The generi - Serie TV (2018)

Ormai assodato che la comicità di Capatonda funziona meglio nel formato corto o cortissimo rispetto ai lungometraggi, questa serie si situa proprio nel mezzo: l'idea simpatica di rivisitare i vari generi, che in estrema sintesi caratterizzava anche i geniali finti trailers, fornisce l'occasione di buone gag come nell'episodio sugli "avanzers" dotati di ridicoli "ipopoteri" ma in varie occasioni sembra girare a vuoto, senza sfruttare fino a fondo le possibilità parodistiche offerte dai film a cui viene fatto riferimento.

Il buon Capatonda confeziona una discreta serie, con effetto montagne russe, ovvero, si ride e si smette, con pause, fino all'ultimo episodio. Ed è proprio questa discontinuità a non decretarne la piena riuscita. Un peccato, perchè il materiale filmico c'era; e l'idea comunque funzionava (il timido, insicuro, vigliacco che, attraverso vari generi su pellicola, deve ritrovare il coraggio e la sicurezza). Merita però la visione, soprattutto per l'episodio horror ("Madonna che panza!"), quello fantasy (il melo-dramma, sElfie e Gnorri) e per gli Avanzers (il suo super potere è stupendo).

Nonostante possa sembrare una comicità banale, quella di Maccio Capatonda rappresenta una risposta significativa e intelligente a certe opere italiane deprimenti che vorrebbero far ridere ma non ci riescono. Giocando con i generi (è proprio il caso di dirlo) il regista crea una storia riuscita che risulta una vera chicca per gli amanti del cinema, i quali si potranno divertire a trovare i vari rimandi cinematografici tra una risata e l'altra.

Dal western al fantasy, dallo slasher al noir, da Pierino a Terminator, passando per 007, i supereroi e perfino un distopico quiz televisivo: già nella sua storica serie di trailer cinematografici farlocchi Maccio aveva dimostrato di saper padroneggiare i cliché. Qui il respiro narrativo si fa più ampio e ambizioso, arrivando a giocare con i "generi" e voler dimostrare l'assurdità delle loro regole. A tratti irresistibile, a volte invece troppo macchinoso, con un finale (aperto?) poco convincente. Comunque una visione che non delude i fan.