Blu profondo 2 - Film (2018)

Blu profondo 2
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Deep Blue Sea 2
Anno: 2018
Genere: animali assassini (colore)
Note: Seguito di "Blu profondo" (1999).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il primo BLU PROFONDO aveva rilanciato lo shark-movie mostrando le ampie potenzialità degli effetti digitali nel campo: in mano a un buon regista come Renny Harlin il film, pur con mille difetti, qualcosa di nuovo proponeva. Quasi vent'anni dopo e con il genere ormai inflazionatissimo a causa di sottoprodotti girati in catena di montaggio, il sequel recupera lo stesso tipo di ambientazione di allora (una piattaforma al largo farcita di cunicoli a tenuta stagna) e il tema dello squalo geneticamente modificato carico d'intelligenza artificiale (in vista di utilizzare la stessa tecnologia per l'uomo). Risolto cogli anni il “problema tecnico”...Leggi tutto che dava innaturale velocità ai pescecani, gli effetti in CG – almeno a giudicare dalle prime scene con gli squali che attaccano in formazione – sembrano avere una loro efficacia e i primi due pescatori sbranati nel prologo potevano preludere a qualcosa di buono. Il boss dell'operazione al largo di Città del Capo, in Sudafrica, è tale Carl Durant (Beach), miliardario che ha reclutato una squadra di specialisti ingaggiando poi la bella Misty Calhoun (Savre), grande amante dei cari predatori sempre in cerca di sovvenzioni per la sua fondazione. Arrivata lì, Misty capisce che i progetti di Durant non sono esattamente filantropici e si hanno i primi scontri, ma presto la perdita di controllo di Bella (lo squalo toro cui è stato iniettato il farmaco) e degli altri esemplari, inizialmente telecomandati, crea il panico e un ovvio sentimento di cooperazione negli accerchiati. Esaurite le presentazioni insomma si rientra nella fase di caccia e fuga, con grida, terrore e tutto ciò che abbiamo già visto mille volte. DEEP BLUE SEA 2, che non può contare sul budget e le ambizioni del prototipo, offre insomma uno spettacolo anonimo in cui tra dialoghi e cast non c'è troppo da star allegri. Fotografia modesta, effetti speciali che mostrano di valere qualcosa giusto in un paio di occasioni (un attacco nella piscinetta interna e un suggestivo, feroce ralenti dall'alto nel finale); per il resto gran nuotate disperate tra corridoi allagati con l'entrata in scena di piccoli squali in versione simil-piranha. Beach fa il duro dal fare comprensivo e indulgente, la Savre mostra il fisico senza però mai concedere una sbirciatina alle sue grazie, gli altri son carne da macello in attesa di esibire i muscoli o di fingere grande attaccamento per il partner (la coppia di neuropsicoqualcosa arrivati in piattaforma assieme alla Savre). Regia fiacca di Darin Scott; a salvarsi, solo idealmente, sono gli squali, tutto sommato animati bene. Il finale in spiaggia ci fa intuire come il vero filone da agganciare sia in realtà quello dello shark-movie a bassissimo costo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/05/18 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/05/18
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Piero68 27/11/18 08:45 - 2957 commenti

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Se il primo aveva qualche spunto interessante e un cast decente, qui siamo al classico z-movie squalesco da comiche involontarie. E non solo per un CG che proprio non funziona ma anche e soprattutto per una storia vuota che non sta in piedi nemmeno per un attimo, per un cast pessimo e una regia approssimativa. Per non parlare dei dialoghi pseudo-scientifici, che uniti alle gestualità degli attori (su tutti Beach) fanno sbellicare dal ridere. Qualche buona scena si registra pure, ma è talmente poco rispetto al pietismo del resto...
MEMORABILE: In negativo: uno squalo "spia" attraverso un oblò una discussione tra Durant e il suo tirapiedi. E sembra pure capire cosa dicono!

Puppigallo 4/05/18 20:44 - 5275 commenti

I gusti di Puppigallo

Quando si hanno possibilità economiche (qui gli effetti squalici non sono male) e vengono gettate ai “pesci” in questo modo, non si può che rimanere contrariati. Trattasi infatti di pressoché inutile pellicola, se appunto si escludono un paio di attacchi accettabili, di un certo effetto, soffocata da dialoghi finto scientifici, o semplicemente tappabuchi e scorritempo. Ha il pregio di non durare tanto e l’enorme difetto di non avere un minimo di originalità, scadendo nel ridicolo ogni volta che ci prova (la formazione squalica, i super poteri mentali, i mordaci mini salterini...)
MEMORABILE: La sigla; "Cento milioni di squali uccisi ogni anno per qualche frivola scodella di zuppa" (purtroppo è vero. Gli tagliano le pinne, condannandoli).

Darin Scott HA DIRETTO ANCHE...

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