La triste sorte del Delfino
Nella prima parte del film, si vede il terzogenito di Luigi XVI e Maria Antonietta sottoposto ad ogni sorta di vessazioni per fargli confessare inesistenti soprusi subiti dalla madre, alla scopo di rafforzare le accuse mosse alla ex sovrana.
Purtroppo, questa parte non è frutto di una forzatura a fini melodrammatici. Il bambino, divenuto erede al trono a seguito della morte del fratello maggiore, subì veramente maltrattamenti e venne tenuto prigioniero in condizioni tali da provocarne il deperimento e la morte a soli 10 anni.
Il medico che ne eseguì l'autopsia trafugò il cuore allo scopo di venderlo come reliquia o curiosità, ed esso passò di mano in mano attraverso i secoli, unico resto del corpo rintracciabile, fino a quando, grazie ai moderni esami del DNA, fu possibile dimostrare che effettivamente apparteneva ai figlio dei sovrani ghigliottinati.
Nel frattempo, erano sorte varie leggende secondo le quali il Delfino sarebbe sopravvissuto, essendo morto in prigione un altro fanciullo al suo posto: approfittando della segretezza che aveva avvolto l'evento, vari truffatori cercarono senza successo di farsi passare per il legittimo erede al trono di Francia.
Dettagliata la scheda di wikipedia in lingua inglese, che contiene anche una filmografia delle opere in cui si parla di
Luigi XVII.
Fonte:
Wikipedia