426 commenti

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Il film merita di essere visto soprattutto per l'ottima interpretazione di Crowe e per la lodevole riscostruzione ambientale dell'America nel periodo della Grande Depressione. La sceneggiatura è credibile ed intensa, i dialoghi sono tutto sommato discreti. Con lo scorrere della pellicola ci si sente sempre più in empatia con il protagonista. In conclusione classico Blockbuster Usa confezionato egregiamente ed interpretato ancora meglio. Buono!

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Luchi78 17/09/13 17:35 - 1521 commenti

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Quasi due ore e mezza di film che scorrono via tra l'adrenalina degli incontri e il sentimentalismo familiare che ha caratterizzato la vera vita del pugile-cenerentola. Russel Crowe interpreta perfettamente anche questo ruolo, anche se il suo modo di recitare è ormai piuttosto standardizzato, con espressioni e ammiccamenti tipici del personaggio. Bellissime le ricostruzioni della New York anni '30, la fotografia e soprattutto gli incontri.

Saintgifts 7/04/14 09:35 - 4098 commenti

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Storia perfetta per le attitudini registiche di Ron Howard; storia che gode oltretutto dell'immunità di critica proprio per essere vera, almeno nella sostanza. Come poi sia stata riscritta e sceneggiata è altra cosa (e qui entrano in ballo le attitudini di cui sopra). Regia quindi prevedibilissima con la forte accentuazione dei passaggi più incisivi, dilatando i tempi ed esagerando i particolari con lo scopo di creare iperemozioni nello spettatore; emozioni così forti che svaniscono subito dopo la parola fine.

Piero68 6/10/14 15:34 - 2957 commenti

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Se si esclude la bellissima ricostruzione del periodo e qualche scena di pugilato davvero ben fatta, il film in fondo è davvero poca cosa. E anche se la storia è reale sembra davvero essere uscita dalla fantasia di qualche scrittore di romanzetti di serie B, per quanto è sdolcinata e a lieto fine. Insomma, più difetti che pregi. Eppure, nonostante la regia di Howard non sempre all'altezza, Crowe e Giamatti danno vita davvero a performance coi fiocchi riuscendo grazie alla loro maestria a conquistare lo spettatore. Zellweger pesce fuor d'acqua.

Almicione 1/06/16 14:25 - 764 commenti

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Erano secoli che un film non mi eccitava così. Howard si dimostra abile con la mdp, non sfornando sequenze straordinarie ma comunque apprezzabili e dosate, anche grazie a una troupe che fa ottimamente il suo lavoro (degna di nota la fotografia). La Zellweger è brava e Crowe e Giamatti rappresentano una coppia vincente, oltre a dimostrarsi perfetti per i loro ruoli. La storia, ambientata fra le sofferenze della grande depressione, è assai coinvolgente e allo stesso tempo non cede a facili deduzioni. Insomma, una bella sorpresa!
MEMORABILE: Giamatti che esulta: "Jesus, Mary and Joseph!..."; Il match Baer v. Braddock, nella sua interezza.

Rigoletto 12/02/19 10:19 - 1786 commenti

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James J. Braddock rappresenta il sogno di molti pugili che desiderano la chance della vita e lottano duro per ottenerla. La gente sarà con lui e questo "people's champ" saprà ridare speranza a molti. Un gran bel film, ma soprattutto una prova roboante di Crowe (ottimi anche la Zellweger e Giamatti). Ci sarebbe qualcosa da ridire sul personaggio di Max Baer (il pugile che aveva sconfitto nientemeno che Primo Carnera), ma la cosa non intacca la piacevolezza del film che, per certi versi, ricorda i primi due Rocky.

Pessoa 9/08/21 00:48 - 2476 commenti

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Nel ripercorrere l'incredibile (ma vera) vicenda del pugile Braddock, Howard procede sapientemente per scene madri, elargendo una sapore epico alle vicende biografiche. Crowe si conferma attore talentuoso e poliedrico, ben sostenuto da un incontenibile Giamatti, entrambi capaci di valorizzare uno script robusto e ruffiano quanto basta, capace di coinvolgere senza (quasi) mai scadere in patetismi. Di gran livello le scenografie, che creano un efficace ambientazione d'epoca, grazie anche al budget sostanzioso. Cinema di ottimo livello, per serate in cui si ha voglia di sognare.
MEMORABILE: La ricostruzione degli incontri di boxe, tecnicamente ineccepibile.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 10/10/09 12:33
    Scrivano - 5591 interventi
    Inzialmente Penny Marshall doveva essere la regista del film.

    Fonte:Imdb
  • Curiosità Nando • 10/07/10 03:48
    Risorse umane - 1427 interventi
    James J. Braddock nacque nel 1905, origini irlandesi, si dedicò al pugilato con risultati alterni mentre lavorava come portuale, nel 1935, dopo alterne fortune, ebbe l'occasione di battersi per il titolo dei pesi massimi di pugilato contro Max Baer, colui che aveva demolito Carnera, il Cinderella Man, così chiamato perchè venuto dal nulla ma sapiente combattente, vinse ai punti e si laureò campione del mondo dei pesi massimi. In seguito nel 1937 perse contro il giovane fenomeno di colore Joe Louis, campione inarrivabile, e si ritirò nel 1938. Durante la II guerra mondiale fu istruttore militare. E' deceduto nel 1974.
  • Curiosità Zender • 10/07/10 08:27
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Ricorda sempre di mettere la fonte delle informazioni Nando, grazie.
  • Curiosità Nando • 10/07/10 15:29
    Risorse umane - 1427 interventi
    non c'è una fonte ben definita, ci sono le mie conoscenze e un'attenta lettura di svariati quotidiani e pubblicazioni a carattere sportivo. Nominare una sola fonte sarebbe riduttivo, diciamo che la passione per lo sport letto e praticato accompagna la mia esistenza, di conseguenza elaboro le nozioni e pubblico brevi biografie di campioni sportivi. Un saluto.
  • Discussione Gestarsh99 • 12/12/10 01:52
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il TRAILER ORIGINALE
  • Homevideo Gestarsh99 • 1/07/11 00:05
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dall'11/07/2011 per Buena Vista:



    DATI TECNICI

    * Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Tedesco
    5.1 DTS: Italiano Tedesco
    5.1 PCM: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese Inglese non udenti Tedesco Francese
    * Extra Scene eliminate
    Vedute bordo ring
    Casting
    Dietro la leggenda
    Preparazioni