Discussione 124c • 1/09/18 19:43
Gestione sicurezza - 5190 interventi Quante altre volte Superman dovrà morire per mano di Doomsday, l'alieno grande e grosso di Krypton, dopo averlo letto in una discutibile saga fumettistica commerciale, datata 1992 (creata dall''autore Dan Jurgens, per rilanciare le quotazioni di un supereroe che non vendeva più negli anni'90), averlo visto in versione animata nel 2007, per la regia di Bruce Timm, e averlo sopportato, come colpo di scena non richiesto in
Batman v Superman - Dawn to Justice, nel 2016, per "colpa" di Zack Snyder? Troppe, ma per gli americani non abbastanza. Ci riprovano, qui, Jake Castorena (
Batman - The Killing Joke) e Sam Liu, inserendo, oltre ai siparietti romantici fra Lois Lane e Clark Kent, anche i membri della Justice League, che erano presenti nella saga a fumetti, ma che nelle altre trasposizioni animate e live action non c'erano, o comparivano in formazione ridotta. Pessima, secondo me, la scelta del look moderno dei fumetti DC, perché la storia è classica e Superman qui avrebbe convinto di più con un look anni'90 alla Dan Jurgens. A che serve, poi, qui la presenza di Damien Wayne, il giovane figlio di Batman e Talia al Ghul, visto che nel 1992 non c'era, o era in fasce? Perché non rendere vaga l'identità di Flash, che nei fumetti del 1992 era Wally West e nel film è Barry Allen? Perché fra i membri della lega ci dev'essere per forza Cyborg, che all'epoca militava fra i Teen Titans, per inserire l'ennesimo afro-americano in una storia di super-eroi caucasici (se si esclude Martian Manhunter che è alieno)? A parte ciò, un film godibile, ma che per la ripetitività dell'argomento mi ha stufato. Si, le scene romantiche con Lois Lane sono di più, ma il meglio dell'uomo d'acciaio non può essere la sua morte...no davvero!