Ragazzino andrà a Bombay per guadagnare dei soldi e poter tornare in famiglia. La Nair descrive puntualmente la situazione in India senza tralasciare nulla (sporcizia, povertà, prostituzione e analfabetismo), ma evita la denuncia sociale. Ben girato il quotidiano dei bambini e il loro mondo che nonostante tutto scorre in modo variopinto. Meno centrato l’ambiente degli adulti, che perde di spontaneità. Finale emblematico che spinge a riflettere sugli affetti più intimi.
MEMORABILE: Il regalo del pulcino; I bambini scalzi perennemente; La pipì sulle rotaie di giorno.
La misera vita di strada di un piccolo portatore di tè nei bassifondi di Bombay tra maltrattamenti e delinquenza. Un bel film sull’infanzia che offre uno spaccato realistico e credibile dell’India contemporanea con uno stile più occidentale che terzomondista. Insomma, non si tratta di un’opera noiosamente documentaristica: il film coinvolge e tocca nel profondo senza scadere nel sentimentalismo gratuito. Esordio di successo per l’indiana Nair che, trovatasi catapultata sul fronte hollywoodiano, non ha più saputo ripetersi agli stessi livelli.
MEMORABILE: L’arrivo della prostituta vergine; Il ballo con la piccola Manju; Il furto dei risparmi di Chaipu; La morte di Chillum; L’accoltellamento di Babà.
Mira Nair HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoRocchiola • 9/01/20 08:33 Call center Davinotti - 1238 interventi
Discreto prodotto il DVD della BIM è ormai fuori catalogo ma ancora reperibile in rete a prezzi medi. Per ora nessuna riedizione in vista, anche se nel 2015 l'americana Kino ha approntato una buona edizione in bluray regione A con il solo audio originale indiano sottotitolato in inglese.