Il team di esperti d'evasione capitanato da Stallone viene progressivamente incarcerato in una prigione altamente tecnologica; da qui una serie di colpi di scena, nemmeno troppo prevedibili, per un sequel più povero in mezzi e intenzioni ma abbastanza divertente. Le location sono azzeccate, i nuovi personaggi abbastanza in palla, mentre Sly entra in azione solo nella seconda parte (la migliore) lasciando ai giovani il grosso del minutaggio. Un po' sbrigativo l'inizio, routinaria la regia ma per i fan del genere può andare.
Sequel decisamente poco riuscito di un film del 2013. Ciò che colpisce negativamente sono in primis la regia di Miller, distante anni luce da quella di Håfström e la palese ristrettezza di mezzi ma soprattutto di idee. La sceneggiatura affastella tutta una serie di sciocchezze con dialoghi fumosi e snodi narrativi più che prevedibili. Nel cast l’unico degno di nota è il veterano Stallone, ma viene sciaguratamente messo in un angolo per dar risalto ad attori anonimi, davvero poco carismatici. Doppiaggio modesto (Massimo Corvo escluso). Obliabile.
Rispetto al film precedente si nota un evidente ridimensionamento causa budget inferiore: gli stessi Stallone e Bautista non sono protagonisti in quanto compaiono solo all'inizio e alla fine lasciando la scena ad attori più sconosciuti. La trama è la stessa, cambiano solo i protagonisti, ma nonostante questo il divertimento è assicurato in quanto combattimenti, omicidi ed esplosioni non mancano. Ovviamente non bisogna avere grandi aspettative, ma nel complesso non è affatto male.
Terribile sequel di un prison-movie abbastanza riuscito e qualitativamente di molro superiore. E non solo per lo script ma per la cifra totale del prodotto, che si avvicina in questo caso più a un B-movie. Oltretutto ci si prende dannatamente sul serio in un film in cui vuoti narrativi, assurdità forzate e discorsi pseudo-filosofici si inseguono dall'inizio alla fine rendendo il tutto di un ridicolo involontario senza precedenti. Difficile arrivare alla fine, vista anche la qualità della regia e del cast.
Modestissimo action in cui Stallone interpreta una parte minore per uno sviluppo narrativo scontatissimo e oltremodo noioso. Quasi interamente girato in una stanza, eccezion fatta per un piccolo inseguimento e una sparatoria, mostra tutti suoi limiti e incarna il classico B-movie realizzato a budget economico. Il finale annuncia, ahimè, un seguito.
Deludente sequel di quello che è stato un buon film. Purtroppo la perdita di Schwarzenegger e il freno a mano di Stallone ingabbiano il tutto in una poltiglia cinematografica nella quale l'unico elemento di spicco non sta nella recitazione ma nella prigione, veramente infernale, ma che da sola non basta a vivificare un prodotto dal quale era più che lecito aspettarsi di più. Il reclutamento dell'ex stella del wrestling Bautista, che avrebbe potuto suscitare interesse, si risolve in maniera artisticamente anonima.
Scadente sequel di un film action di discreta fattura, questo secondo capitolo è in pratica inguardabile nella prima parte, che funge da mero riempitivo e in cui Stallone fa giusto una comparsa, così come Bautista. Migliora leggermente nella seconda parte, dove almeno l’azione conferisce un minimo di ritmo al tutto. Rimane un’opera meno che mediocre con una sceneggiatura presumibilmente di mezza paginetta e prestazioni del cast al di sotto della sufficienza. Da evitare rigorosamente.
Il primo, Gordon e Prison break sembrano aver insegnato pochino, o essere stati fagocitati da un cattivo metabolismo, che rende subalterna la fuga alla blatera e all'elucubratio. Tutto ristagna nella palude psichica, il che, come è presumibile, porta in un amen l'action al suo grado zero e noi ad accasciarci. Chiamarlo cinema di evasione non si può perché è l'evasione a mancare in tutti i sensi: o c'è ma nel senso che si evade il cinema, ridotto a una Las Vegas di strobo e variopinti raggi laser: a Miller preme più farci uscire rintronati che far scappare i suoi protagonisti. Buuuh!
Forse il peggior film di Sylvester Stallone. Secondo capitolo dedicato a Ryan Breslin, esperto in sistema di sicurezza carcerari: questa volta deve liberare un suo "allievo" da una prigione super tecnologica. Soporifero. Fiacco. Ritmi tutt'altro che alti. Azione stentata. E dire che la regia di Miller non è neanche male. Suggestive le musiche. Per il resto...
Steven C. Miller HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRambo90 • 22/08/18 23:03 Pianificazione e progetti - 436 interventi
Ora nei cinema con il titolo: Escape Plan 2 - Ritorno all'inferno
cacchiarella!!!! il primo mi fece ballare l'hully-gully su una chiazza d'olio per la contentezza! se il livello si mantiene medesimo, guaisco come un cocker in attesa del rientro delle vacanze del padrone nell'attesa di recuperarlo!
DiscussioneRaremirko • 25/08/18 01:22 Call center Davinotti - 3862 interventi
Il primo lo trovai solo discreto, con un bel cast
DiscussioneRambo90 • 26/08/18 13:45 Pianificazione e progetti - 436 interventi
Schramm ebbe a dire: cacchiarella!!!! il primo mi fece ballare l'hully-gully su una chiazza d'olio per la contentezza! se il livello si mantiene medesimo, guaisco come un cocker in attesa del rientro delle vacanze del padrone nell'attesa di recuperarlo!
Non è all'altezza del primo ma tutto sommato l'ho trovato godibile. Stallone però non è il protagonista.
la cosa sublime di questi flipperoni fracassoni è che mi avvicino a essi già pronto a lasciarmi prendere da indolenza e indisponenza, convinto di stilare un centalogo di imprecazioni irriproducibili al termine, e invece al termine sono più entusiasta di un bambino.
in questo caso a farmi da spia rossa è il differente regista, peraltro anche assai anonimo per quanto concerne il mio storico cinevisivo, però hai visto mai che malgrado l'assenza di Arnold e uno stallone retrocesso in seconda fila non riesca a farmi festeggiare ugualmente...