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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/07/18 DAL BENEMERITO KINODROP
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- Quello che si dice un buon film:
Kinodrop, Il ferrini - Non male, dopotutto:
Domino86 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ira72 - Gravemente insufficiente!:
Daniela, Galbo
Susannah è una giovanissima e promettente reporter del New York Post e tutto sembra procedere per il meglio, quando si presentano strani sintomi e anomalie comportamentali che pian piano la isolano dagli affetti e dalla società. Dramma psichiatrico molto scrupoloso nella descrizione del progredire della malattia, chiara nella manifestazione ma dall’origine sconosciuta, che mette fuori pista medici e famiglia. Credibilissima e toccante la prova della Moretz, specie nella fase acuta della malattia, (sostenuta da una bella sceneggiatura). Notevole.
MEMORABILE: Gli attacchi epilettici; L'aggressività sempre più grave; L'incertezza della diagnosi; La soluzione.
Una giovane giornalista ben avviata nella carriera comincia ad accusare una serie di disturbi ai quali i medici non sanno trovare una spiegazione. In breve tempo, con l'aumento degli episodi psicotici, la sua vita va a rotoli... Da un best-seller autobiografico, un film che per buona parte della durata inanella una serie di episodi ripetitivi (sguardo nel vuoto, allucinazione auditiva, scoppio d'ira ect.), salvo poi trasformarsi in una puntata qualsiasi di Grey's Anatomy, il tutto girato senza stile e neppure riscattato dal cast, dato che Moretz fornisce una prova scolastica e poco convincente
MEMORABILE: Due colpetti di tosse e la collega di lavoro la guarda come se fosse tubercolotica all'ultimo stadio della malattia: ma vah...
Per parlare di argomenti serissimi (le turbe psichiche e i disturbi della personalità dovuti ad una non comune forma di encefalite), il regista "imbastisce" un imperdonabile filmetto di scarso valore. Tutto suona falso e patinato, nell'intento di rappresentare senza approfondire, con l'aggravante della mediocre recitazione della protagonista, che si limita a scene madri in cui urla e si dimena credendo basti questo per rappresentare la follia. Anche l'ambientazione è carente, così come la prova degli altri attori. Assai scarso.
Enfant prodige di Hollywood (primo ruolo a 8 anni), la Moretz qui fornisce una delle sue prove più convincenti, rappresentando in maniera sentita e coinvolgente il progressivo declino psichico dovuto alla malattia. Convincente anche Armitage (ma quanto somiglia a Hugh Jackman? Ha pure lo stesso doppiatore) nei panni del padre. Disarmanti alcune diagnosi buttate lì dai medici, senza alcuna certezza, la rabbia e il senso d'impotenza dei genitori sono palpabili. Film breve ma si spera utile per sensibilizzare verso questa rara malattia.
Siamo di fronte a una pellicola che racconta dei fatti realmente accaduti e questo è un valore aggiunto al giudizio, già positivo. Quando stai male non c'è mai niente di buono, ma quando nessuno capisce cosa tu abbia veramente e la soluzione più "comoda" è far passare il paziente per pazzo allora bisogna porsi una serie di domande le cui risposte affliggono.
La sceneggiatura è talmente ripetitiva nell'enfatizzare goffamente i disturbi della protagonista che fa esattamente il contrario di ciò che ci si aspetta da un buon film. Anziché coinvolgere empaticamente, si arriva a fine visione che non se ne può più di urla ricorrenti alternate a sguardi catatonici della Moretz. Recitazione scolastica da b-movie, personaggi poco incisivi e delineati in modo approssimativo. Un'occasione mnacata, anche in considerazione della serietà del tema trattato.
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- Ciao Daniela,
segnalo questo film su Netflix. Non male il soggetto, (non un capolavoro, ma la tematica è interessante), a me è piaciuta la prova della Moretz.
Saluti K. - Grazie Kino, a dir la verità l'avevo scartato perché mi è capitato di leggere un paio di stroncature in giro, a questo punto se lo vedo la responsabilità è tutta tua... uomo avvisato ect.
- Ovvio che la responsabilità è mia...
ops. ti do il mio indirizzo che puoi girare ad Unabomber :) - Film ispirato al libro autobiografico "Brain on Fire: My Month of Madness" della giornalista del New York Post Susannah Cahalan, pubblicato nel 2012.
- Kinodrop ebbe a dire:
Ovvio che la responsabilità è mia...
ops. ti do il mio indirizzo che puoi girare ad Unabomber :)
Terribile... ma non per cosa racconta, ma per come la racconta :oP
Anche se è ispirato ad una storia vera, mi è sembrato tanto fasullo fin dalle prime battute ed anche mal recitato.
E non mi ha lasciato neppure margini di incertezza, quegli spiragli che portano magari ad assestare la valutazione nei giorni successivi alla visione.
A dir la verità, sul primo momento stavo per appioppare un pallino solitario, poi ho optato per il più morbido pallino e mezzo, in quanto non sono presenti vistose sciocchezze o cose del genere.
A questo punto ci vorrebbe un terzo parere, per cui chiamo in ballo un altro netflixiano, che è anche un davinottiano di quelli ultra-doc, ossia il nostro amico Galbo. Che ne dici Galbo? Te la senti di accettare la sfida?Ultima modifica: 11/07/18 01:15 da Daniela - Daniela ebbe a dire:
Kinodrop ebbe a dire:
Ovvio che la responsabilità è mia...
ops. ti do il mio indirizzo che puoi girare ad Unabomber :)
Terribile... ma non per cosa racconta, ma per come la racconta :oP
Anche se è ispirato ad una storia vera, mi è sembrato tanto fasullo fin dalle prime battute ed anche mal recitato.
E non mi ha lasciato neppure margini di incertezza, quegli spiragli che portano magari ad assestare la valutazione nei giorni successivi alla visione.
A dir la verità, sul primo momento stavo per appioppare un pallino solitario, poi ho optato per il più morbido pallino e mezzo, in quanto non sono presenti vistose sciocchezze o cose del genere.
A questo punto ci vorrebbe un terzo parere, per cui chiamo in ballo un altro netflixiano, che è anche un davinottiano di quelli ultra-doc, ossia il nostro amico Galbo. Che ne dici Galbo? Te la senti di accettare la sfida?
per la verità mi ispirava pochissimo, ma lo vedrò per la causa ;) - bravo Galbo, immolati... oppure godi, magari ti gusta e comunque, considerato il tuo lavoro, sarai forse in grado di cogliere aspetti che io non sono stata capace di apprezzare per partito preso, indispettita da quei colpetti di tosse tanto minimalisti.
Fammi un fischio quando inserisci il commento :o) - Daniela ebbe a dire:
bravo Galbo, immolati... oppure godi, magari ti gusta e comunque, considerato il tuo lavoro, sarai forse in grado di cogliere aspetti che io non sono stata capace di apprezzare per partito preso, indispettita da quei colpetti di tosse tanto minimalisti.
Fammi un fischio quando inserisci il commento :o)
giudizio negativo, film "finto" dall'inizio alla fine e recitato pure male...
Giudizio reso più severo proprio perché argomenti così seri non possono essere trattati con tale superficialità....Ultima modifica: 12/07/18 05:48 da Galbo
